Arrivo al Castello

Dopo le lunghe giornate passate a camminare per raggiungere la propria meta, Luchinho riusciva a scorgere all'orizzonte un castello.
Come gli aveva descritto sua madre Adelaide. qualche mese fa, quella struttura era imponente e maestosa. Essa si innalzava su una collinetta, da dove vegliava tutta la valle sottostante.
Finalmente, riuscì a raggiungere l'enorme portone, e con la calma che lo contraddistinse in tutto il viaggio bussò. Dopo avere dato qualche colpo al robusto legno, fece due passi in dietro e attese.

Quello era il terzo giorno consecutivo di sentinella al portone del castello e il suo turno stava per concludersi. Manrico pregustava il cosciotto di maiale che sapeva gli sarebbe stato servito per cena nella grande sala da pranzo; lo sapeva perchè aveva visto trattare la carcassa del maiale per lo spiedo.
Alcuni colpi decisi, al portone, lo calarono nella realtà del momento e ridestandosi scoprì che alla porta ci era un ragazzo che attendeva poco distante dalla porta alla quale aveva bussato.
"Buongiorno! Benvenuto al castello del Priorato di Sion messere, ditemi cortesemente che cosa o chi cercate e, se possibile, provvederemo ad accontentarvi".

Vedendo aprire l'enorme portone davanti a sè, Luchinho si fece prendere un po' dall'emozione, perché davanti a lui c'erano molte persone valorose.
Sentendo la voce della persona che aprì il passaggio, replicò:

Buongiorno a voi Ser, mi chiamo Luca Gaudenzio degli Orsini Gravina, detto appunto Luchinho. Sono qui per cercare di entrare nell'ordine, dal momento che trovo le vostre motivazioni molto simili alle mie. Pertanto vi chiedo cortesemente di presentarmi a chi di dovere per fare due chiacchiere e farmi conoscere meglio.

All'udire quelle parole, Luchinho fece un inizio di inchino per mostrare tutto il rispetto che nutriva verso il Gran Cancelliere.
Rialzatosi rispose alla domanda:

Grazie dell'accoglienza illustre Ser, come già detto in precedenza, sono Luca Gaudenzio degli Orsini Gravina, detto appunto Luchinho. Sono qui, poiché voglio unirmi al vostro ordine. Questa mia decisione è dovuta al fatto che ho riscontrato nella vostra serie di "regole", una mia simile dottrina di vita.
Col vostro permesso, vi chiedo cortesemente cosa devo fare per entrare a farne parte.

Adelaide sapeva che suo figlio aveva deciso di presentarsi al Priorato. Da quando aveva saputo che la mamma ne faceva parte non aveva fatto altro che tempestarla di domande. Adelaide si era limitata a dargli da leggere il manifesto del Priorato e aveva cercato di fargli comprendere che la risposta a tante domande avrebbe dovuto cercarla dentro di sé.
Un giorno gli aveva dato una mappa con la chiara indicazione di dove si trovava il Priorato e gli aveva detto che quando si sarebbe sentito pronto avrebbe dovuto presentarsi al Castello e lì cercare le risposte ad ogni suo dubbio. Parlando con gli altri fratelli avrebbe certamente compreso se quella avrebbe potuto essere la sua strada.
E un giorno affacciandosi alla finestra del suo alloggio lo aveva visto. Luchinho si stava avvicinando al cancello.... era bellissimo.
Adelaide non poté fare a meno di sorridere, lo vide bussare in modo fiero e deciso e il suo cuore fu quasi sul punto di scoppiare per l'orgoglio. Lascio di corsa il suo alloggio e si precipitò al posto di guardia. Rallentò il passo quando sentì la voce del Gran Cancelliere e Cavaliere di Gran Croce del Priorato di Sion Aloysius, fu lesta a nascondersi dietro uno dei tendaggi mentre Aloysius in persona invitava il giovane all'interno della fortezza chiedendogli di non prendere con leggerezza questa scelta.
Adelaide rimase nascosta, appiattita contro il muro, con il viso rigato da lacrime di commozione.
Luchinho era stata una vera benedizione per lei ed era certa che il ragazzo si sarebbe fatto benvolere anche dai fratelli del Priorato.

Grazie mille Ser dell'accoglienza!

Luchinho si incamminò, seguendo a distanza ravvicinata il Gran Cancelliere. Mentre osservava con attenzione tutti i corridoi e le belle sale che attraversava, cercò di tessere qualche domanda. L'emozione era tanta:

Su di me che dire? Sono un ragazzo nato a Siena, ho vissuto sempre lì e come detto in precedenza sono orgogliosamente figlio di Clorinda Eléna Adelaide degli Orsini Gravina, conosciuta come Adelaide. e di Magnanimus degli Orsini Gravina conosciuto come Magnanimus.
La mia dottrina di vita è molto semplice, sono sempre disponibile verso gli oppressi e i bisognosi e odio tanto chi si da arie e si pavoneggia, oppure chi pensa solo a se stesso, ad esempio gli egoisti. Quando vedo dei litigi cerco sempre di deviare la discussione, oppure di calmare le parti. Il mio più grande sogno, oltre che entrare nel Priorato al fianco di mia madre e di molti altri valorosi, spero futuri fratelli, è quello di diventare un grande mercante.
Riguardo invece alle domande, me ne sorge subito spontanea una: io fui venuto a conoscenza di questo Ordine attraverso un manifesto affisso a Siena; pertanto vi chiedo se lo scopo del Priorato è effettivamente quello di aiutare la povera gente, o comunque chi ne abbia bisogno. Inoltre vorrei sapere se ci sono particolari vincoli nel caso io accettassi e quindi chiederei l'ammissione all'ordine. Diciamo che queste sono le mie domande su cui si basa la mia scelta. Al momento il manifesto ha esaudito tutte codeste richieste, però voglio avere una conferma da voi.

Finita la breve presentazione, Luchinho si rese conto che era rimasto un po' indietro perciò affrettò il passo per raggiungere il messere, e nel mentre attendeva anche una sua risposta.

Luchinho pensò un attimo alle parole del Gran Cancellerie...dopo qualche istante rispose:

Grazie mille per il vostro prezioso consiglio! Vi devo effettivamente delle scuse, poiché la mia provenienza famigliare fu solo espressa all'interno del mio pensiero. Riguardo alla mia richiesta, sono ben contento che i vostri scopi siano quelli che vi erano all'interno del manifesto letto a Siena; pertanto io vorrei procedere a fare domanda.

Il tempo volò, e Luchinho guidato dal Gran Cancelliere arrivò alla famosa sala dei bussanti. Ormai in prossimità della porta, si fermò un attimo a pensare. Pensò soprattutto alla madre, che vide con la coda dell'occhio, mentre si apprestava a seguire l'illustre messere, sorvegliare la sua avanzata. Infine tra sè e sè si ripetè: "finalmente ci siamo, questo è il giorno che aspettavo, ora potrò combattere per il mio credo insieme a molte altre valorose persone, cercando di imparare più cose possibili."
Finita la breve riflessione, Luchinho varcò la soglia.