Lia e Sorella Aimelina si erano svegliate di buon mattino, proprio in attesa di Bravjar, il fidanzato di Aimelina. La giovane Dama era eccitatissima e ansiosa per quell'arrivo, tanto atteso. Lia aveva deciso di condividere l'ansia e la gioia con la sua amica. Curiose si posizionarono davanti al portoncino e alternandosi spiavano dalla fessura.
Lia ammirava anche da quel piccolo buco, il sole che si alzava e quei boschi sottostanti il castello, che prendevano colore, accarezzati dai raggi solari. Le guardie erano ai lati della grande porta che si apriva solo quando entravano grandi personaggi in visita e per le uscite dei Fratelli.
Da lontano si inziò ad udire sempre più forte la corsa furiosa dei cavalli che si affrettavano,"Eccolo, sta arrivando", Lia si girò verso Aimelina, l'abbracciò forte e continuò ad esternare la sua gioia,
" Preparati, che bellooo, sono tanto felice per te". Lia prese il posto della consorella che voleva fare una sorpresa al suo amato.
La carrozza si fermò, scese il giovane e bussò alla porta, si presentò a gran voce, Lia osservava la mimica facciale e ridacchiava. Il giovane guardava gli occhi vispi di Lia e dopo un piccolo silenzio " Prego Messer Giacomo Falier Duodo da Padova" e aprì la porticina.