Il viaggio...

Pigreco porse il braccio alla Dama che aveva accompagnato da Savone e quando furono giunti di fronte al pesante portone del castello del Priorato sentì che ella prese a stringerlo con delicatezza e sul suo volto si dipinse un sorriso che spesso, durante quel viaggio per mare, era stato la più spontanea reazione alla vista dell'espressione spaesata della giovane donna.
"Coraggio, non avete nulla da temere" disse Pigreco posando i suoi occhi su quelli della sua Ospite "al Priorato sarete al sicuro e potrete trovare risposte alle molte domande che, è evidente, vi siete posta durante il viaggio" posò una mano su quella di lei che stringeva il suo braccio e poi riprese a parlare
"vi ho osservata assorta sul ponte della Beltane e non ho voluto disturbare i vostri pensieri..." spiegò "so quanto bisogno vi sia del silenzio" concluse mentre il portone veniva aperto dalle guardie per permettere l'ingresso del Principe Sovrano Maestro del Priorato di Sion e della sua Ospite.

Claire si sentiva al sicuro al fianco di quell'uomo anche se lo conosceva appena, lo ascoltava fissandolo con i suoi occhi azzurri forse un pò preoccupati ma sicuramente impazienti di rivedere il Messere della lettera.
Al termine delle parole rassicuranti di Pigreco lei gli rispose timidamente "Sembra quasi che mi leggete dentro, quasi come se mi conoscete da sempre..." forse era proprio così, magari qualcuno gli aveva raccontato di lei o magari le si leggevano in volto tutti quei sentimenti contrastanti che la stavano attraversando, i suoi occhi parlavano sempre più di mille parole...un difetto che non era mai riuscita ad eliminare...
un rumore sordo di chiavistelli la fecero sussultare, i pesanti portoni si aprirono, di fronte a loro una serie di guardie in riga attendevano solo che varcassero la soglia.

Finalmente scorse Aloysius andarle incontro, gli occhi preoccupati di Crystal ora luccicavano di felicità, lo osservava quasi come fosse un fantasma...lei sapeva che fosse morto! e invece eccolo di fronte a lei in piena salute! Come le rivolse parola per un istante tutti i dubbi e le domande scomparvero ed il suo viso si illuminò in un grande sorriso, lo strinse in un forte abbraccio sussurrandogli "E' un miracolo che tu sia qui" lo guardò negli occhi tenedogli le mani ed aggiunse "Grazie per avermi scritto, grazie per avermi invitata qui..è una grande gioia rivederti...immagino dovrai raccontarmi tante cose"
Erano passati davvero tanti anni e lo seguì emozionata, curiosa di sapere tutto quello che gli era successo e di ascoltare quello che aveva da dirle.

Cry lo seguì silenziosa.
Aloysius le mostrò prima di tutto la sua camera consegnandole le chiavi, lei le prese ringraziando, poi la portò nella Sala di Ricevimento facendole una lezione sull'utilità di quella stanza.... 'non è cambiato affatto' pensò sorridendo...si accomodò sulla poltrona indicatale e mentre l'amico faceva il padrone di casa osservava l'eleganza e la cura con cui era arredata quella grande stanza.
All'improvviso Alo le chiese "per quale motivo hai accettato di venire qui?"
Lo guardò perplessa ed un pò stupita, poi, essendo rimasti soli, gli rispose con la confidenza che avevano sempre avuto

"Tesoro, ma che domande mi fai? ho accettato di venire perchè mi ha scritto tu! se lo avesse fatto qualcun altro non mi troverei qui... l'ultima volta che ho avuto tue notizie..."  si incupì ed abbassò lo sguardo stringendo nervosamente la stoffa del suo vestito con le mani     "...beh lo sai...e per me è stato un brutto colpo...niente è stato più come prima"  lo guardò negli occhi ed aggiunse  "e poi, dovevi parlarmi di qualcosa, come potevo tirarmi indietro? qualsiasi cosa mi dirai...ne sarò comunque felice, semplicemente per il fatto che mi ha dato la possibilità di ritrovarti.."

Sorrise all'ultima sua affermazione e gli rispose..

"Forse ci voleva un po' di ritiro, credo che avrei dovuto, e sinceramente avrei anche voluto, farlo molti anni fa, ma la famiglia che mi è stata sempre vicina me lo ha impedito...alla fine è arrivato quel momento, le suore mi hanno anche salvato più volte quando non ne volevo più sapere di continuare vivere...i motivi? sicuramente futili, ma svariati in quei momenti..."

fece una piccola pausa poi continuò con voce calma

"ho fatto molti errori nella mia vita, a partire da quelli fatti a tue spese quando eravamo molto giovani, e credo che mi abbia fatto bene questo ritirarmi in solitudine.."

poi lo guardò con un dolce sorriso

"..e sicuramente, ne sono stata ripagata, trovandomi qui di fronte a te! pensa i casi della vita... ho sperato per anni di rivederti e proprio quando ogni speranza era ormai svanita...eccoci qui!"

Scosse il capo come per far rientrare i ricordi al loro posto e tornò al presente chiedendogli

"Mi hai chiamata qui solo per riabbracciarmi.." rise avendo intuito da subito che quelle smancerie non lo rappresentavano più molto "...oppure hai anche qualcosa da dirmi?"

Cry dormiva profondamente quando dei colpi violenti sulla sua porta la svegliarono improvvisamente!
Si stropicciò gli occhi...sembrava ancora notte...bussarono ancora così si rese conto che non era stato un sogno... si alzò infilandosi una vestaglia sopra l'abito da notte, entrambi panna con qualche decoro color oro e larghe maniche, ed andò ad aprire la porta....

"Alo???" chiese stupita nel vedere l'amico con un sacco di cose in mano sulla soglia, rimase per qualche istante imbambolata poi aggiunse "è successo qualcosa?"

La fioca e tremolante luce della candela illuminava la pagina dell’antico manoscritto contenente la storia di Gérard de Ridefort,  il cavaliere fiammingo che fu Gran Maestro dell'Ordine Templare dal 1187 fino alla morte, avvenuta nel 1189.

Pigreco era solito levarsi ben prima che l’alba sorgesse e quel giorno non era stato diverso dagli altri.
Dopo la canonica ora di preghiera, chino sul ginocchio sinistro tenendo la spada di fronte a se con entrambe le mani, il Principe si dedicava allo studio fino a quando non sorgeva il sole.

Quella mattina  Pigreco percepì chiaramente le parole che suo figlio Aloysius rivolgeva alla guardia e non riuscì a trattenere un sorriso “è evidente che non ha ancora recuperato la memoria se pensa che io stia ancora dormendo” pensò per poi riflettere se la punizione che gli aveva inflitto per lo scoraggiamento e la rabbia manifestati in un momento negativo non fosse stata troppo severa… ma aveva educato assai rigidamente il giovane Aloysius e lo sapeva in grado di sopportarla, certamente ne avrebbe tratto insegnamento: quel ragazzo era caparbio e rigido, nei confronti di se stesso più che degli altri e se avesse compreso l’errore non lo avrebbe mai più commesso.

Il Principe decise che avrebbe raggiunto Aloysius e la giovane ospite del Priorato più avanti, voleva terminare la lettura e lo divertiva far credere a suo figlio che quel giorno avesse dormito a lungo.

Cry lo osservava immobile ed incredula davanti alla porta della camera, in pochi secondi le aveva dato il buongiorno, aveva invaso la stanza, dato ordini ed era uscito...

Quei vestiti sul letto erano totalmente in antitesi con la candida veste da notte che indossava...e forse non aveva mai messo una cotta di maglia in vita sua..

Si custodì velocemente, lavandosi più volte il viso con l'acqua fredda per svegliarsi meglio e con calma iniziò a vestirsi...con calma perchè non sapeva bene l'ordine esatto di quegli indumenti...si mise per prima cosa gli stretti pantaloni di cuoio e gli stivali, poi il corpetto sempre in cuoio...

si guardò un istante allo specchio e si disse tra sè facendosi coraggio 'ah però...su Cry qualsiasi cosa indossi sai sempre essere fine ed elegante' , si raccolse i capelli tirandoli indietro in uno chignon poi adocchiò la cotta...

"E adesso?" si fece coraggio " a noi due!"

prese la pesante maglia e cercò di indossarla al meglio borbottando...concluse il tutto con il bel mantello e facendo un profondo sospiro uscì dalla sua stanza guardando in cagnesco l'amico....

"Sono pronta..."

Cry, lo seguiva per i corridoi cercando di trattenere degli sbadigli, arrivati in cucina le se illuminarono gli occhi vedendo quanti più dolci per la colazione ma Alo prese dei biscotti dicendole che avrebbero fatto colazione per strada... alzò gli occhi al cielo senza lamentarsi e ne mangiò subito uno prendendo la sua bisaccia.

Arrivati in armeria l'amico le fece vedere come mettere la cintura con la spada e stingendola sopra la cotta ricomparve il suo vitino...con la cotta sopra le vesti sembrava un sacco di patate...

Uscirono dalla fortezza, era molto freddo e si avvolse nel mantello, passando davanti le stalle Claire si fermò...ma Alo continuò dritto dicendo "Andremo a piedi"... "Come a piedi?" chiese lei, pensando che probabilmente non si sarebbero allontanati...ma la sua speranza scomparve quando lui aggiunse "..arriveremo in alcune ore."

"Alcune ore?? Alo!! in condizioni normali non mi spaventerebbe una passeggiata di un paio di ore...ma conciata così.." non era abituata a quell'abbigliamento, le pesava addosso e non si sentiva libera nei movimenti..a nulla erano servite le proteste, Aloysius sembrava non sentirla proprio e continuava parlando di piante... "piante....è diventato del tutto pazzo, altro che smemorato...non mi importa un fico secco delle piante..." borbottava a voce bassa seguendolo e mangiando ancora qualche biscotto...un pò per la fame...un pò per cominciare da subito ad alleggerire il peso...