Il Barone Andrea D. Merisi al Priorato di Sion

Molto tempo era passato dall'ultima volta che aveva impugnato la sua spada nel campo di battaglia. Una spada che aveva provocato fendenti durante la Guerra Padana al fianco di Modena e durante la presa di Udine, una spada che aveva spietatamente provocato uccisioni e ferimenti contro briganti e contro gente che aveva osato attaccare il Leone Alato. Quella mattina scese nella sala delle Armi del suo Castello a Fontaniva, la estrasse dai quattro chiodi che la tenevano fissa al muro e impugnandola prese a lucidarla. Poi vedendo la sua immagine riflessa nell'acciaio disse...

- E' forse giunto il momento di rimetterti al servizio di una buona causa...

Fece dunque sellare il suo cavallo, un magnifico destriero dal manto nero e si mise in viaggio alla volta della sede del Priorato di Sion, Ordine di cui poco tempo addietro gli era stato parlato bene da parte della Contessa Misery e di cui faceva parte il Barone Dragoniuss, parente della sua promessa sposa.
Una volta giunto bussò con i battacchi del possente portone.

- Il Barone Andrea Merisi chiede di essere ricevuto. Disse attendendo risposta.

Faceva freddo quella sera ma la Sentinella scrutava l’orizzonte impassibile, avvolta nel pesante mantello di pelle. I passi risuonavano sulla pietra e molti ne aveva contati…

Quando sentirono il rumore dei battacchi sul grande portone, dabbasso già sapevano che un ospite giungeva al castello...

Le porte furono aperte e la Guardia lo accolse con lo sguardo serio. Ascoltò il suo dire e s’inchinò al Barone Merisi, dopodiché lo invitò “Barone entrate Vi prego” disse “sarà mia cura informare i miei superiori del Vostro arrivo affinchè Vi possano ricevere come si conviene… ma intanto seguitemi, vi scorterò all’interno dove potrete accomodarvi di fronte al camino acceso”. Pronunciate quelle parole la Guardia si incamminò, facendo cenno al Barone affinchè lo seguisse.

Dopo essersi annunciato, il Barone annuì alla guardia che lo aveva accolto ed accettò il suo invito di seguirla.
Nel frattanto che camminava lungo i corridoi dellla fortezza, il rumore dei passi scandiva i molti pensieri che si affollavano nella sua mente.
Entrare a far parte di un ordine sarebbe stato un sogno fatto di verde, di Cavalli e Cavalieri, di Dame e di Onore, di Fede, di Speranza di Etica, di lotta, sì, ma di lotta positiva, di quella contro le ingiustizie; di Verità e di Fiducia.
Un Ordine riuniva sotto un'unico ideale e sotto un'unica bandiera cittadini, lingue e costumi differenti.
Attendeva di raggiungere il luogo designato dalla guardia, dinnanzi al camino, sperando di avere qualche notizia in più sul Priorato.

Suvvia, non fatemi perder tempo, sbraitò Fratel Pietro alla guardia.
Accompagnatemi in fretta nella sala in cui avete fatto accomodare il Barone Merisi e avvisate nelle cucine, affinchè ci servano al più presto qualcosa per far ristorare l'illustre ospite. Recatevi inoltre giù nelle cantine e prendete del vino. Quello buono come si conviene.
Dicendo questo eran giunti innanzi alla sala dal grande camino ove il Barone attendeva.
Eccomi a voi, io sono Fratel Pietro detto il Donquijote, Gran Cancelliere dell'ordine.
E' un onore grande avervi nella nostra magione.
E facendo un lieve inchino attese che il Barone proferisse parola.

- Molto lieto di conoscerla, illustre Gran Cancelliere. Rispose di rimando il Barone tendendo la mano a Fratel Pietro.

Scostò poi un lato dell suo lungo mantello grigio dietro l'elsa della spada che pendeva sulla cinta, al suo fianco.
E quindi esordì...

- Fratel Pietro, non mi dilungherò in chiacchiere: se sono giunto nel vostro Castello oggi è perchè vorrei avere qualche informazione dettagliata riguardo quest'Ordine. Mi hanno parlato molto bene del Priorato di Sion. Personalmente ho già avuto esperienze nel campo militare; ho servito fedelmente l'Esercito della Serenissima durante la guerra padana e durante la presa di Udine da parte dei briganti. Sono inoltre uno studente della via militare, quindi al termine dei miei studi potrò fornire punti esercito. Faccio inoltre parte del corpo della milizia cittadina "Armigeri di Sant'Antonio" in quel di Padova, di cui ne sono il Tenente. Mi piacerebbe rendermi utile a un' Ordine che ha dei buoni principi e che combatte contro le ingiustizie. A voi servirebbe un Cavaliere in più?

Nel frattempo vide entrare nella stanza un servitore con una bottiglia di vino.

Siamo a conoscenza del vostro passato caro Barone, disse una voce rauca seguita da una fragorosa risata. Gli uomini presenti si girarono di scatto in direzione di un uomo imponente che sembrava quasi un gigante nella sua uniforme delle Alte Cariche del Priorato di Sion. Siamo a conoscenza delle vostre virtù, continuò l’uomo, ma avete anche quella desiderata dalla maggior parte delle persone, ossia la Pazienza? Teodoro guardò Andrea e gli si avvicinò ridendo, è un piacere vedervi qui caro Andrea, gli disse salutandolo con stretta di avambraccio.

Spero che Sua Eccellenza il Gran Cancelliere, aggiunse in direzione di Pietro, perdonerà la mia intromissione ma appena le guardie mi hanno riferito l’identità del nostro ospite, non potevo non raggiungervi e salutare il promesso sposo di mia nipote preferita.

Fate pure Eccellenza, risposte Pietro ridendo...
anzi se volete spiegare i fondamenti del Priorato, magari farete meglio di me.
Vedete barone Merisi, bene ha detto Fratello Dragoniuss... La Pazienza è una delle virtù che più accompagnano la vita del cavaliere. Tanto più in un ordine complesso come il nostro.
L'umiltà segna la nostra strada... La tensione costante verso l'uno...annullando se stessi per raggiungere insieme Verità e Giustizia.
L'attenzione verso l'ultimo, verso l'oppresso, la poca attrazione verso il potere ed i potenti fanno del Nostro Ordine, qualcosa che ad alcuni può sembrare ostico.
Riconoscerne la sovranità assoluta di cui lo stesso è dotato, non fa che rendere più difficili le cose.
Sappiamo che ove intendiate davvero entrare... questa strada seppur ostica vi donerà tante soddisfazioni...

Andrea salutò felice Teodoro.
Poi rivolgendosi sia a lui che al Cavaliere Pietro, disse.

- Per me non vi sarebbe nessun problema entrare a far parte di un'Ordine, ho combattuto e per lungo tempo sono stato lontano da casa. E la mia carriera è improntata sul mondo militare. Ma so bene che la mia lontananza non farebbe stare bene la persona che più amo e che più mi è cara. Vi chiedo del tempo per pensarci... adesso chiedo io a voi di avere pazienza.