[gdr] visita al priorato

" Finalmente sono arrivata.....che fatica è stata,che viaggio lungo......ma ne è valsa la pena" pensa Connemara guardando avvicinarsi le mura della sua meta,Il Priorato di Sion.Si sofferma un momento a riposare a distanza Conny,si siede su un masso al ciglio della strada e guarda da lontano il luogo  che vorrebbe conoscere,e pensa....
"fin dalla prima volta in cui mio padre me ne ha parlato del Priorato,ho sentito dentro una vocina che mi diceva.....lo devo vedere,conoscere,toccare....ed ora che sono qui,un po ne ho timore. Non so cosa aspettarmi,se una bella accoglienza o un freddo distacco,non so come comportarmi o cosa dire.........sarò solo Conny,me stessa.
Cosa celano quelle grigia mura,austere,fredde,quasi severe? Di sicuro non sarà una cosa semplice,un passo così merita informazioni e tempo per pensarci bene,sono spinta dalla curiosità,dalla fiducia sulle mie forze,dalla voglia di conoscere il più possibile,dalla speranza di aiutare qualcuno.....e anche dal fascino che simile Ordine emana. Non so se sarò degna,se mi accetteranno.....di sicuro non staranno aspettando me..... Connemara,semplice ragazza venuta dal nulla,figlia di nessuno ma cresciuta da un padre adottivo molto amorevole,io che non ho cognome,che non sono istruita,ma che sono curiosa per natura,che non mi faccio mettere sotto.....Mah.......andiamo e proviamoci,se non altro sarà stato un momento in cui ho sfiorato il mio sogno!"
Si alza e piano piano,respirando a fondo l'aria fresca,cogliendo il profumo del mosto nell'aria,si incammina...e prega i suoi angeli custodi che veglino su di lei,che la aiutino a parlare bene e che la proteggano da errori che di sicuro farà!

"Eccomi......ora busso e.....speriamo bene",si avvicina al grande portone di legno e prendendo il battente bussa .......toc toc....attende timidamente che qualcuno risponda,accarezzando la porta e provando ad immaginare quante persone avevano varcato quella porta,regnanti,persone semplici,studiosi......

Altri colpi alla porta.

Lia Amar si era appena congedata dal Principe e dal Gran Cancelliere, era a pochi passi da loro ed ebbe di nuovo un tonfo al cuore, era così ansiosa ultimamente che qualsiasi cosa le faceva spavento, il cuore iniziava a battere all'impazzata finchè lei stessa si calmava con semplici parole che le davano forza, incitazioni continue di cui spesso aveva bisogno.

Camminado svelta si avvicinò al portone e mentre i due Venerabili erano intenti ad accogliere un nuovo ospite, Lia senza nemmeno guardare dallo spioncino aprì la porta laterale.

Questa sua non curanza era dovuta al fatto che sapeva che c'era qualcuno alle sue spalle e non aveva paura.

Uscì nel cortile davanti e affacciandosi trovò una dama accarezzare delicatamente il portone, sembrava quasi volesse sentire la presenza di qualcuno, era assorta da non rendersi conto della presenza della donna, così cercando di non farla spaventare, le toccò il braccio e con voce leggera le disse..

Posso esserVi utile?

Conni sobbalzò nel sentire quella mano che la toccava.....e girandosi vide una dolce ragazza dal viso gentile e simpatico che le parlava....."sveglia conniiiiii...." si disse tra se,e ripresosi dai propri pensieri,senti le parole della ragazza.

"Mi perdoni Signora se ho disturbato la sua quiete,mi chiamo Connemara,vengo da Montevarchi.Sono qui per poter conoscere di persona ciò che finora mi è stato solo narrato,per poter respirare un po il sapere che si cela qui dentro,per porre delle domande a chiunque abbia la pazienza di ascoltarmi." dicendo questo Conni fece un sorriso alla dama,e cercava di capire da dove provenissero quelle voci che udiva,voci maschili dal tono gentile,ma autoritario.

Sperava che la accogliessero anche solo per un giorno,voleva capire cosa c'era qui dentro che la chiamava,non sapeva nulla di cosa si facesse,ma sentiva questo richiamo forte fin dalla prima volta in cui suo padre gliene parlò!

........e rimase li ad aspettare una qualsiasi risposta dalla giovane dama.

Vedo che non sono l'unica che si spaventa così facilmente, disse sorridendo alla giovane, mi presento, Sono Lia Amar e sono un membro dell'Ordine, ero proprio qui vicino alla porta e appena ho sentito bussare sono venuta ad aprirvi, sono una persona molto curiosa.

Fece una piccola risata e invitò la donna a entrare, Entrate, così potrete conoscere tutti gli altri e non per ultimo conoscerete i miei fantastici biscottini alla cannella, Vi piace?

Lia era sempre molto accogliente con qualsiasi persona ma era tanto tempo che non faceva assaggiare i suoi dolcetti e quella giovane donna sembrava oltre che assetata di sapere anche un'ottima compagnia.

Lia continuava a parlare e a fare domande mentre richiudeva la porta laterale al grande portone, è un po' pesante da chiudere anche questa ma sono molto forte, con un po' di fatica riuscì nell'impresa, si pulì con due colpetti la lunga gonna e si incamminarono verso il cortile.

Mi mettete una grande curiosità in testa, chissà chi vi ha parlato del Priorato? Era lusingata del fatto che si parlasse bene dell'Ordine e che alcuni desiderassero farne parte.

Entrarono nel Castello dirigendosi verso la sala accoglienze, andiamo in una sala dove potremo parlare in tutta tranquillità davanti a una buona tisana, le adoro.

Guardò la donna e le sorrise.

Tutto si sarebbe aspettata conni,ma di trovare una persona così carina e gentile,no.Si immaginava un cavaliere un po rude che le apriva il portone e con il vocione gli chiedeva...."desiderate??".....e rimase ancora più sorpresa a sentirsi offrire i biscotti.....biscotti alla cannellaaaaaaa..i suoi preferiti...

"calma conni,si che sei affamata,ma non far vedere come sei golosona..." si disse tra se la ragazza. E facendo un gran sorriso,segui la giovane dentro alla sala,dove aleggiava un delizioso profumo di cannella e tisana.Si sedette nella sedia che le offriva la dama e cominciò a raccontare di se.....

Prese fiato e cominciò a parlare......"mi chiamo Connemara,solo conni per tutti,non ho cognome e non ho un passato.Mio padre adottivo mi ha parlato del Priorato,Giovannidaalghero.Mi affascinava sentire le storie di cavalieri che proteggono e aiutano,e dopo la mia disavventura a Massa,ho deciso di voler aiutare nel mio piccolo quelle persone che come me sono indifese.Ma principalmente vorrei conoscere,imparare,capire....."disse la ragazza per presentarsi meglio.

Mangio di gusto i deliziosi biscotti,facendo onore a tutto,tisana compresa,intanto cominciava a guardarsi attorno e ad ascoltare le voci che giungevano da fuori....era impaziente di vedere qualcosa,ma doveva aspettare......lo sapeva che non era una cosa veloce,e si armò si santa pazienza.

Si rivolse alla sua nuova amica e sorrise felice e soddisfatta.

Lia sorseggiava una buonissima tisana di Iperico, cosidetta tisana del buonuomore, ultimamente le era tanto cara , aveva perso un po' di allegria che tanto la caratterizzava, ma il suo ottimismo prevaleva su tutto e quella giovane dama le stava dando un motivo in più per tornare a sorridere e a non demoralizzarsi.

Ascoltava con grande interesse il racconto della giovane dama, Parlate di Giovannidaalghero, questo nome non mi è nuovo, Lia fece una piccola smorfia con la bocca per cercare di ricordare ma non riusciva, forse lo avrò incontrato in qualche mio viaggio, mangiò un altro biscottino e lo assaporò con gusto. si parlava di cavalieri, coraggio e protezione a tal proposito la dama intervenne Cavaliere si nasce, è una vocazione e credetemi ce ne sono davvero pochi di gran valore.

Fece un piccolo sorriso alla sua simpatica interlocutrice, osservò che il suo sguardo spesso era rivolto in direzione della porta, sentite parlare? Lo so, in questi giorni al Castello ci sono grandi eventi e si possono sentire le Alte Cariche parlare ad alta voce o impartire  ordini, spero che questo non Vi agiti?
Questo è un ordine cavalleresco e ci sono delle gerarchie da rispettare. Voi siete propensa a questo? Avete idea di cosa significa essere Fratelli e dedicarsi anima e corpo al Priorato?

Lia forse aveva fatto le domande sbagliate, ma sembrava molto determinata Connemara e le domande erano di dovere.
Versò dell'altra tisana mentre attendeva una risposta.

Seguiva attentamente con gli occhi i movimenti della donna, i discorsi e ogni parola che pronunciava e non in un ultimo i modi.

Siete irosa? L'importante è non cadere nella maleducazione,continuò a sorseggiare, riflettendo sulla risposta, il suo viso era cambiato, l'espressione del suo viso era molto seria e pensierosa.

Già promettete? Se Vi vedesse il nostro Principe, sarebbe più che felice di vedere così tanto ardore, disse ridendo.

Bene mi sembrate molto motivata e a quanto pare avete colto lo spirito del Priorato, si alzò e andò verso alcuni scaffali che erano in un angolo vicino al camino c'erano molti libri e tra questi uno in particolare con su scritta la Regola, era inconfondibile la copertina rossa e oro, lo aprì in cerca di una pagina in particolare.
Scorreva i fogli finchè non trovò il versetto e conoscendolo a memoria lo recitò ad alta voce, buttando a tratti l'occhio sulla pagina.
Era per lei il cuore pulsante della Regola, quello più importante in assoluto.

l’Ordine ha il fine di promuovere le virtù di carità e di fratellanza  che afferma e diffonde, esercitando, senza distinzione di religione,  di razza, di provenienza ed età.
In modo particolare esercita l’attività Militare Cavalleresca a  Gloria dell’Altissimo Dio Onnipotente. Difende col cuore e con le armi la libertà, la giustizia e la dignità dell’uomo per il bene ed il progresso dell’umanità intera. L’Ordine si propone, in ossequio alle Regole di Cavalleria, di  aiutare con ogni mezzo deboli e bisognosi, che chiedano soccorso.
Conserva i valori della cavalleria e della tradizione attraverso la meditazione e la ricerca del Sapere.

Con un gesto sicuro, chiuse il libro e lo ripose sullo scaffale, tornò a sedersi di fronte alla giovane Connemara e guardandola negli occhi le disse, Questo punto della Regola è il più importante per me, avere cuore essere sinceri e aiutare. Lia si fermò per un attimo, Connemara era visibilmente stanca, Vi sto annoiando? Non era mia intenzione, voglio solo informarvi, così sapete bene quali sono le nostre intezioni.

Il brusìo fuori la porta era ormai diventato un sottofondo quasi musicale.

"Ehhhh,purtroppo non ho un carattere facile,so essere buona e dolce (a detta di molti),ma so anche trasformarmi in una furia se vengono passati certi confini che io ritengo sacri,rispetto prima di tutto,ed educazione.Anche io sarò stata a volte maleducata,ma che volete....sono un essere umano,con pregi e difetti....ma sempre attenta a non esagerare.
Vedete Lia.....ho fatto quella promessa perchè anche se non facessi mai parte del Priorato,sono valori in cui credo fermamente,aiutare il prossimo,sostenere i più deboli,battermi per la giustizia,lottare per la libertà,sono cose che comunque faccio anche ora,da semplice cittadina e con i pochi mezzi che ho.Mai nella mia taverna chi viene in cerca di un pasto caldo e non ha soldi...esce affamato.....si divide e si sta bene tutti" rispose conni alla ragazza,mentre osservava incuriosita la scena.

Vide Lia alzarsi e dirigersi verso una biblioteca ben fornita,la vide guardare i libri e sceglierne uno rosso e oro,la ragazza lo aprì con gesti sapienti,segno che conosceva quasi a memoria dove era posizionata la pagina,ma nonostante questo recitò a memoria quelle parole......
Rimase affascinata Conni nell'udire quelle semplici parole,ma che messe nel giusto contesto racchiudevano i valori del'ordine.Suonavano dolci in bocca alla ragazza,e Conni quasi le parve di sentire un milione di voci tutte insieme proclamare quei versi.

".....Essere sinceri ed aiutare.....il mio credo,a volte la sincerità ti fa odiare,ti fa rendere cattiva agli occhi di chi non la vuole sentire,ma meglio una brutta verità che una bella bugia..."pensava Conni tra se in un momento di riflessione,e sobbalzò quando si rese conto che Lia aveva interpretato la sua stanchezza per noia.....

"Vi prego davvero di scusarmi Lia per la mia maleducazione,non ero annoiata dai vostri discorsi,anzi.....mi avete dato un momento di estrema riflessione recitando quel versetto,è che sono stanca del lungo cammino,ma più ancora sono stanca mentalmente.Il cammino fisico è stato lungo,ma quello spirituale e mentale che mi ha portato qui è stato tortuoso e impervio.....ho meditato a lungo prima di giungere qui su tutto......ed ora ne sento le conseguenze." detto questo Conni si preparò per andarsene,era evidente che li nessuno era interessato alla sua presenza se non quella cara ragazza,ma non poteva trattenerla ancora a lungo,anche lei nonostante fosse una squisita padrona di casa,aveva le sue faccende da sbrigare.

"Gentile Lia,ero venuta qui in cerca di un qualcosa che potesse rendermi orgogliosa e già aver varcato quel portone per me è stato importante,ma non voglio disturbarvi più. Forse sono capitata in un momento difficile,e mi dispiace di non aver la possibilità di conoscere qualcosa o qualcun'altro del Priorato,perciò gentile Lia mi congedo da voi.....vi ringrazio di cuore di tutto,della tisana,dei biscotti divini direi,e sopratutto della squisita compagnia."

Conni si alzò un po barcollante,prese le poche cose che aveva con se e rimase in attesa di un gesto di saluto di Lia,avrebbe voluto abbracciarla,ma non sapeva se lo avesse gradito....perciò rimase un momento come immobile,sospesa nel tempo e nello spazio.....

********Mai nella mia taverna chi viene in cerca di un pasto caldo e non ha soldi...non esce affamato.....si divide e si sta bene tutti" rispose conni alla ragazza,mentre osservava incuriosita la scena.*******

Lia Amar alle parole di Connemara ebbe uno strano presentimento, Dama Connemara, chi volevate conoscere? Mi sorge spontanea la domanda visto che ho cercato di soddisfare la vostra sete di sapere.
Mi sembra di capire che non vi è bastato questo. Questo mi dispiace molto, forse dovevate essere più chiara e probabilmente Voi non eravate qui per amore verso il prossimo, se fosse stato così non avreste detto quella frase, non ho colto questa sfumatura.

Lia si sentiva offesa e anche amareggiata.

Non mi pento di aver passato del tempo con Voi, l'ho fatto per puro piacere e perchè mi sembravate davvero motivata. Forse avrò preteso troppo da voi, ma almeno sono stata realista e vi ho in parte delucidato quello che sarebbe il Vostro cammino in questi luoghi.

Lia salutò la giovane ma non come era solita fare.

Arrivederci Dama Connemara, spero che troverete la vostra strada, vi auguro ogni bene.

Chiamò una delle guardie che erano fuori la porta e la fece accompagnare fuori le mura.

All'improvviso conny si vede buttata fuori dal Priorato senza nemmeno capire cosa fosse successo....dove e cosa aveva sbagliato?? Aveva gli occhi umidi di lacrime per un simile comportamento da parte della gentile Lia,ma davvero non capiva cosa avesse sbagliato.

Guradava spaesata il portone richiudersi,e si trovò all'improvviso buttata via,così senza nemmeno averle dato la possibilità di ribattere........NON è GIUSTO DAMA..........NON è CORRETTO E NEMMENO EDUCATO TRATTARE UNA PERSONA COSì.

Era esausta e sfinita,e decise che avrebbe dormito li,appoggiata al portone del Priorato,e più ci pensava,più sentiva che NON voleva andarsene."Rimarrò qui,dormirò qui notti intere se necessario,digiunerò,non mi importa,ma qualcuno deve venire a parlare con me,o mi ammazzino pure.....ma da qui non mi muoverò"......guardò le stelle e pianse,si sentiva sola,era sola.......si sentiva sconfitta e delusa......".I CAVALIERI NON  FANNO COSì.........QUESTO NON è ESSERE CAVALIERE........" fu l'ultimo pensiero prima di cadere nel sonno!

L'indomani si sveglio,infreddolita e con qualche dolore nelle ossa,visto dove aveva passato la notte,ma sempre più decisa a non andarsene,voleva a  tutti i costi parlare con qualcuno,voleva chiarirsi con chiarirsi con Lia,voleva farle capire che le sue intenzioni non erano di vanità o curiosità.

Si alzò e presa dalla fame mangiò l'ultimo panino che avesse con se,non le importava se doveva digiunare,se doveva ammalarsi,credeva nelle sue capacità,nei suoi ideali,credeva nel Priorato come Ordine e si sentiva nel giusto.Aveva lottato tutta la sua giovane vita per ottenere ciò che aveva,magari aveva poco e niente,ma era conquistato con fatica e sudore.

Pensò tra sè: " se dentro sento questa volontà,questo richiamo,questa forza che mi spinge a volerne farne parte,ci sarà qualcosa che me la fa sentire.E se non dessi retta alla mia anima,alla mia coscienza,che senso avrebbe vivere? Io rimango qui,ho le stelle per tetto,la terra come letto,i miei sogni e amori per coperta,il cibo....da lassù qualcuno mi vuole bene e provvederà a me",e la solita lacrima che ormai conosceva bene fece la comparsa all'angolo dell'occhio,le capitava sempre quando pensava alla sua mamma.

Lia pensava e ripensava al comportamento che aveva avuto con Connemara, non era nei suoi modi essere così brusca e ancor meno autoritaria, ma quella frase non le andava proprio giù e rimbombava nella sua mente.

..e mi dispiace di non aver la possibilità di
conoscere qualcosa o qualcun'altro del Priorato..

Non sapeva se aveva sbagliato oppure aveva fatto la cosa giusta, facendo accompagnare la giovane fuori le mura, in fondo aveva esaudito il desiderio della dama. In preda ai rimorsi e ai dubbi, l'unica persona a cui avrebbe potuto rivolgersi e chiedere un consiglio era soltanto una, il Maestro.

Così non potendo aspettare ulteriormente, andò nell'ufficio del Venerabile Robin che Lia ultimamente conosceva molto bene, lo avrebbe sicuramente trovato lì, intento a studiare le dinamiche economiche da intraprendere.

La guardia che era di sentinella salutò Lia, come era solita fare. Ormai anch'ella era abituata alla presenza della donna, nemmeno si curava di annunciarla, sapendo che avrebbe fatto tutto sola, senza tante formalità.
Lia bussò per tre volte a colpi decisi ma non sentendo alcuna risposta ed essersi assicurata tramite la guardia della presenza del Gran Camerlengo, aprì piano piano la porta sporgendosi con il viso, l'immagine davanti ai suoi occhi era proprio quella che aveva immaginato, il Maestro con il capo chino su pile di fogli.

Venerabile..posso disturbarVi per qualche istante? Non voglio rubarVi molto tempo ma ho bisogno di un Vostro consiglio.

Lia si era solo esposta con il capo, senza nemmeno azzardarsi a entrare, soltanto in caso di un permesso si sarebbe seduta di fronte a lui.

Lia Amar non potè rifiutare l'offerta, il profumo di quei biscottini era davvero inebriante, sembrano appena sfornati e senza tanti complimenti ne prese uno, mentre mangiucchiava a piccoli morsi, per non dimostrare ingordigia, guardava il fuoco spento e più lo guardava e più sentiva freddo.

Venerabile, ma non sarebbe più caldo questo ambiente se accendeste il fuoco? Sarebbe anche molto più accogliente e questi buonissimi biscotti sarebbero ancora più buoni, quasi più dei miei. Lia ridacchiò e per un secondo si dimenticò il vero motivo per cui era lì.

Maestro, vi domanderete perchè sono qui. Ultimamente sono accaduti degli eventi che mi hanno fatto dubitare del mio operato, fece una piccola pausa in cerca di un altro biscottino e continuò, in questi giorni alle porte del Priorato hanno bussato due persone di cui una è una donna molto giovane di nome Connemara.
Ho accolto la donna nel miglior modo possibile, come sono solita fare, ho offerto biscotti, i miei erano alla cannella, fece un sorriso al Gran Camerlengo mostrando il biscotto mangiucchiato.

Poi ho offerto una calda tisana e abbiamo parlato a lungo del Priorato, la donna mi sembrava davvero interessata, davvero felice di quello che le stavo dicendo, ho letto un verso della Regola e lo abbiamo commentato, ma a un certo punto lei mi ha ringraziato e mi ha detto che cercava qualcos'altro e voleva incontrare qualcun altro. Lia guardò il biscotto e amereggiata alzò lo sguardo verso l'uomo, a quel punto sicomme era suo desiderio andare via, l'ho fatta accomagnare da una guardia fuori le mura. Ci sono rimasta davvero male, ho fatto tutto quello che potevo fare, ho cercato di soddisfare la sua sete di sapere, ma a quanto pare non è bastato e così l'ho fatta andare via. Ho pensato che lei voleva incontrare altre persone e io non le sono bastata.
Una guardia mi ha confermato che la donna ha passato tutta la notte fuori dal Castello e ha dormito vicino alla porta.

La donna guardò verso la finestra e fuori era in agguanto un forte temporale, così rivolgendosi al Maestro pose lui delle domande, lui solo l'avrebbe potuta aiutare.

Cosa faccio Venerabile? Vado a chiamarla e mi scuso?

Lia rincuorata dalle parole del Venerabile, lo ringraziò per la comprensione dimostrata.

Uscì dalla stanza, senza perdere tempo si diresse subito dalla guardia dicendole che doveva immediatamente andare a chiamare la giovane Connemara che era sicuramente infreddolita.

La guardia a gran passo si diresse verso il cortile antistante Il Castello, Lia Amar scese in sala ricevimento andando a sistemare la tavola con dolcetti e una zuppa calda, tutte primizie dell'orto del Priorato.

La donna si sarebbe ristorata e una volta per tutte si sarebbe chiarita la situazione, grazie anche al supporto del Gran Camerlengo che aveva dimostrato grande gentilezza e per la prima volta si stava approcciando verso una nuova dimensione, quella dell'accoglienza.

La donna insieme al Venerabile attendevano in silenzio l'arrivo di Connemara.

"Che brutto temporale sta arrivando..." pensò Conni preoccupata,guardando in lontananza le nubi nere. In tutto quel tempo.

Conni pensò molto a ciò che era avvenuto dentro quella sala con Lia,sorrise al ricordo di come le tremavano le mani,sorrise ripensando a come le sembrava tutto....perfetto,alla bella Lia,dolce e forte allo stesso tempo,e sentendo i rumori della fame,ripensò ai biscotti.....deliziosi.

Ma principalmente ripensò alle ultime scene,alle sue ultime parole e capì.....come un fulmine a ciel sereno capì il suo errore. Non volendo aveva sminuito Lia,era voluta andarsene e questo la sua ospite lo interpretò come un affronto. "ufff,ma come posso essere stata così stupida" si disse Conni, e pregò in cuor suo di avere la possibilità di chiedere scusa alla dolce Lia.

Camminava nervosamente avanti e indietro,il temporale la rendeva nervosa e pensava..."se avessi pensato meglio le parole non avrei offeso una persona che con me è stata gentile e cortese,sciocca che sono......io volevo togliere il disturbo perchè pensavo che Lia avesse di meglio da fare,le avevo già portato via molto tempo,le avevo mangiato i biscotti,ero felice di parlare con lei,stavo bene li,ascoltavo e rispondevo sinceramente, non dovevo dire quelle parole ma come sempre la mia impulsività ha preso il sopravvento.

GRRRRRRRRRRRRRR.....stupida che sono!!

Ho rovinato tutto perchè non ho pensato bene alle parole,ero stanca per il lungo viaggio,assonnata e rilassata e non ho pensato che potevo offendere.

Eh sia......se non avrò la possibilità di chiederle scusa di persona,lo farò per missiva,mai nella mia vita mi sono resa conto di aver sbagliato e non ho chiesto scusa,e non sarà questa la prima volta." decise Conni.

Assorta nei suoi pensieri Conni non sentì il portone aprirsi e sussultò quando una guardia la chiamò.

"Madam" la chiamò la guardia "siete attesa nella sala del ricevimento"....e dettò questo si spostò per farla passare. Raccolse in fretta le sue poche cose e attraversò di nuovo il portone,pregando tutti coloro che la amavano da lassù di aiutarla a non sbagliare ancora,ma sapendo che sicuramente avrebbe sbagliato di nuovo,era tutto nuovo per lei,ma aveva voglia di conoscere. E seguì la guardia per il corridoio che conosceva....

Conni seguendo la guardia,fu introdotta nella sala che già conosceva,ma questa volta sentiva il tepore del fuoco e il profumo del cibo.Infreddolita ed affamata avrebbe dato chissà cosa per sedersi davanti al camino,ma sapeva bene cosa doveva fare ora.

Entrò e fece una riverenza al signore li seduto,e un sorriso a Lia,felice di rivederla.

Era un po intimidita dalla situazione,ma non si perse d'animo e si presentò:

" Buongiorno Signore,io sono Connemara,figlia di Giovannidaalghero.",non sapeva che altro dire ne cosa fare,sperava che qualcuno le indicasse la giusta direzione,ma sapeva cosa voleva dire a Lia e rivolgendosi a lei direttamente disse:

" Cara Lia,le porgo le mie scuse.Stando fuori e ripensando alla nostra ultima conversazione ho capito il mio errore.Ma vi giuro,non era mia intenzione sminuirvi ne offendervi. Ho peccato di superbia,credendo di venire qui e trovare.......non so cosa a dire il vero.Ma le ore trascorse in vostra compagnia,sono state molto intense e serene. Non volevo essere scortese chiedo scusa di cuore se lo sono sembrato,ma volevo solo togliere il disturbo a voi,che mi avevate dedicato tanto tempo e di certo dovevate fare cose più importanti.Ma anche qui ho sbagliato,voi sola dovevate decidere se e quando lasciarmi andare via. Vogliate accettare le mie umili scuse...." e chinò il capo sperando di essere stata capita.

Con apprensione aspettava l'esito di queste sue parole,osservando con curiosità il Signore seduto di fianco a Lia e chiedendosi chi era.

Lia appena vide Connemara le corse incontro, non dovete scusarVi Dama Connemara, ho sbagliato io sono stata troppo precipitosa e non ho ben capito i Vostri intenti. Potete accomodarVi, Vi abbiamo fatto preparare una zuppa calda e dei dolcetti che ho visto che avete apprezzato molto.

Lia fece accomodare Connemara, tutto era stato preparato per lei, abbiamo acceso anche il camino, è stato freddo in questi giorni e ho saputo che avete trascorso le notti qui fuori, al gelo. Appena mi è giunta notizia Vi ho fatto chiamare per chiarire la situazione.

Lia Amar vedeva l'imbarazzo di Connemara per la presenza del Venerabile, così per rompere il ghiaccio, le presentò il Gran Camerlengo.

Connemara, immagino che Vi chiedate chi è l'uomo al quale Vi siete presentata, lui è il Venerabile Gran Camerlengo Robin, è un'alta carica del Priorato, era Vostro desiderio conoscere anche altre persone e Vi ho accontentato, potete fare tutte le domande che volete e sicuramente meglio di lui non può risponderVi nessuno.

Ma prima mangiate qui vicino al fuoco, anche io mangerò con Voi è tutto il giorno che mangio biscotti e ho sempre più voglia di dolci, disse sorridendo al Venerabile.

Appena si rese conto che il sangue aveva ripreso a circolare nelle vene,Conni si sedette dove le fu indicato...e sentendo i rumori della fame,accettò molto volentieri il pranzo che gli offrirono.

Guardando il Gran Camerlengo si sentiva un po intimidita e non sapeva perchè: " su Conni,non ti farai intimidire proprio ora vero.." si ripeteva tra sè e sè. Con un sorriso si rivolse al Camerlengo e disse:

"Signore,non era mia intenzione disturbarla,come non era mia intenzione offendere nessuno.Vi ringrazio del Vostro tempo,e sopratutto ringrazio Lia,buona e dolce come la ricordavo per avermi perdonato." e sorrise alla sua amica,tale la considerava ormai.

"Vedete Signore,come dissi a Lia,forse non sono portata ad essere una di Voi,forse non ho lo giusto spirito,ma non posso saperlo se prima non conosco quello che il Priorato rappresenta. Il mio desiderio è di fare parte di un'ordine che mia sia "casa",che mi aiuti quando sarò traballante,che mi sostenga quando sarò "inferma",ed io per mio conto sarò sempre pronta a sostenere i miei "fratelli" per primi,ma anche le persone normali,coloro che avranno bisogno e mi incontreranno,io sarò li ad aiutare,difendo sempre le persone a cui tengo,specie se fratelli,anche a costa della mia vita. Ma penso anche che visto che io sono una giovane donna,ancora non conosco i modi giusti per aiutare,e mi serve una guida. Credo nella carità,io stessa ne ho beneficiato appena fui uccisa a Massa,credo nella fratellanza,siamo tutti fratelli alla fine,fatti di sangue e carne.Credo nella giustizia,ma ahimè so bene che quella umana è difficoltosa e perciò confido in quella Divina. Io non so cosa posso dare al Priorato,sinceramente non lo so,ma so che io Lo vedo e Lo sento come una guida,una fede,un modo di essere e vivere.
Non ho fatto domanda di entrarci,perchè non pecco di superbia e penso....."io ci entrerò!",prima volevo conoscere le basi di questo ordine,conoscere cosa rappresenta,chi Siete e che Fate........vi prego non prendetevela se pongo tutte queste domande che forse voi riterrete stupide,ma non conoscendo......non posso promettere o giurare,spero mi capiate...." detto questo,Conni riprese a mangiare l'ottima zuppa senza riuscire a nascondere la mano che tremava per la forte emozione provata.
In cuor suo sperava di non essere stata scortese con le sue parole.....e sentendo il temporale che si avvicinava,pregò di non venire buttata fuori sotto l'acqua.