L'arrivo

ESPULSO Messaggi : 6

Era l'ora prima di una limpida giornata d'inizio settembre quando Christine s'incamminò verso il castello del Priorato di Sion. Più o meno a metà tragitto trovò una piccola radura, attraversata da un rivolo. Lì decise di fare una breve sosta, per rifocillarsi e far riposare il cavallo, ma ben presto s'accorse di non essere sola in quel luogo soleggiato: un altro viandante, incappucciato, aveva avuto la sua stessa idea e si stava riposando. Avrebbe voluto scambiare due chiacchiere, ma al castello la stavano attendendo, per cui si limitò ad un allegro sorriso. Ripartì al galoppo, lasciando il cappuccio sulle spalle per assaporare il calore del sole sul volto.

Quando, finalmente, giunse a destinazione l'ora sesta era già passata da molto, ma la giovane non se ne preoccupò, perchè non le era stata data un'ora preciso entro cui arrivare. Con un lieve disappunto, s'accorse che il ponte levatoio non era abbassato, ma poi si disse che da qualche torrione qualcuno l'aveva vista sicuramente arrivare, per cui si mise pazientemente in attesa, quando uno scalpiccio alle sue spalle la fece voltare, facendo sì che il suo sguardo reincontrasse quello del cavaliere della radura. Lo osservò incuriosita per poi rivoltarsi a guardare i torrioni del castello

ESPULSO Messaggi : 10

Ancora mezzo addormentato, Philip stava seduto sopra un ceppo a rimuginare sul suo risveglio. Non bastava quell'accozzaglia di mattoni che quel grasso maiale si ostinava a chiamare locanda, no... Aveva pure dovuto condividere la stanza - "stanza"... - con un altro grassone che, naturalmente, non poteva esimersi dal pur oneroso compito di tenerlo sveglio tutta la notte con il suo russare.

"Speriamo che io non ho un aspetto troppo orribile, non voglio che questo viaggio è inutile" pensò Phil, mentre si immaginava come sarebbe stato l'incontro con il Principe Sovrano Maestro. Dicevano che fosse l'emblema della volontà e della saggezza, ma Phil non riusciva proprio ad immaginarselo.

Perso in queste riflessioni, il giovane non si accorse che nella radura dove si stava riposando era giunta una donzella, che ora si stava occupando del cavallo. Non immune dall'attrazione per il gentil sesso, Phil la squadrò attentamente. "Not bad" osservò tra se e se sorridendo, ma immediatamente una nuova fastidiosa vocina si fece largo nella sua testa. "No, dannazione! Se vuoi vivere in queste terre devi dimenticare inglese! Pensa italiano! PENSA ITALIANO!" E mentre Phil cercava di "pensare italiano", la donzella senza nome era già montata a cavallo e si preparava a riprendere il suo viaggio, diretta chissà dove: fece solo in tempo a scorgere il suo sorriso che già si era allontanata al galoppo nel verde del bosco.

Anche Phil doveva andare, per cui si avvicinò a Dorchadas, gli allungò una manciata di carrube e montò, sperando che le indicazioni dell'oste - quel grasso maiale! - fossero giuste e che il sentiero conducesse all'imponente castello del Priorato. Quando finalmente arrivò, non potè che ringraziare Aristotele: su quel terreno sconnesso cavalcare non era la migliore delle idee ed il suo deretano, nonostante fosse avvezzo alla sella, ne risentiva. Scese da cavallo e notò con sorpresa ed una punta di piacere che la bella dama che aveva visto poche ore prima era, come lui, davanti ad un ponte levatoio alzato. Lei lo squadrò, poi tornò ad osservare i bastioni. Temendo una brutta figura con il suo italiano traballante, Phil decise di non arrischiarsi ad attaccare bottone, per cui dopo aver accennato un inchino ed un timido "Mia Signora, al Vostro servizio!" rivolse l'attenzione ai torrioni.

"Ohè, vi è nessuno?" domandò con tono fermo ma non esageratamente sguaiato rivolgendosi alle mura del castello, nella speranza di essere udito e di essere accolto in quello che aveva l'aria di essere il castello che stava cercando.

ESPULSO Messaggi : 10

Philip non udiva rumori provenire dall'interno e stava iniziando a dubitare che quello fosse il castello che cercava.

"Vedi che quel dannato taverniere mi diede un'informazione errata... Che lo porta via la peste!"

Pian piano però il giovane MacDermott realizzò che quel silenzio e quell'attesa poteva essere una buona scusa per attaccare bottone con la giovane donzella.

"Sì, certo, bravo, e che gli dici? Non sai neanche italiano... Ma aspetta, forse qualcosa c'è..."

Si diresse verso Dorchadas e iniziò a frugare nella borsa che pendeva alla sua destra... Eccola! Dunque l'aveva portata con sè. Con la tavola di rithmomachia in mano si diresse verso la giovane dama, che nel frattempo si era seduta su un ceppo, si fece coraggio e, dopo essersi schiarito la voce, le chiese:

"Mia Signora, dacchè sembra che entrambi noi siamo in attesa, Vi dispiace se Vi tengo un po' di compagnia?"

Ospite

La guardia di vedetta dal torrione che dava sull'immensa distesa di boschi, era solita perdere i pensieri in quei paesaggi, senza mai venir meno al suo lavoro, il suo sguardo era quasi sempre fisso sulla stradina sottostante che portava direttamente davanti al grande portone del Castello.
Da lassù, quasi a toccare il cielo, c'era un ampia veduta e qualsiasi persona in arrivo in quelle zone, poteva essere spiata e osservata, se il nemico fosse arrivato, le guardie sarebbero state pronte a ogni evenienza.
La guardia non perse mai di vista i due che stavano arrivando con i loro cavalli, fino a quando non arrivarono entrambi davanti al Castello.
Attese che scendessero dai loro cavalli, si fece dare il cambio guardia e scese.
Il passo era deciso e controllato, la pesante armatura, richiedeva disciplina e soltanto un soldato valoroso e allenato poteva portarla. Fiero nel suo ruolo doveva al più presto capire le intenzioni dei due e chi stessero cercando, proprio durante il tragitto sentì l'uomo urlare in maniera garbata, che subito si fece un'idea positiva dell'uomo, forse era solo in cerca di accoglienza.
Arrivata a destinazione si posizionò davanti alla porta laterale, li osservò per un po' dallo spioncino e attese ancora prima di aprire.

S.E. il Gran Cancelliere Messaggi : 187 Località : Massa

Aloysius in quei giorni quando non pensava a quel dannato scrittoio che tormentava i suoi pensieri era solito allenarsi nel cortile del castello.
Da giovane quando veniva addestrato al combattimento, aveva imparato che lo spadone mostravala sua efficacia quando colpiva dall'alto verso il basso sfruttando tutto il suo peso. Il colpo raggiungeva l'apice della sua efficacia quando colpiva tra la spalla e il collo dove l'armatura era più debile. Era quindi necessaria potenza e soprattutto precisione, ma difficilmente quando il colpo veniva menato con tutta la forza che si aveva in corpo si era in grado di indirizzarlo esattamente dove si voleva. Questo era lo scopo del suo allenamento.
D'un tratto sentì delle voci proveniente dalle mura e la guarda avvicinarsi al cancello.

"Ci sono ospiti e ho bisogno di una pausa" Si disse.

Il Cavaliere si diresse al cancello voleva inoltre evitare alla guardia già stanca per i turni un ulteriore compito. Quindi dopo averla raggiunta gli disse.

"Fratello, non preoccupatevi penso io ai visitatori potete tornare al vostro servizio"

Così Aloysius aprì il portone trovandosi davanti ai due individui. Lì osservò attentamente, si trattavano di un uomo e una donna venuti da chissà dove.

"Siate i benvenuti nella fortezza del Priorato di Sion. Ditemi, qua'è il motivo che vi porta di fronte a queste mura?"

Quindi rimase in attesa di risposta.

ESPULSO Messaggi : 6

Chri non sapeva cosa pensare: l'invito era stato ben chiaro sulla data in cui presentarsi al castello, eppure sembrava che fosse disabitato o che nessuno si fosse accorto del suo arrivo e di quello di quel giovane dai capelli rossi come i suoi... Un altro figlio del demonio, proprio come lei, stando alle mille dicerie su chi aveva la sventura di nascere con la capigliatura rossa... Solo che lei, Christine, non si sentiva affatto luciferina e lo avrebbe dimostrato, diventando un perfetto esempio di cavalleria al femminile! Però... Sembrava proprio che a nessuno interessasse il suo spirito coraggioso ed indomito, riflettè, guardando mestamente il ponte levato sempre alzato. Cercando di non far trasparire la sua incertezza, si sedette su un ceppo, mentre rifletteva sul da farsi se non fosse apparso nessuno.

I suoi pensieri furono interrotti dal giovane, che le si rivolse in un italiano alquanto zoppicante e con forte accento straniero:
"Mia Signora, dacchè sembra che entrambi noi siamo in attesa, Vi dispiace se Vi tengo un po' di compagnia?"

Gli occhi della giovane brillarono d'eccitazione, non tanto per il cavaliere, ma perchè aveva riconosciuto ciò che lui teneva in mano, una tavola di rithmomachia! I suoi occhi si accesero come mille candele in una cattedrale: era il suo gioco preferito, ma non ci giocava spesso, perchè considerato un gioco per maschi. La verità era molto più banale: odiavano perdere da una donzella e lei odiava vincere facile.

Stava per rispondergli, quando un forte cigolio la fece voltare verso il maniero: il ponte levatoio si sava lentamente abbassando!! Si sarebbe messa a saltellare per la contentezza, ma si trattenne ed osservò con un misto di curiosità e soggezione il cavaliere di circa 35 anni, che si diresse con piglio sicuro e militaresco verso di loro.

"Siate i benvenuti nella fortezza del Priorato di Sion. Ditemi, qua'è il motivo che vi porta di fronte a queste mura?"

Chri guardò la tavola di rithmomachia con rimpianto, poi cercò la missiva con la quale era stata invitata al castello. Era un po' sgualcita. Cercò di "spianarla" e la porse al cavaliere. Si schiarì la voce e lo guardò dritto negli occhi.

"Mi chiamo Christine e vengo da San Miniato. Ho ricevuto quest'epistola d'invito dopo aver dimostrato interesse per il Vostro ordine.. Sarei lieta se prendeste in considerazione il mio desiderio di farne parte"

Strano, la paura ed il timore erano spariti

ESPULSO Messaggi : 10

"No! Nessuna via!" pensò Phil tra se e se. Non era possibile: appena si era avvicinato alla bella donzella, si era abbassato il ponte levatoio e dal portone era uscito un cavaliere.

"Siate i benvenuti nella fortezza del Priorato di Sion. Ditemi, qua'è il motivo che vi porta di fronte a queste mura?"

"Uh, almeno è il posto giusto!" esclamò Phil nella sua testa, ritirando tutti gli insulti al taverniere.

Nonostante l'impazienza, come insegnavano le buone maniere lasciò che fosse la damigella a presentarsi per prima. Scoprì quindi il suo nome, le sue origini e le sue intenzioni: si fissò il nome bene in testa - com'era armonioso quel suono, pensò - annotò mentalmente che al ritorno avrebbe dovuto cercare su una mappa Samminiato o qualcosa del genere e cercò di trattenere, riuscendoci solo in parte, il sorriso che si stava per profilare sul suo viso alla notizia che la donzella, Christine, cercava anche lei il Priorato.

L'allegria che provava ora Phil lo aveva fatto divagare un po' troppo e si accorse che i due stavano aspettando che lui si presentasse. Leggermente imbarazzato, prese la parola.

"Uh, pardon... Mio signore, io sono Philip Mac Dermott, da Sligo, nelle verdi terre d'Irlanda" disse accennando un inchino con il capo "Come la damigella, io sono qui perchè sono interessato al Vostro ordine anche. Ho parlato con il capitano della nave che mi ha portato nelle terre italiche, Massimiliano Asburgo d'Argrovia, e mi ha invitato ad entrare l'ordine, che coinvolge anche lui. Per questo mi sono presentato a Voi, sperando di conoscere il Priorato meglio e di essere accettato in esso."

Si fermò e in attesa della risposta prese fiato, sperando che il suo italiano non lo avesse tradito, spingendolo a dire cose inappropriate.

S.E. il Gran Cancelliere Messaggi : 187 Località : Massa

Aloysius ascoltò con interesse le parole delle due persone che aveva di fronte osservando con attenzione il loro atteggiamento. Quindi sorrise sentendo la loro volontà di appartenere all'Ordine e non appena i due terminarono il loro discorso il cavaliere prese la parola.

"Innanzitutto mi presento. Mi chiamo Aloysius Hohenstaufen di Svevia, umile Cavaliere di Gran Croce del Priorato di Sion." Disse chinando leggermente il capo, quindi per prima cosa si rivolse alla dama.

"Lady Christine di San Miniato per prima cosa vorrei avere più dettagli riguardo la vostra epistola d'invito e il suo autore." Quindi le sorrise, cercando di farla sentire a prorpio agio.

"Sapete," Disse rivolgendosi poi ad entrambi "Il vostro intento è onorevole ma questo tipo di decisione è una scelta molto importante che va ponderata e l'avventatezza non è buona cosa in questo caso. Entrare nel Priorato di Sion è una scelta di vita, significa lasciarsi quasi tutto alle spalle della vecchia vita." Fece una breve pausa per dare il tempo ai due di riflettere su ciò che aveva appena detto. Quindi continuò.

"Vi sono dunque molti aspetti che vanno visti, chiariti e vissuti di persona prima di poter essere in grado di decidere se la vita in un Ordine Militare fa per noi. Essa infatti prevere un duro percorso formativo, intellettivo e fisico all'interno dell'Ordine stesso. Naturalmente tutto questo avverrà se avrete i requisiti, la volontà e la determinazione per farne parte . Ora se volete seguirmi all'interno vi parlerò un pò dell'Ordine e dei suoi scopi, inoltre vi illustrerò il percorso che dovrete affrontare quindi risponderò ad ogni vostra domanda"

ESPULSO Messaggi : 10

"Salve ser Aloysius, onorato di fare la vostra conoscenza" rispose Phil al cavaliere. Dal velo di sudore che ricopriva la sua fronte, notò che probabilmente prima di essere giunto a riceverli egli fosse impegnato in qualche sorta di attività fisica, per cui si affrettò ad aggiungere: "Spero che non vi interruppi mentre steste facendo qualcosa importante".

Ascoltò poi le parole del cavaliere ed una fitta al cuore lo colpì quando Aloysius accennò alla sua vecchia vita: un'ondata di ricordi delle battaglie combattute accanto al padre attraversò la sua mente per un secondo che parve durare un'eternità. Riuscì a fatica a tornare presente a se stesso e si accorse che si stava mordendo il labbro. Nel frattempo il cavaliere aveva proseguito nel suo discorso e Phil si rese conto che era rimasto indietro di qualche parola: dissimulò l'imbarazzo e riprese ad ascoltare con attenzione.

"...infatti prevere un duro percorso formativo, intellettivo e fisico all'interno dell'Ordine stesso. Naturalmente tutto questo avverrà se avrete i requisiti, la volontà e la determinazione per farne parte . Ora se volete seguirmi all'interno vi parlerò un pò dell'Ordine e dei suoi scopi, inoltre vi illustrerò il percorso che dovrete affrontare quindi risponderò ad ogni vostra domanda"

Phil osservò la dama con cui si era presentato al castello e con un gesto semplice ma - sperava - non troppo goffo, le diede strada accennando ad un sorriso: "Dama Christine, dopo Voi"

ESPULSO Messaggi : 6

Messer Aloysius stava parlando, ma Chri lo ascoltò un po' distrattamente. La sua attenzione era catturata dalle stille di sudore, che luccicavano sul viso del cavaliere; probabilmente il loro arrivo aveva interrotto qualche allenamento. Chri provò un moto d'invidia per tutte quelle attività, considerate poco consone per una fanciulla. Da bambina aveva imparato i rudimenti della scherma, ma, una volta cesciuta, le monache l'avevano condannata ai lavori forzati del ricamo e di tante sciocchezze simili. Magari, pensò con poche speranze, avrebbe potuto chiedere a quel cavaliere di farle da istruttore... Non voleva servire il Priorato facendo la calza, era un lavoro così noioso!! Mentre pensava a come convincere il cavaliere a farla divenir un "maschietto", s'accorse che entrambi i messeri la stavano osservando.. Oh, misericordia, cosa si era persa? Lei e la sua abitudine a divagare con la mente! Nascondendo il panico dietro ad un sorriso tremulo, cercò di riannodare gli spezzoni di ciò che aveva udito, ma senza successo. Per fortuna sua e delle sue aspirazioni, il suo occhio cadde sulla missiva, che messer Aloysius teneva ancora in mano. Ah, sì, le aveva chiesto chi l'aveva invitata al Castello!

"Ho saputo del Vostro ordine dal Vescovo della mia città, padre Bergoglio, che mi raccontò della sua visita al Vostro castello per un battesimo, che poi non potè celebrare. Interessata, scrissi al Vostro Principe Sovrano Maestro, che mi disse di presentarmi quì, oggi, per valutare la mia richiesta"

Improvvisamente, la pasura di non essere ammessa riapparve e provò unicamente il desiderio di fuggire. Il cavaliere irlandese, però, si era scansato per farla passare. Facendo appello al proprio orgoglio, non fuggì, ma gli sorrise e compì i primi passi verso.. La rinascita in un mondo di regole, riti e chissà che altro, o verso un diniego e il ritorno a San Miniato con la coda tra le zampette?

S.E. il Gran Cancelliere Messaggi : 187 Località : Massa

Aloysius sorrise ancora facendo segno ai due di seguirlo all'interno della fortezza.

"Vi trovate ora all'interno del cortile del castello. Li.." Disse indicando i manichini.

".. Potete vedere il campo di allenamento dove mi addestravo poco prima del vostro arrivo. Sapete, l'addestramento è fondamentale per ogni Cavaliere. La spada fa parte della sua vita ed è legata alla sua anima. Lo protegge e lo accompagna in ogni battaglia ed è proprio con essa che uno scudiero viene elevato al rango di Cavaliere quando il Principe Sovrano Maestro tocca con la punta della sua spada prima la spalla poi la testa ed infine l'altra spalla dello Scudiero prima che riceva la nomina"

Aloysius fece una pausa indicando poi l'edificio lì accanto"Questa è la Foresteria dove, sempre che lo desideriate potete alloggiare durante la vostra permanenza al Castello. Ora se volete seguirmi continueremo il nostro percorso" Disse accennando ancora una volta un sorriso.

"Ora, come ho detto prima vi parlerò un pò dell'Ordine esponendovi i primi due articoli della Regola. vi pregherei dunque di ascoltare con attenzione perchè in essi è raccolta l'essenza del Priorato." Disse guardondoli seriamente.

"Il Priorato è un Ordine Equestre, nato in seno all’Ordine dei Cavalieri Templari per la difesa della fede e della Dignità dell’Uomo. Esso è Sovrano e Indipendente e sottoposto ad alcuna autorità. L’Ordine ha il fine di promuovere le virtù di carità e di fratellanza che afferma e diffonde, esercitando, senza distinzione di religione, di razza, di provenienza ed età. In modo particolare esercita l’attività Militare Cavalleresca a Gloria dell’Altissimo Dio Onnipotente. Difende col cuore e con le armi la libertà, la giustizia e la dignità dell’uomo per il bene ed il progresso dell’umanità intera. L’Ordine si propone, in ossequio alle Regole di Cavalleria, di aiutare con ogni mezzo deboli e bisognosi, che chiedano soccorso. Conserva i valori della cavalleria e della tradizione attraverso la meditazione e la ricerca del Sapere."

Aloysius parlò lentamente scandendo bene le parole per dar modo ai due ospiti di comprendere bene ogni parola, tutto ciò mentre arrivavano nei pressi dell'altro edificio.

"Se avete qualche domanda potete farla tranquillamente comunque sia.." Disse indicando la porta.

"..Questa è la Sala dei Bussanti dove troverete l'apposito modulo per fare richiesta d'ingresso nell'Ordine"

ESPULSO Messaggi : 10

Philip sorrise: da quel giro panoramico aveva imparato la disposizione delle Sale nel castello, ma soprattutto almeno una ventina di termini nuovi da aggiungere al suo scarno vocabolario.

Grazie ad Aristotele, quando si era trattato di parlare dello scopo del Priorato, ser Aloysius aveva parlato in maniera chiara ed impeccabile, permettendogli di comprendere a fondo le finalità dell'Ordine. E man mano che il cavaliere parlava, Phil si convinceva di essere nel posto giusto.

Al termine del discorso, Philip non aveva domande, ma solo un forte desiderio di unire il proprio cammino a quello del Priorato, per cui si diresse immantinente alla Sala dei Bussanti per richiedere l'ingresso.