Il Priorato di Sion
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Il Priorato di Sion

Gioco di Ruolo legato a Regni Rinascimentali
 
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 Una strana notte...

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Renee85
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Farmina
S.E. il Gran Ospitaliere
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Farmina


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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeVen 21 Gen 2011 - 18:26

Farmina si rassegnò alle parole del Principe, sapeva che se quella era la sua decisione, non c'era nulla da fare e non si sarebbe opposta al suo volere.
La bontà era la prima cosa che aveva imparato, sin dalla più tenera età, amava tutto ciò che la circondava anche le persone più stupide della terra, era per lei una sofferenza, soprattutto perchè capiva che Eugenio era una persona che non stava bene e che aveva bisogno di qualcuno che lo educasse.
Ma era anche vero che la salute di Renee e del suo piccolo era stata messa in pericolo e anche questo non lo accettava. Lia non aveva mai avuto modo di osservare il volto e la voce del Gran Camerlengo, quando era arrabbiato, si trovò in difficoltà, il tono di quella voce la fece diventare piccolissima e la sua stessa voce tremolante - Avete ragione e non mi stancherò di dirvelo Venerabile Robin- .La clemenza in certe circostanze non è la via più giusta da percorrere, qui ci voleva una dura lezione. Avrebbe lasciato a chi di dovere questa storia. Il Principe finì di dare le ultime disposizioni al Gran Camerlengo, e subito si adoperò. Farmina, l'unica cosa che era in grado di fare fu sdrammatizzare proponendo una buonissima torta ai frutti di bosco che aveva fatto nel pomeriggio - Mangiamo un pezzettino di torta? Così festeggiamo la nuova arrivata- Non poteva avere il muso per lungo tempo, strappando anche in quell'occasione sorrisi.
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Hania
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeVen 21 Gen 2011 - 20:56

Anastasia fù travolta da una furia di dolcezza.Sgranò gli occhi per lo stupore e sorridendo abbracciò la donna che non vedeva da un pò...Non pensava di trovarla al castello e quella per lei fù una sorpresa ben gradita.
Cominciava a rilassarsi,il suo stato di disagio veniva meno,grazie anche alla presenza di Lia.
E mentre l'abbracciava le sussurrò...
Mi spiace che abbiano deciso una così tremenda punizione...Son convinta che fosse mosso da buone intenzioni...sò che ha sbagliato,ma è pur vero che siamo umani che spesso sbagliamo,fai in modo che possa ricevere un'altra possibilità...
Parole dettate dal cuore...Anastasia guardava l'amica con occhi lucidi mentre combatteva contro i suoi sentimenti.Non era solita mostrare le sue emozioni.Ma in quell'uomo mosso da ira che qualche ora prima si trovava dinnanzi a lei,le aveva trasmesso un non sò che di strano.Aveva letto nella profondondità dei suoi occhi che cercava aiuto,forse con lei voleva solo dimostrare la sua lealtà al Priorato...E il suo cuore ancora una volta le diceva che in fondo era un buono...
Così,guardò Lia senza più proferir verbo e attese che tutti fossero in silenzio per rispondere al Principe Sovrano.
Mio Signore,sò bene che siete Cavalieri e...Chinò il capo per guardarlo nuovamente.
Il Vostro codice lo ho scolpito nel cuore e nella mente...L'onore è mio,finalmente ho ilpiacere di conoscere Voi e i vostri fratelli e sorelle.Sarà per mè un grande onore poter considerare questo castello la mia dimora,non vi nego che comincio a sentirmi a mio agio.Spero che Teodoro non sia troppo impegnato,è molto dedito al lavoro e non vorrei venisse distrurbato...Ma son certa che saprà trovarmi un'alloggio che possa soddisfarmi...
Mentre terminava di parlare con Il Principe,sentì l'amica Lia che proponeva di mangiare un pezzo di torta...Sorrise all'idea...andava ghiotta di dolci...haaa che donna pensò...e la guardò sorridendo...
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Robin_x
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeVen 21 Gen 2011 - 22:01

Sentendo il contatto con la compagna, Robin si calmò leggermente, tanto da riuscire a sorriderle appena.

Ma quando udì le parole del Principe Sovrano Maestro, si accese di nuovo e rivolse al cognato un cenno del capo prima di voltarsi verso la compagna.

«Farò attenzione, ma voi due non preoccupatevi per me.. tornerò prima che il sole tramonti di nuovo» disse poggiandole nuovamente una mano sul ventre, dimentico, ancora una volta, della presenza di tutti gli altri.

«Tornerò con Eugenio» aggiunse poi brevemente, rivolto al cognato.

«Vogliate scusarmi, Madama, il dovere mi chiama.. spero di poterVi vedere ancora e mi auguro che il Vostro soggiorno al Priorato sia migliore del Vostro arrivo» continuò rivolto alla loro ospite, voltandosi poi per uscire dalla sala, non prima di aver rivolto un ultimo sguardo alla compagna, diretto alle scuderie con un passo sempre più veloce.
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Ettorre
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeSab 22 Gen 2011 - 17:08

Ettorre era passato dalla stanza del Gran Siniscalco a portare la consueta tisana serale, un'abitudine che aveva preso da quando sorella Renee era in dolce attesa. La stanza però era stranamente vuota. Il cavaliere pensò che fosse passata a salutare il fratello, per cui cercò anche nello studio del Maestro, senza trovare nessuno.
Fu allora che notò due guardie correre al piano di sotto e decise di scendere a vedere.
Giunto in prossimità della sala in cui si ricevevano gli ospiti trovò in effetti una certa agitazione, e dall'interno arrivavano voci concitate. Una guardia che piantonava l'ingresso della sala gli raccontò sommariamente l'accaduto. "Che fare - si chiese Ettorre, verificando che la tisana fosse ancora calda - Non vorrei disturbare...". Poi sentì la voce di sorella Farmina che offriva una torta e sorrise: "Lia, sei sempre la solita..." pensò mentre bussava all'uscio socchiuso.
"Chiedo scusa per l'intromissione ma... Sorella Renee, è l'ora della tisana della sera" disse mentre entrava, e quasi si scontrò con Robin che stava uscendo, visibilmente contrariato.
"Buonasera Maestro, salve Robin, sorella Lia... E omaggi alla dama", disse Ettorre con un lieve inchino:; poi si diresse da sorella Renee e le porse la tazza da cui proveniva un delicato aroma.
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeSab 22 Gen 2011 - 21:13

Notando Ettorre con in mano una tisana, Robin fermò il suo passo ed una punta di fastidio lo colse nell’osservare con quanta premura l’uomo la porse a Renèe. Non era la prima volta che glielo vedeva fare anzi, era diventata ormai un’abitudine da quando, diversi mesi prima, il ventre gravido della sua sposa era divenuto evidente agli occhi altrui.

Tutte quelle attenzioni verso di lei lo rendevano irritabile, non amava vedere il suo spazio vitale venire violato in modo così consuetudinario, era un tipo estremamente geloso dei suoi affetti in fondo, per quanto il più delle volte lo celasse. Ma quello era davvero un pessimo momento per lui e controllarsi gli risultava impossibile.

Sentì nuovamente il sangue ribollirgli nelle vene.

Pochi minuti prima aveva visto la moglie e loro figlio minacciati da un folle che lui avrebbe voluto allontanare dal castello già molto tempo prima, ed ora un ennesimo eccesso di zelo nei confronti della sua sposa. Nonostante i suoi impegni, lui trascorreva la maggior parte del suo tempo a far si che Renèe non necessitasse di nulla, si premurava affinché ogni sua esigenza venisse soddisfatta senza che lei si affaticasse.. lo aveva sempre fatto da che si erano conosciuti e a maggior ragione da quando avevano scoperto la sua gravidanza.

Vedere così tante persone intorno alla compagna, tutte focalizzate sul suo stato ed attente ad ogni suo respiro o affaticamento, risvegliava il lato più intrattabile del suo carattere, lo facevano sentire come se non facesse abbastanza per lei ed ella necessitasse di ulteriori cure da parte di altri.
Vederla trattata come un oggetto fragile e delicato non gli piaceva, soprattutto conoscendo l’indole indipendente della donna e sapendo quanto già le costasse dover accettare il suo di aiuto.

Inspirò a fondo, troppe volte aveva taciuto ma non quel giorno, ormai gli argini della sua pazienza erano totalmente franati sotto l’impeto della rabbia scatenata dall’aggressione di Eugenio.

«Perdonatemi fratello Ettorre..» Affermò tornando appena sui suoi passi dopo che aveva già raggiunto la porta.

«Non comprendo per quale motivo continuiate a portare quella tisana alla mia sposa ogni sera. È gentile da parte vostra, ma vi pregherei di evitare in futuro. Di qualsiasi cosa Renèe e mio figlio abbiano bisogno, sanno che possono fare affidamento sulla mia presenza. So prendermi cura della mia famiglia, Vi ringrazio.» disse rigido rivolgendo un veloce sguardo alla compagna prima di voltarsi e uscire dalla stanza senza attendere risposte.

Doveva trovare Eugenio il prima possibile e tornare così dalla sua compagna.

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Renee85
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeSab 22 Gen 2011 - 22:06

Un moto di delusione pervase Renèe nell’udire la risposta di suo fratello, si sentiva in parte responsabile per quanto sarebbe capitato ad Eugenio ed in parte causa dello stato d’ira del suo compagno e di Pigreco. Non avrebbe dovuto mostrare la sua paura. Sospirò ed abbassò lo sguardo.

«Come volete, Fratello mio» Sussurrò, seppur in disaccordo con quella decisione. Poi una nuova preoccupazione l’assalì, Robin da solo in piena notte, alla ricerca di quell’uomo dalle reazioni imprevedibili. Sapeva che le abilità del suo sposo in combattimento non gli avrebbero fatto correre alcun rischio, tuttavia un brivido corse lungo la sua schiena.

«Abbi cura di te» Disse semplicemente posando la mano su quella di lui, rassicurata appena dalle sue parole. Lo seguì con lo sguardo mentre si avviava verso l’uscita, non potendo fare a meno di lasciarsi scappare un sorriso alla proposta di sorella Lia, come al solito era capace di smorzare la tensione con la sua allegria, riuscendo a mettere la loro Ospite a suo agio.

Ma nuovamente la porta si aprì. “In questo Castello non dorme mai nessuno..” Si ritrovò a pensare Renèe, vedendo poi Fratello Ettorre avanzare lentamente con una tazza in mano, attento a che non se ne versasse il contenuto. Non vi era sera che non si ricordasse di portargliela, tutte quelle attenzioni che i Fratelli le rivolgevano da alcuni mesi la mettevano lievemente a disagio, non era abituata ad essere al centro dell’attenzione, non le piaceva esserlo. Tuttavia apprezzava il gesto di Ettorre.

Quando, però, vide suo marito fermare il suo passo e fare marcia indietro, l’espressione adombrata che lesse sul suo viso la raggelò, quello sguardo era il preludio di un’ira che raramente gli aveva visto manifestare, i suoi occhi cerulei le parvero più scuri, quasi influenzati dal suo umore nero, tutto ciò non prometteva nulla di buono e sapeva che fosse questione di attimi prima che esplodesse. Deglutì nervosamente, tesa come una corda di violino, poi lo udì rivolgere poche ma dure parole al Fratello che, involontariamente, era penetrato nel suo spazio vitale in un momento tutt’altro che propizio. Renèe comprese esattamente cosa lo avesse spinto a reagire in quel modo brusco e non aveva potuto far nulla per impedirglielo, Robin era in estrema apprensione per la sua famiglia e non aveva ancora avuto modo di scaricare la tensione accumulata in quelle ore. Per di più, sapeva bene quanto a lui non piacesse vedere altri occuparsi di mansioni che gli spettavano, in quel caso prendersi cura della sua sposa.

Lo osservò basita lanciarle uno sguardo imperscrutabile e poi uscire a passo svelto dalla sala, senza attendere alcun tipo di risposta. Sospirò quando la porta fu chiusa.

«Scusate..» Sussurrò rivolta ai presenti, mettendo fine al silenzio creatosi. «Siete capitato in un brutto momento, Fratello, ma Vi ringrazio per la tisana, siete davvero gentile..» Aggiunse con un sorriso di cortesia, afferrando la tazza fumante dalle sue mani.

Cercò con lo sguardo suo fratello, poi si sedette, tutta quella tensione nell’aria la stava stancando più del dovuto.


«Credo che degustare un pezzo di torta possa essere il modo migliore per trascorrere il tempo in attesa dell’arrivo del Gran Marescalco» Affermò con un mezzo sorriso, sforzandosi di risultare tranquilla anche se dentro di sé provava un forte disagio per tutte quelle attenzioni che stava ricevendo. Sorseggiò distrattamente ed in silenzio il liquido caldo e aromatizzato contenuto nella tazza, più per abitudine che per reale voglia.
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeLun 24 Gen 2011 - 12:05




La guardia trovò Teodoro nella sua stanza, impegnato a rivedere mappe già viste, alla ricerca di strade sicure, sentieri nascosti ma percorribili con una marcia sostenuta, e una volta informato dell’arrivo degli ospiti nella Sala di Ricevimento, si allontanò senza perdere altro tempo.

Teodoro terminato il suo compito, prese il mantello e scelse il lungo corridoio che lo avrebbe portato alla Sala, si lasciò alle spalle il silenzio della sua stanza per immergersi nelle voci che viaggiavano lungo i corridoi di pietra…Avvicinandosi alla Sala, rallento il passo e si fece a lungo osservare dalle Guardie, cosi potevano riconoscerlo dall’uniforme delle Alte Cariche che indossava e senza essere costretto a fermarsi …

Varcò la porta e guardò le persone presenti, la sorpresa era grande perché oltre i visi delle persone che vivevano al Castello del Priorato di Sion vide un viso familiare, lui conosceva ogni dettaglio di quel viso sottile e senza nemmeno salutare si precipitò da lei…

Anastasia, disse accarezzandole i capelli, è successo qualcosa, cosa ci fai qui?.


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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeLun 24 Gen 2011 - 21:07

Lasciata la tisana, Ettorre salutò nuovamente e prese congedo. Aveva notato che tutti erano scossi, Robin in particolare. Così si affrettò a seguirlo e lo raggiunse presso le scuderie. "Gran Camerlengo, fratello Robin! Vedo che stai uscendo, sicuramente per qualcosa di importante, vista la premura e la tarda ora. Ma noto anche il tuo turbamento. Se non si tratta di una missione segreta, ti offro il mio aiuto o semplicemente la mia compagnia. Altrimenti, scusa la mia impertinenza, mi ritirerò in buon'ordine...".
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeMar 25 Gen 2011 - 23:47

Tante erano le persone che entravano e uscivo dalla sala...
Guardie,Cavalieri,Dame...Voci che si sovraponevano ad altre,ordini che rimbalzavano tra le pareti.
Il suo stato d'animo variava velocemente...
Restava in silenzio ad osservare,senza farsi sfuggire i più piccoli movimenti.
Si sentiva di pietra,incapace di muoversi.Qualcosa,forse l'eccesso di emozioni provate nelle ore precedenti,la paralizzava.
Poi una mano forte e decisa nei suoi movimenti le accarezzò i capelli destandola dai suoi pensieri.Riuscì a percepire il suo calore.Guardò l'uomo che le stava davanti e le sue parole le riempirono il cuore...Lo guardò dritto negli occhi ,gli prese la mano e il suo cuore battè più forte...
Teodoro...
Passarono alcuni minuti,lei guardò i visi delle persone che stavano con loro...Poi posò nuovamente il suo sguardo su di lui.
Scusandosi con i presenti portò Teodoro poco distante da loro...
Conosceva il suo temperamento,per questo doveva trovare le parole adatte...

Passeggiavo nel bosco,cercavo il castello,volevo incontrarti per parlarti,ma una guardia mi ha trovata e condotta qui...
Sentiva il suo sguardo indagatore fisso su di lei,non riusciva a mentire,non a lui...la conosceva meglio di chiunque altro...Così si arrese...Sospirò...
La guardia...ha creduto che stessi facendo un sopraluogo per poi attacarvi...e...mi ha trascinata fin quì dicendomi che avrei dovuto rispondere ai Venerabili delle mie azioni...

Per un istante senza tempo,lei fissò le insondabili profondità dei suoi occhi e sentì il rossore salirle alle guance...
Così in silenzio e senza distogliere lo sguardo dal suo attese...


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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeMer 26 Gen 2011 - 21:46

Robin aveva appena finito di sellare Blaze, il frisone nero che possedeva ormai da anni e che aveva acquistato a Livorno il giorno in cui era tornato in quella città conosciuta e, allo stesso tempo, sconosciuta.

L’ingresso nelle scuderie di Ettorre lo fece innervosire ulteriormente, scatenando un’immediata reazione nell’animale che espirò con forza, sbattendo lo zoccolo al suolo. In quel momento, infatti, il Gran Camerlengo desiderava restare solo e risolvere la faccenda il prima possibile, non aveva alcuna voglia di parlare a causa della rabbia accumulata e alla vista del Fratello, comprese che, invece, avrebbe dovuto farlo.

Ascoltò in silenzio ciò che l’uomo aveva da dirgli prima di montare in sella all’irrequieto stallone, il cui atteggiamento rispecchiava in pieno il tumulto del cavaliere.

«Non serve che veniate con me, Fratello Ettorre. Preferisco avere la responsabilità solo di me stesso. Non necessito di un aiuto e ormai dovreste aver compreso che avere compagnia non è una mia priorità.

Vi ringrazio comunque per l’offerta, ma la declino. Vi auguro una buona notte, Fratello»
concluse, spronando poi il cavallo che partì nervosamente al galoppo, uscendo dalle stalle e sollevando un gran polverone, allontanandosi così dal Castello.
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Guardia
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeGio 27 Gen 2011 - 17:47

Eugenio vagava per il bosco, dopo aver preso i soldi di corsa, scivolò lungo la rupe della collina.
La terra che si alzava lungo il suo passaggio, formava una nube che lo faceva disperdere, quasi non vi era traccia del suo passaggio. Giunto ai piedi del colle, si inoltrò nella fitta boscaglia, conosceva talmente bene quei luoghi che poteva percorrere quei sentieri ad occhi chiusi.
"Cosa ho fatto?". Le lacrime solcavano il suo viso, lacrime amare e non salate. Il povero uomo
si stava rendendo conto del suo malsano comportamento. Aveva trovato riparo vicino ad una sorgente, l'acqua gelida le faceva tornare in mente, le sue notti al freddo al chiaro di luna, senza nessuno, senza una carezza. Nessuno lo aveva mai amato e in Priorato aveva trovato un po' di calore umano. Si asciugò con il braccio il viso, si sedette su un tronco e iniziò a pensare, contava i soldi e ogni sbatter di moneta era un colpo all'anima. Un ricordo terribile che ormai lo dilaniava. Aver inveito contro quella donna incinta era la cosa più brutta che avesse mai potuto fare nella sua vita.
Il pensare lo aveva isolato dai rumori che intorno si alternavano, il bubolio dei gufi, lo scorrere dell'acqua
nel ruscello, gli scoiattoli e gli uccellini padroni della notte. Ma improvvisamente notò gli animali agitati
spostarsi da un ramo all'altro in gruppo, la fuga dei cinghiali e il correre delle lepri e delle volpi.
Tutti segnali che la terra si stava muovendo, il suolo tremava e il pericolo era imminente. Da lontano udì il fruscio frenetico delle foglie, come se qualcuno stesse arrivando di gran fuga. Eugenio ormai esperto di pericoli, era come i suoi amici animaletti, poteva attraverso il suo sesto senso capire che qualcuno stava arrivando.
Subito si agirò e di scatto frugò tra le foglie a terra in cerca di un bastone grande e spesso, da stendere in un solo colpo il nemico. Il suo animo guerriero stava prendendo il sopravvento, si nascose dietro un cespuglio, nei pressi della sorgente, lì avrebbe spiato il malcapitato, che si stava avvicinando nel suo territorio.
Il rumore del cavallo in corsa era sempre più imponente ed il cuore dell'uomo batteva sempre di più, il respiro si stava facendo più affannato dalla paura, chi poteva essere? Qualcuno che voleva fargli del male? Eugenio nonostante la poca scaltrezza mentale, aveva capito che qualcuno si sarebbe vendicato per ciò che era accaduto.
Eccolo era arrivato.
Il cavaliere in sella al suo destriero tirò le redini per fermare quella folle corsa. Sapeva i luoghi frequentati
dal povero Eugenio e nei pressi di quelle acque lui era solito farsi dei bagni e pensare specchiandosi
nelle chiare acque. Nel perlustrare con lo sguardo quel lotto, Il cavaliere notò un sacchetto con i ducati sparsi per terra, capendo che la sua preda era nei paragi. Balzò a terra con una grande agilità e legò il cavallo al tronco di un albero.
Si avvicinò al sacchetto a terra e lo prese tra le sue mani " Sei qui, lo sento". Eugenio quatto quatto osservava la scena dai rami intrecciati del cespuglio e iniziò a respirare in maniera sempre più affannata, non poteva passare inosservato.
Sentendo il suo respiro si portò una mano alla bocca, pensando che lo avrebbe interrotto, ma il cavaliere dal grande udito non aveva sottovalutato quel rumore anche se si nascondeva sotto altri. Eugenio aveva riconosciuto Il Venerabile Robin, il suo volto pieno di odio e voglia di vendetta, mostrò tutta la sua vigliaccheria cercando di non uscire allo scoperto e pregava solo che se ne andasse al più presto.


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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeMar 1 Feb 2011 - 0:12

Robin si allontanò dal castello spronando il cavallo, imponendogli un galoppo sfrenato finchè non fu giunto al limitare del bosco circostante. Si fermò e illuminò il terreno con la torcia che aveva portato con sé, in cerca di impronte.

Ne scorse diverse, ma una in particolare attirò la sua attenzione. Un piede di quelle dimensioni poteva essere solo di Eugenio.

Montò nuovamente in sella e si fiondò più veloce che poté verso il ruscello.

Eugenio non gli era mai piaciuto, non si era mai fidato di lui e così, nei mesi in cui l’uomo aveva goduto del favore del Priorato, Robin era stato attento ad ogni sua mossa, aveva osservato i luoghi in cui egli si rifugiava di solito e le sue abitudini, convincendosi sempre più che dovesse essere allontanato dal Castello.

Così, grazie alla sua diffidenza, in quell’occasione gli fu facile comprendere dove l’uomo si fosse andato a nascondere e, giunto a destinazione, scese da cavallo e si mise in ascolto.

La spada legata saldamente ad un fianco e i sensi tesi a carpire ogni più piccolo rumore.

Il respiro affannato di Eugenio giunse in fretta alle orecchie di Robin che riuscì ad isolarlo dagli altri suoni che rendevano quel bosco pieno di vita.

«Lo so che sei qui.. sento la tua paura.» affermò il Cavaliere a voce alta per farsi sentire.

«Se non mi costringi a venirti a stanare e vieni fuori di tua spontanea volontà, non ti farò nulla.. devo solo riportarti al Castello» cercò di convincerlo con le buone.

Se fosse dipeso da lui, lo avrebbe fatto uscire dal suo nascondiglio a suon di calci ma sapeva bene che la compagna non avrebbe gradito quel tipo di comportamento e preferì comportarsi con etica, almeno finché Eugenio non lo avesse costretto alle maniere forti.

Lo avrebbe riportato al Castello, in un modo o nell’altro.

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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeDom 6 Feb 2011 - 18:57


Teodoro ascoltava incredulo a ciò che Anastasia gli stava raccontando con evidente fatica…
È impossibile, che sia successo qui e proprio a te, disse alla fine e controllando a fatica la sua ira. Le sue mani lasciarono l’elsa della spada, che stava stringendo involontariamente, per stringere le mani della sua amata, ma ora stai bene?, disse.

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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeMar 8 Feb 2011 - 10:49

Intrecciò le sue dita in quelle di Teodoro,sorrise,uno di quei sorrisi che dedicava solo a colui che amava...
Mio Caro,si...stò bene.
Mi hanno fatta sentire come a casa,ed ora che tu sei al mio fianco,mi sento più sicura e serena...
Ma sai bene che sono qui sia per tè che per altri motivi...

Chinò il capo.
Sentiva il suo sguardo indagatore su di lei.
Lui,era l'unico a conoscere le sue intenzioni...Attendeva un solo gesto,un minimo movimento,per far sì che Anastasia capisse se portare a termine il suo volere o meno...
In tutto ciò che faceva,aveva la necessità chelui sapesse e in qualche modo aveva bisogno del suo benestare.Anche se sapeva bene che mai gli avrebbe negato ogni desiderio,anche il più superfluo.
Lui,con i suoi gesti,i suoi modi di fare,la faceva sentire unica e,nonostante la sua mole e la sua rigidità,in fondo aveva un cuore d'oro...
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeGio 10 Feb 2011 - 13:28

«Se non mi costringi a venirti a stanare e vieni fuori di tua spontanea volontà, non ti farò nulla.. devo solo riportarti al Castello».
All'udire di quelle parole Eugenio, preso da un raptus di pazzia, uscì allo scoperto, ormai non aveva nulla da perdere, nelle più brutte delle ipotesi, lo avrebbero carcerato e ucciso, o forse sarebbe morto proprio in quell'istante, ormai la sua vita senza il Priorato non valeva nemmeno un centesimo. La sua sagoma avanzava lentamente verso il Cavaliere, che soddisfatto per il poco impegno messo nel farlo uscire, lo guardava e rideva " Cosa vuoi? Ora non riderai più". L'orgoglio aveva la valsa su Eugenio, non si sarebbe dato in pasto al Venerabile, senza prima non farglielo guadagnare. La follia era arrivata al culmine, una gran rincorsa dal cespuglio al Venerabile, pochi metri li separavano e con tutta la forza..

"Bum..Bum..Bum."

Robin si ritrovò a terra, Eugenio lo aveva preso all'improvviso senza lasciargli il tempo di infilzare la lucente spada nella sua carne fresca.
Nel battere la testa, Robin aveva perso i sensi. Eugenio non si ancora accorto e d'istinto si coprì il volto, credendo di aver scatenato tutte le furie, si aspettava un colpo improvviso, un pugno, un colpo basso ..ma..I secondi trascorrevano e il silenzio faceva percepire i battiti del cuore.
Seduto sopra il suo nemico, si voltò a guardarlo, il corpo senza vita giaceva vicino ad una grande pietra. Eugenio pensò che fosse morto, si spaventò, cercò di toccarlo, di punzecchiarlo con un bastone ma nulla.
Iniziò a piangere come un bambino, pensando di averlo ucciso. In preda alla disperazione, si accasciò ai piedi della sorgente, in ginocchio si specchiò nelle limpide acque e iniziò a piangere, ogni lacrima che scendeva era come un sassolino, ormai la sua ora era giunta..
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeGio 10 Feb 2011 - 15:26

Robin sentì Eugenio alle sue spalle uscire dal cespuglio dietro cui si era nascosto, si girò verso di lui e lo vide correre a gran velocità nella sua direzione.

Un istante prima che potesse colpirlo, il Cavaliere notò lo sguardo assente della finta guardia, come se fosse perso nei suoi pensieri e stesse agendo spinto da un’incosciente forza interiore.

Si spostò scansandolo e lo osservò colpire prima il suolo, poi pungolarlo fino ad andarsi a sedere sulla riva del fiume, restando in uno stato catatonico.

Probabilmente, ancora una volta, la sua follia gli stava mostrando cose irreali, pensò il Gran Camerlengo.

Approfittando di quel momento, Robin prese la corda che aveva portato con sé, a annodò in modo da realizzare un nodo scorsoio e la lanciò verso il suo bersaglio centrandolo e tirando poi l’altra estremità, in modo da intrappolarlo saldamente.


Quando ebbe ormai finito, vide Eugenio cominciare a scalpitare per liberarsi, come se fosse appena rinvenuto da uno strano sogno, e avesse preso coscienza della realtà dei fatti.

«Smettila, ti farai solo male così» disse freddo il Cavaliere.

Lo afferrò per un braccio e lo fece alzare. Prese le briglie del suo destriero e si diresse verso il Castello, portando con sé il suo prigioniero.
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Dragoniuss
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeVen 11 Feb 2011 - 21:26

Lo so, disse Teodoro in direzione di Anastasia, non sei qui solo per me ma, e indicando il resto dei presenti, parlare con i miei Fratelli. Io sono con te e appoggio ogni tua decisione, disse infine...
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeDom 13 Feb 2011 - 10:50

Annuì alle sue parole,e presa da un'impeto di gioia lo abbracciò forte.
Poi facendosi seria lo guardò...Il suo pensiero corse a Modena,ai loro figli,ai loro amici...Sapeva che per lei era giunto il momento di riprendere il cammino verso casa...

Mio Caro...temo sia giunto il momento che io vada...devo rientrare a casa,mi attendono...Vorrei stare qui,non vorrei andarmene,sai che ti seguirei in capo al mondo...ma ora devo portare a termine gli impegni presi...Si staranno chiedendo che fine ho fatto...
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeVen 18 Feb 2011 - 14:49

Teodoro torreggiò su di lei,oscurando la luce proveniente dalla finestra.
Il suo sguardo si addolcì mentre pensava che non poteva partire rinunciando a domandare ciò da tempo aspirava...
Così,sopsirò e guardò prima Teodoro e poi Il Principe sperando che le potesse dedicare un pò di tempo...
Deglutì a fatica si rivolse verso lui.

Mio Signore,vogliate perdonarmi se ancora una volta chiedo la vostra attenzione.Ma avrei il desiderio di parlarvi...

Così attese il permesso da parte del Principe.
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeVen 18 Feb 2011 - 15:46

La giovane Dama si rivolse a lui che notò lo sforzo nel deglutire prima di parlare… aveva desiderio di conferire con lui.
“Madonna Hania, non sarà per me di alcun disturbo dedicarvi un poco del mio tempo, ne sarò, piuttosto lieto.
Ma ditemi, desiderate conferire in privato o possiamo discorrere qui, e godere della compagnia dei miei Fratelli?”

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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeVen 18 Feb 2011 - 16:14

La donna sorrise al Principe...

Mio signore,non vi è nulla da nascondere,sarà per un'onore poterVi parlare davanti ai vostri fratelli.
Vedete...
Tante lune sono trascorse prima che riuscissi a decidermi.
Ancora mi duole che il mio arrivo Vi abbia recato confusione...Ma il reale motivo per cui son giunta fino al Vostro Castello è perchè ho tanto sentito parlare di Voi e dei Vostri valori.
Valori che condivido in pieno...
Se per Voi non vi sono problemi,sarebbe un'onore nonchè grande desiderio potermi unire a Voi e ai Vostri fratelli...


La sua timidezza la portò a dire tutto d'un fiato,non era avezza a dare voce ai suoi pensieri,specie davanti a persone che la conoscevano poco...ma doveva abituarsi...
Chinò il capo e rossa in volto attese ancora una volta...

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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeVen 18 Feb 2011 - 16:32

Pigreco ascoltò la giovane Dama e sorrise per la foga con la quale ella comunicò, in un istante, tutto ciò che aveva da chiedergli... certamente era una persona discreta e timida, ma ricordava lo sguardo infuocato di collera, peraltro ben contenuta, dovuto all'accoglienza di Eugenio. Quella donna aveva, ne era certo, tutte le caratteristiche per crescere nel Priorato di Sion... avrebbe potuto essere iniziata alla Cavalleria.

"Dama Hania, ritengo non vi sia impedimento alcuno al vostro ingresso nel Priorato di Sion... e sono sincero, come vedete non vi sono favoritismi dovuti ad amicizie o parentele" disse Pigreco ridendo in direzione del Gran Marescalco, il riferimento scherzoso all'accoglienza di Eugenio era evidente...

"Desidero che sia mia sorella, il Gran Siniscalco, ad occuparsi del vostro ingresso... sapete, saranno i Cavalieri e le Dame del Priorato a votare per voi... sono certo che riuscirete a pazientare ancora un poco".
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeSab 19 Feb 2011 - 6:35

Le parole pronunciate dal Principe non poterono che farla felice.Sorrise mentre pensava che attendere non era un problema,anzi,era dell'idea che il desiderio di unirsi a loro sarebbe aumentato ancor più con l'attesa...
Guardò Teodoro,gli sorrise e con un sorriso che le si dipingeva tra le labbra attese in silenzio...
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeSab 19 Feb 2011 - 7:47

Teodoro ricambiando il suo sorriso aggiunse, Come vedi mia cara, essere nobili o legati sentimentalmente con membri del Priorato non ha importanza, perchè tutti siamo uguali nel momento in cui ci avviciniamo alla soglia del Castello.
Ma era esattamente ciò che desideravi. Essere scelta solo per i Valori che senti, essere scelta solo per la tua Essenza
.

e lasciando un lieve bacio sulle sua labbra si congedò...
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitimeSab 19 Feb 2011 - 11:40

Renèe udì le parole di suo fratello e non poté che essere lieta di occuparsi personalmente di Dama Anastasia. Attese che il Gran Marescalco si fosse congedato da lei e le si avvicinò, sorridendole.

"Bene Dama Anastasia, se volete seguirmi nel mio ufficio, avvieremo immediatamente le pratiche necessarie per il Vostro ingresso." Le disse indicandole con una mano la porta, per farle strada.

Con un ultimo sguardo alle finestre che davano verso l'esterno, si congedò dai presenti, in cuor suo sperò che il recupero di Eugenio stesse procedendo senza imprevisti per Robin.
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MessaggioTitolo: Re: Una strana notte...   Una strana notte... - Pagina 2 Icon_minitime

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