Il Priorato di Sion
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Il Priorato di Sion

Gioco di Ruolo legato a Regni Rinascimentali
 
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theaamarilla
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MessaggioTitolo: richiesta visita   richiesta visita Icon_minitimeDom 9 Mag 2010 - 21:12

Le fresche notti primaverili dove , a ben osservare il cielo, le nuvole parevano lupi affamati di stelle che non disdegnavano di graffiare persino la placida luna, erano il tempo della giornata che Thea amava di più.
Nelle ronde attorno alle mura del castello fiorentino, durante i turni di guardia vedeva sfilare soldati, nobili a cavallo e semplici viandanti, immaginando per ognuno piccole storie o aneddoti
cercando, in questo modo, di riempire quel senso di solitudine che si era accentuato da quando l’amica Alyx era partita al seguito del suo Ordine.

Theaamarilla spesso sorrideva tra sé e sé, ricordando i bei momenti trascorsi insieme ad Alyx scherzando nelle taverne di Massa o San Miniato, le lunghe e complesse discussioni sui principi del Bene e del Male trattando di focalizzare il pensiero sulle zone di grigio.

Alyx l’aveva più volte invitata a visitare il castello del Priorato e ora era giunto il momento di accogliere la cortese offerta.

Eccola arrivata al grande portone di lucido legno nero dell’imponente Castello dell’Ordine, la mano si mosse, quasi avesse volontà propria, ad afferrare e battere il pesante anello di bronzo che serviva ad annunciare visite.

Pochi tocchi e senza alcun cigolio il portone si aprì e ne uscì un giovane uomo dal viso aperto e sorridente che si presentò come il guardiano di porta e le chiese chi fosse e cosa desiderasse.

“Sono Vittoria, Fulvia De Pazzi, detta Theaamarilla, cittadina fiorentina, desidero chiedere il permesso di visitare il Castello certa che la calda atmosfera di serena meditazione e l’affabile compagnia di voi cavalieri, descrittami dalla mia adorata amica Alyx, porterà sollievo al mio animo perennemente inquieto e randagio.”

Il giovane ascoltò senza che l’accogliente sorriso mai lasciasse il passo alla meraviglia, mi pregò di attendere, dopo avermi fatto accomodare su un comodo sgabello mi porse un boccale di vino leggero, un buon pezzo di pane d’orzo e prontamente, con passo veloce, sparì dalla mia vista.
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Alyx
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MessaggioTitolo: Re: richiesta visita   richiesta visita Icon_minitimeLun 10 Mag 2010 - 18:09

«E' appena arrivata un'ospite che dice di essere amica di Dama Alyx, va' a cercarla per favore e comunicale che Vittoria Fulvia De Pazzi l'attende in Sala Ricevimenti.» Disse la guardia ad un servo, assicurandosi che avesse ben inteso.

«Cercavate me?» Domandò Alice ad alta voce, facendoli sobbalzare entrambi.

«Dama Alyx voi... noi... mi avete fatto prendere un colpo!» La guardia farfugliò qualcosa, prendendosi il tempo necessario a ricomporsi.
«Un'ospite vi attende, mia Signora.»

Quando la guardia le spiegò di chi si trattava, il sorriso sul volto di Alice scomparve come la luna dietro alle montagne e cedette il posto ad un'espressione di radioso stupore sul suo viso.

«Grazie.» Disse lei semplicemente, già di almeno tre passi lontana.

Posò la mano sulla maniglia lucida che riluceva alla debole fiamma della candela che Alice reggeva in mano. Per un istante esitò, senza capire esattamente per quale ragione. Respirò a fondo, chiedendosi se fosse pronta a sopportare tanta gioia.

Poi la porta si schiuse leggermente sotto il suo tocco, la fiammella fece capolino e illuminò l'ambiente in penombra, le pareti di pietra antica rivestite dell'aura rossa delle braci che riposavano nel focolare.

Una figura di spalle, seduta, spostò lentamente una massa di capelli scuri e si alzò per incrociare lo sguardo della nuova arrivata. Il braccio di Alice scivolò verso il basso, la candela traballò fino a crollare, lei l'afferrò al volo con la mano sinistra ma la fiamma si spense e le due donne rimasero immerse nel solo lucore delle braci.

Gettando candeliere e candela su un tavolino Alice si precipitò incontro all'ospite e l'abbracciò d'impulso, in una stretta affettuosa e sincera che durò molto a lungo. Alice non trattenne le lacrime di commossa felicità per l'arrivo della sua amata sorella elettiva, dopo lunghi mesi di lontananza dovuti alla campagna genovese.
Tra le sue braccia la sentì tremare e più forte la strinse, mentre anche lei si imponeva di calmarsi.

Non avrebbe saputo dire quanto tempo fosse passato quando infine si sciolsero dall'abbraccio per fissarsi negli occhi. Nessuna delle due disse una parola, finchè Alice non sorrise come raramente faceva.
«Sono felice di rivederti Thea!»

Come se la favella le avesse dato l'impulso per far partire una carica a molla, la ragazza si attivò freneticamente e in un attimo si occupò di mille compiti. Ravvivò le braci con la punta dello stivale e gettò ceppi nuovi nel fuoco che in un istante divampò ardendo tiepido e vivace. Si fece portare del vino caldo speziato da un servo e mandò una guardia a chiamare Pigreco e sua sorella Renee, raccomandandosi di riferire che un ospite illustre era giunto al castello e che senza dubbio sarebbero stati felici di incontrarlo, ma non aggiunse altro.

Con il viso arrossato si sedette sulla poltrona accanto a sua sorella, ma subito si rialzò di scatto per andare ad aprire le imposte della finestra e lasciare entrare l'aria fresca della sera. Aveva caldo. E voleva vedere le stelle.

Si rese conto di aver parlato per tutto il tempo, ma non ricordava di cosa.
Affacciandosi fece un respiro profondo e radunò le idee.

Con dolcezza si avvicinò a sua sorella e percepì quanto fosse tesa.
Le sorrise affettuosamente e tento di rassicurarla. Sapeva quanto fosse stato difficile per lei presentarsi lì, anzi forse non era in grado di immaginarlo. Senza dubbio non era stato facile, una decisione frutto di parecchie notti insonni, turni di guardia accompagnati da pensieri silenziosi e incombenti, dubbi e paure.

Ma lei sapeva che, se si fosse concessa l'opportunità di tentare, Thea avrebbe scoperto di riuscire a trovarsi bene, insieme a loro. Proprio come era successo per lei, molto tempo prima, ciò che la attirava in quel luogo non era la volontà di seguire gli ideali del Priorato di Sion, ma la loro esistenza già ben radicata nel suo animo.
Tuttavia si sentì terribilmente inadeguata a sostenerla in quel frangente.

«Sono molto felice di averti qui, Thea.» Disse infine, semplicemente.

«Vorrei che qui ti sentissi a casa.» Sussurrò in un sorriso.
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MessaggioTitolo: Re: richiesta visita   richiesta visita Icon_minitimeMer 12 Mag 2010 - 15:36

La guardia di stanza alla porta, dalla quale si accedeva agli appartamenti del Principe Sovrano Maestro, bussò delicatamente e, ottenuta risposta, informò Pigreco che Dama Alyx desiderava comunicare la presenza, al Castello, di un gradito Ospite.

In quei giorni alcune problematiche preoccupavano il Maestro ed egli pensò che trascorrere un periodo assieme ai Fratelli nell’accogliere gli Ospiti non avrebbe potuto che sollevare il suo animo rattristato.

Indossava la divisa di rappresentanza quando uscì dalle sue stanze e si diresse agli appartamenti occupati dall’adorata sorella.

Era solito bussare tre volte, facendo seguire gli ultimi due leggeri colpetti di nocche ad una breve pausa dopo il primo. Lei avrebbe capito. Conservavano quel “codice segreto” da quando, ancora fanciulli, si incontravano in piena notte, ed in gran segreto, per esplorare le sale del Tempio in cerca di chissà quali misteri… se il padre, Panphilo v.Klausen, li avesse scoperti sarebbero stati certamente puniti, come quella volta quando, riuniti per la colazione, il fratello maggiore, Clodoveo, non si era fatto sfuggire l’occasione di smascherarli.
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MessaggioTitolo: Re: richiesta visita   richiesta visita Icon_minitimeMer 12 Mag 2010 - 21:03

Theaamarilla camminava nell’ambrata quiete della grande, sobria ed elegante sala d’ accoglienza del castello, mentre sbocconcellava il fragrante pane all’orzo offertale dal giovane guardiano.

Il tempo scorreva lento, sciogliendo la pressione che abitava il suo cuore, avvolgendola in una dolce vibrazione d’attesa.

Thea, come una collana di perle e coralli che sfilandosi su un manto di seta grezza lasciava rotolare le piccole sfere preziose tutt’intorno, sparpagliava i propri pensieri ,in forma sciolta, accanto al grande braciere nel quale danzavano sinuose lingue di fuoco.

Assorta, non aveva sentito l’aprirsi della porta, celata allo sguardo da pesanti e preziosi tendaggi, si distrasse solo perché un leggero e veloce scalpiccio l’aveva sorpresa nel bel mezzo di un pensiero che aveva sfumature verde acqua.

I suoi occhi, videro una candela piroettare nella penombra, le orecchie udirono un piccolo sordo rumore di cera spezzata e poi ci fu solo un abbraccio.

L’dore di carciofo selvatico, la forza delle braccia modellate dal peso dei sacchi di farina e dai fendenti della spada, la morbida tessitura della pelle delle guancie, tutto le diceva che era sua sorella elettiva, quel grande, appassionato abbraccio.

Il silenzio si era fatto denso, dolce e caldo come sciroppo di fragole, Alyx e Thea ne bevvero sino a saziarsi, consapevoli che le parole non avrebbero potuto, con il limite del loro confine narrare meglio la gioia di quell’incontro.

Arancione e nero, luce ed ombra, un istante perfetto di puro equilibrio brillò nel mondo, ogni cosa fu organicamente connessa a tutte le altre.

Poi, un fiume azzurro, impetuoso di parole affastellate ruppe gli argini, iniziarono le domande, si rincorsero i racconti, squillarono le risate e tutto fu musica.

“sono felice che tu sia qua a casa mia” disse Alyx, “ Tu sai di essere casa per me” rispose Thea, “il castello può essere, se lo desideri, anche casa tua” continuò Alyx, “ Non so Sorellina, quello che sento è che cercare è meglio d’aver trovato, ed io cerco la comunione nel caos…mi puoi aiutare?”
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MessaggioTitolo: Re: richiesta visita   richiesta visita Icon_minitimeVen 14 Mag 2010 - 15:27

Renèe era riversa su un fianco, rannicchiata sul comodo letto nella camera che condivideva con il suo sposo, il capo abbandonato sul morbido cuscino e l’aria pensierosa.
L’ambiente in penombra era illuminato solo dalla fioca luce della candela poggiata sullo scrittoio pieno di carte su cui Robin era riverso, concentrato sul lavoro che da alcuni giorni lo teneva estremamente impegnato. Renèe lo osservava con sguardo quasi assente, vederlo così seriamente assorto la rendeva fiera di lui ma non riusciva ad essere contenta, il suo animo era troppo tormentato in quei giorni e la sua mente occupata da pensieri tutt’altro che sereni. Sospirò cercando di scacciarli via e quasi si assopì, stremata dall’ennesima lunga giornata appena terminata, non aveva avuto nemmeno la forza di indossare vesti da notte, il suo primo pensiero era stato quello di abbandonarsi sul letto.

Sobbalzò nell’udire bussare inaspettatamente alla porta. Vide Robin scattare prontamente in piedi in allerta visto l’ora tarda, poi, nel sentire ulteriori due tocchi di nocche contro il legno, entrambi si rilassarono e compresero chi si trovava dall’altra parte. Si scambiarono uno sguardo d’intesa e Renèe sorrise appena, tante volte aveva raccontato a suo marito di quei codici che lei e suo fratello, durante l’infanzia, utilizzavano per le loro marachelle. Avevano sempre avuto l’indole da esploratore e lei, più piccola, si lasciava coinvolgere e trascinare ogni volta dall’entusiasmo di Pigreco seguendolo ovunque, anche se alla fine non scoprivano alcunché. Aveva da sempre una forte ammirazione per suo fratello maggiore, sin dalla più tenera età era instancabilmente al suo fianco, benché il più delle volte si cacciassero solamente nei guai, guadagnandone grandi sgridate. Da bambini, infatti, quel Tempio in cui erano cresciuti sembrava loro così immenso ed imponente da stuzzicare la loro curiosità, le zone ad accesso limitato erano le loro preferite.
Scosse il capo al pensiero di quei tempi spensierati ormai andati, poi si ricompose e si diresse alla porta, aprendola con tranquillità.

Si sorprese nel ritrovarsi dinnanzi suo fratello in divisa di rappresentanza. Sollevò un sopracciglio, fissandolo incuriosita.

«Che succede?» Chiese stropicciandosi un occhio, leggermente assonnata.
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MessaggioTitolo: Re: richiesta visita   richiesta visita Icon_minitimeSab 15 Mag 2010 - 14:25

Un ampio sorriso si disegnò sulle labbra di Alice quando udì le parole della sorella.
La sua mente era tutta un formicolio di esultanza che urlava "Aha! Ti sei fregata da sola!"

Tentò senza successo di nascondere il proprio fuoco interiore a Thea, ma ben conscia del proprio vano tentativo decise di rompere gli indugi.

«Oh ma questo luogo non è affatto meta o termine di un sentiero, tutto l'opposto!
Qua il cammino comincia, chi entra a far parte del Priorato abbraccia la vocazione alla ricerca, si mette in viaggio con i propri fratelli e presta i suoi occhi e la sua mente all'esplorazione del mondo, avido cercatore di Conoscenza e distillatore di Giustizia che solo con gli ingredienti migliori può produrre il suo dolce nettare.
Noi siamo piccola e compatta unità che si avventura nel vortice caotico della Conoscenza e tenta di trarne una direzione, siamo esploratori e saggi, assetati di vita.
Io non ti ho invitata per convincerti, ma perchè ti ho incontrata lungo la strada che io stessa e noi tutti al Priorato percorrevamo, pertanto tu sei già sorella perchè condividi ben più di un nome, addirittura una vocazione con noi.»

Alice le sorrise benevola, riconoscendo la scintilla che si accendeva negli occhi della cara amica quando prendeva una decisione.

Anche lei sapeva che ciò che aveva udito era la pura Verità.
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MessaggioTitolo: Re: richiesta visita   richiesta visita Icon_minitimeLun 17 Mag 2010 - 14:17

Renèe comparve stropicciandosi gli occhi, proprio come all'epoca delle marachelle.
Pigreco le sorrise "Re, abbiamo un Ospite... Alyx mi ha fatto informare... deve tenerci molto a che noi la si conosca" e le fece cenno di seguirlo.

Mentre si incamminava nei corridoi del Castello, nella semioscurità, Pigreco udì il bubolare di Rocuronio che, evidentemente, a quell'ora cacciava. Forse aveva catturato una preda e, ringraziando l'Altissimo, ne pregustava il sapore...

La Sala di Ricevimento era illuminata, Alyx e l'Ospite erano intente in un fitto chiacchiericcio.

All'ingresso del Principe Sovrano Maestro Alice si alzò, lasciando ondeggiare i suoi boccoli d'oro sulle spalle.
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MessaggioTitolo: Re: richiesta visita   richiesta visita Icon_minitimeVen 21 Mag 2010 - 19:51

La luce, ambra liquida sulle pareti della grande sala, rapiva l’ombra con i suoi manti velati e sfuggenti, il buio si ritraeva a tratti, poi riabbracciava protettivo il chiarore che si diffondeva dal braciere.
Quel gioco antico dell’apparire e dello scomparire, dell’esserci e del dissolversi incorniciava il fitto discorrere di Alyx e Thea quando si avvertì un leggerissimo movimento dell’aria che annunciava il silenzioso approssimarsi di una terza persona.
Alyx fu la prima ad avvedersene, si girò, i capelli biondi e riccioluti le coprirono, leggermente scompigliati, il viso sorridente.
Tacque per un momento che a Thea parve lunghissimo, si inginocchiò, non prima d’aver tirato verso il basso il braccio della sorella, e averle sussurrato di seguirla nel gesto di rispetto al nuovo arrivato.
Theaamarilla,così, ebbe modo d’osservare, da una insolita prospettiva, l’elegante fattura di due morbidi calzari che avvolgevano lunghi, affusolati piedi i quali sorreggevano una figura snella e ben solida, disegnata da vesti sobrie, dal taglio ineccepibile e stoffe raffinate.
L’uomo fece alzare, immediatamente, Alyx, le rivolse un sorriso il cui calore avrebbe fatto sciogliere un cumulo di neve non si fosse stati in primavera inoltrata.
La giovane dama riacciuffò il braccio di Thea per farla rialzare, mentre ricambiava il sorriso del giovane, la presentò:” Signore, Principe e Maestro, Pigreco questa è Vittoria Fulvia De Pazzi, chiamata Theaamarilla, per me sorella elettiva e amica di spirito, dama inquieta e di sorrisi, spesso vaga ma intuitiva…con cui ho viaggiato e che intuisco possa avventurarsi ardita sull’impervia strada che conduce alla Ricerca”.
Thea, rossa per l’emozione d’essere al cospetto di un principe, ne osservava il volto che pareva essere quello di un ragazzo e di un anziano allo stesso tempo.
Forse i suoi occhi la ingannavano, li chiuse e li riaprì, la morbida penombra della sala era mobile, fluttuante, l’espressione del volto di Pigreco, gioviale e riservata, rilassata e spossata, sorridente e severa, pareva danzare in quell’atmosfera liquida.
Thea si stava estraniando, rapita dagli occhi del Principe, incrociando il suo sguardo, la giovane dama non si riusciva ad abbassare il proprio, si sentiva come un libro aperto innanzi agli occhi di uno studioso esperto.
Il giovane regnante la lasciò libera, battendo impercettibilmente le palpebre.
La ragazza si scosse lievemente, sentendo dentro sé una calda sensazione di dolcezza, cercò la mano dell’amica mentre udiva Pigreco rallegrarsi per averla come ospite nel castello del Priorato, la stava invitando a fermarsi per meglio godere di una più accurata visita ai giardini, agli orti e alla grande biblioteca.
La voce del giovane uomo dipingeva l’espressione di un animo che aveva vinto su ogni schiavitù ed aveva imparato genuinamente ad amare.
Il breve incontro volgeva al termine, il principe, richiamato al lavoro dal tocco di una vicina campana che segnava la volta delle ore, si accomiatò con parole gentili, fece due passi ma pronto si fermò.
Nessuno dei tre si era accorto che l’oca Martina, fedele accompagnatrice di Thea e sua fornitrice ufficiale di piume da corrispondenza, era uscita dalla capiente bisaccia che la giovane fiorentina aveva posato dietro la sua seduta.
Stranamente a suo agio in quel luogo di pace, il candido e goffo volatile, aveva deposto, su un morbido tappeto di lana tinta, un grosso uovo, senz’altro omaggio per il Maestro.
Pigreco lo raccolse delicatamente, i suoi occhi furono attraversati, come un lampo, dal sorriso di un bambino, ringraziò Martina con un piccolo giocoso inchino ed uscì dalla sala tenendo l’inaspettato tiepido dono tra le forti mani.
Thea passò lo sguardo da Alice a Martina e da Martina ad Alice, balbettò qualcosa di incomprensibile e nella sala scoppio una pioggia di risate argentine.
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Adelaide
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MessaggioTitolo: Re: richiesta visita   richiesta visita Icon_minitimeLun 24 Mag 2010 - 6:12

Clorinda si aggirava un po' sconsolata per le sale del Castello, gli ultimi avvenimenti a San Miniato l'avevano non poco rattristata e come al solito stava cercando il confortevole abbraccio di Alyx.
"Ufff! Chissà dove mai si sarà cacciata!" pensava Shelene e mentre procedeva lungo i corridoi in direzione della sala di Ricevimento, appena girato un angolo finè per andare a sbattere contro il Gran Maestro in persona.
"Scusi... scusi"-- si precipitò a dire la ragazza, ma con sua somma sorpresa vide un uovo che volteggiava per aria e il Gran Maestro rapido come un gatto tuffarsi a pesce nel corridoio tentando di riprenderlo al volo.
Clorinda rimase impietrita, il Gran Maestro era sdraiato in terra ai suoi piedi e la guardava accigliato stringendo delicatamente l'uovo che era riuscito a salvare dalla catastrofe. Il Gran Maestro si rialzò e con tono severo e vagamente preoccupato guardò la ragazza e poi esclamò: "Shelene... mi chiedo come siamo riusciti a sopravvivere a Genova con te nel reggimento!"
Clorinda diventò paonazza e il Gran Maestro si addolcì subito e spolverando le vesti soggiunse: " ... ehm.. vabbè... su non ti preoccupare non è successo nulla... cercherò qualche cavaliere che possa insegnarti a muoverti con più cautela... insomma stai un pochino più attenta per favore! Questo uovo me lo ha appena donato Martina l'oca della amica di Alyx che è appena giunta al Priorato, era un dono, non volevo assolutamente che si rompesse!". Al Gran Maestro non sfuggì il lampo di interesse negli occhi della fanciulla non appena aveva nominato Alyx e soggiunse: "Immagino tu stessi cercando lei, la trovi nella Sala di Ricevimento... su su muoviti adesso!".
Clorinda farfugliò delle scuse e si precipitò nella sala, avrebbe voluto sprofondare sotto una pietra qualsiasi del pavimento e si allontanò non accorgendosi che il Gran Maestro la guardava divertito.
Clorinda bussò alla porta e la voce allegra della cara cugina le disse di entrare. Entrata vide le due amiche sorridenti e evidentemente felici di essersi ritrovate, Clorinda provò un po' di gelosia, ma si fece forza e cercando di dominarsi si inchinò e disse: "Benvenuta al Priorato, dama Theamarilla, le amiche di Alyx sono sacre per me. Spero che il suo soggiorno presso di noi sia piacevole e interessante, sono felice che abbia deciso di venire a farci visita!"
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theaamarilla
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MessaggioTitolo: Re: richiesta visita   richiesta visita Icon_minitimeMer 2 Giu 2010 - 18:54

Alyx e Thea ancora ridevano mentre tentavano di riacciuffare l’oca Martina che, veloce, caracollava in quello spazio enorme e nuovo, rimasero, quindi, sorprese nel sentir bussare alla porta, il che preannunciava un nuovo incontro.

Alyx disse di entrare e una giovane, elegante ed austera dama, sul cui viso si davano battaglia contrastanti espressioni si fece avanti. si inchinò e disse: "Benvenuta al Priorato, dama Theamarilla, le amiche di Alyx sono sacre per me. Spero che il suo soggiorno presso di noi sia piacevole e interessante, sono felice che abbia deciso di venire a farci visita!"
.
Nel suo sguardo, a seconda si posasse su Alice o su Thea, si rincorrevano affetto, sorpresa, curiosità e diffidenza.

Alice, con un sorriso caldo e tenero, come un dolce appena tolto dalla bocca ardente di un forno, fece capire a Thea che, la nuova arrivata, si trovava alloggiata con affetto nelle pieghe morbide del suo cuore.

“ Sorellina, avvicinati a mia cugina Shelene, dama dal fine intelletto e dall’animo appassionato, ogni linea del suo volto mi è cara”.

La giovane fiorentina si inchinò in segno di rispetto, sorpresa che la dama conoscesse già il suo nome e, ancor prima che si rialzasse sentì Alyx rivolgersi alla cugina con queste parole

“Cara, questa ragazza arruffata e chiassosa, scompigliata e incline al sorriso è per me sorella elettiva. Più volte ho ascoltato il suo desiderio di trovare un piccolo campo riparato, dentro al quale far pascolare liberi gli inquieti pensieri scalpitanti che le appartengono, per questo fa visita al nostro castello, qua spera di trovare una stella sicura, la stella polare che le indichi un cammino, sai cara cugina, temo proprio mi abbia adottato in qualità di meridiana lunare”.

Thea arrossì, non abbassò lo sguardo mentre quello di Shelene tentava di aprirsi un varco tra i suoi pensieri per saggiarne la schiettezza ma, fu solo un istante, l’elegante dama, lo si intuiva facilmente, desiderava stare sola con Alice, i suoi occhi la cercavano scintillanti e impazienti.

Theaamarilla col pretesto che, l’oca Martina, avendo individuato uno stretto varco lasciato dalla porta semiaperta ne aveva approfittato per sottrarsi alla custodia forzata, borbottò qualche parola di scusa e, a grandi falcate, si apprestò a dar la caccia al bianco pennuto.

Appena fuori, verso la fine di un lungo corridoio fiocamente illuminato, individuò il poderoso e ondeggiante posteriore di Martina “eccoti oca impertinente dallo spirito vagabondo, ora ti acciuffo e vedrai se questa volta, con le tue piume non mi preparo un nuovo cuscino..”.

Mossi appena due passi, l’attenzione di Thea fu catturata, rapita da un luccichio intermittente, che aveva colto con la coda dell’occhio sulla sua destra.

Entrò dunque in un chiostro dove si rincorrevano file di colonne snelle sormontate da archi acuti, qualche seduta in marmo lungo il perimetro, mentre dai quattro angoli opposti partivano altrettanti camminamenti in pietra che si congiungevano al centro ove, imponente, si ergeva un ulivo centenario.

Ad impressionare Thea furono le forti e nodose radici che parzialmente emergevano dal terreno e che creavano intrecci e nicchie accoglienti, non resistette e vi si accoccolò, mentre osservava attenta tra i cespugli, scolpiti dalle cesoie di sapienti giardinieri, il volo notturno delle lucciole che, danzando, creavano pizzi luminosi con scie di luce perlacea in omaggio al grande albero solitario.

Silenzio….luce…ammantavano il cuore di Thea, un istante, un lampo poi il fragore dirompente ma impercettibile di una lacrima di pura felicità che rotolava sulla nera terra..ancora non aveva individuato da dove nascesse, na avrebbe parlato all'indomani con Alyx ma sentiva che era pronta per qualcosa di più per un impegno più alto.
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