Il Priorato di Sion
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Il Priorato di Sion

Gioco di Ruolo legato a Regni Rinascimentali
 
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MessaggioTitolo: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeSab 13 Feb 2010 - 8:41

…grandi fiocchi di neve stavano cadendo quella notte gelida mentre il gruppo degli uomini a cavallo avanzava praticamente alla cieca…

Barone”, disse l’uomo giovane, “forse dovremmo cercare un riparo per la notte”…

L’uomo a cavallo, coperto con un mantello scuro, guardò il suo fedele servitore, “Crisantemo, nessuno ha chiesto un tuo parere, andiamo avanti, non ho intenzione di passare la notte all’aperto”disse scocciato, e spronò il suo cavallo ad andare avanti…

…i tre cavalieri avanzavano nella notte, e la neve cadeva coprendo i sentieri e trasformando il loro percorso sempre più difficoltoso…

Oltre un fiume qui vicino, c’è un Castello, mio Signore”, disse l’uomo alla sua sinistra, “magari possiamo trovare ospitalità?”

Teodoro guardò l’uomo che aveva appena parlato, era Gualtiero il Vecchio il più affidabile fra i suoi servitori per incarichi delicati, era sempre uguale, grande e grosso, con la pelle segnata dalle intemperie, vicino ai cinquanta anni ma forte e robusto come un diciottenne. Una cicatrice solcava il suo viso dall’occhio all’orecchio destro, sembrava una bestia malandata uscita viva da diversi combattimenti. Ma era anche un uomo di fiducia e finora non lo aveva mai deluso. “Va bene Gualtiero” gli disse “vai in esplorazione e vedi le loro insegne, se non hanno quelle templari allora, chiedi accoglienza per stanotte”…

L’uomo senza aspettare altro avanzò da solo e pochi minuti dopo, alle Guardie del Castello chiese ospitalità per la notte, annunciando l’imminente arrivo del Barone di Reggiolo, Teodoro Sfranze Paleologo Duodo e dei suoi scudieri….
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Alyx
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeSab 13 Feb 2010 - 9:41

In quella notte gelida non c'era luogo migliore nel quale trovarsi che di fronte a un camino acceso, animato dallo scoppiettio d'un fuoco tiepido e vivace.
Invece, per colpa di quella stupida bestia, Alice si trovava nel mezzo dei campi che circondavano il castello, avvolta dalla nevicata che cominciava a farsi più fitta e implacabile si posava sulle sue spalle, curve contro le raffiche di vento. Si trascinava appresso il proprio cavallo, Aratro, che ancora una volta, come sempre nei frangenti più scomodi, aveva eluso la sorveglianza degli stallieri fuggendo dalle scuderie per chissà quale incomprensibile motivo.
“Sei proprio uno stupido, non potevi almeno sceglierti una notte limpida per andartene in giro?” Chiese rassegnata al suo fedele compagno, dotato della straordinaria capacità di farla sorridere nei momenti più inaspettati così come di causarle i guai più impensabili.

Strizzò gli occhi per penetrare il velo di fiocchi che il vento le spruzzava sul viso, nel tentativo di scorgere le luci che illuminavano debolmente le mura esterne del castello, ma oltre alla via esse le mostrarono le sagome di tre cavalieri che procedevano nella sua direzione, oltrepassando il ponte che conduceva alla fortezza.

Uno dei tre si staccò dal gruppo e avanzò rapidamente verso all'ingresso. Alice richiamò la sua attenzione, facendolo voltare di scatto e constatando i riflessi dell'uomo, messo in guardia dalla voce della ragazza.
“Che ci fate in giro a quest'ora in una notte come questa?” Gli chiese, alzando la voce in modo da sovrastare il sibilo del vento.
L'uomo le rispose che in quella notte avrebbe preferito non venircisi a trovare, e che il suo Signore e i due servitori cercavano appunto un riparo dove passare la notte. “E' forse questa una fortezza dei templari?” Si premurò di sapere, dal momento che le pessime condizioni climatiche impedivano di scorgerne le insegne.
“Se queste mura ospitassero dei templari” lo rassicurò la ragazza con un sorriso sprezzante, scostandosi i capelli biondi dal viso “Vi assicuro che me ne terrei ben alla larga!”
“Per volontà del Gran Maestro Pigreco Hohenstaufen di Svevia ogni viandante è il benvenuto al Priorato di Sion, ma se tale viandante non ama particolarmente i templari sarà ancora più apprezzato, da me per prima” proseguì lei, sorridendo all'uomo solido e robusto che le stava di fronte. “Tornate dai vostri compagni e indicate loro la strada, sarà mia premura ordinare alle guardie di accogliervi e condurvi fino all'atrio, dove sono certa che non attenderete a lungo prima di essere degnamente ricevuti da un'Alta Carica, come il vostro Signore senza dubbio merita, ma nel frattempo potrete almeno riscaldarvi le ossa.”

I due si congedarono con un cenno, l'uomo tornò dal suo Signore e Alice diede ordini precisi alle guardie prima di deviare verso le scuderie, determinata ad assicurarsi che il suo destriero non potesse più fuggire, almeno per quella notte, e ansiosa di liberarsi di quella scocciatura, sia per poter finalmente tornarsene al caldo, sia per la curiosità di scoprire chi fosse quel nobile che per quella notte chiedeva loro asilo, onorandoli con la propria presenza.
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Shajra
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeSab 13 Feb 2010 - 10:39

Sha era di guardia quella notte. La neve scendeva copiosa e il vento gelido penetrava nelle ossa. Continuava a guardare dalla fenditura per cercare di scorgere nell radura dama Alyx che era uscita, nuovamente, dal castello per cercare il suo destriero avvezzo alle passeggiate notturne. Il vento era sempre più forte e il suo fischio copriva qualunque rumore proveniente dall’esterno e dall'interno del castello, la visibilità era ridotta a causa della tormenta che aumentava di intensità . Sha continuava a guardare dalla fenditura in attesa di scorgere la sagoma di lady Alyx, più volte aveva insistito per volerla accompagnare, ma la dama aveva rifiutato visto che era necessaria la presenza della guardia all’ingresso del portone d’accesso del castello.

All’improvviso si avvicinò al portone una sagoma, troppo robusta ed alta per essere lady Alyx. Sha si strofinò gli occhi per cercare di vedere meglio, ma prima che la figura fosse più nitida davanti a lei udì la voce di Alyx e si tranquillizzò, ma non troppo posò la mano sulla spada in attesa di qualunque cenno di richiesta di aiuto della dama. Il vento, di tanto in tanto, faceva arrivare alcune delle parole che i due si scambiarono, lady Alyx sembrava rilassata, non sembrava in pericolo poi si avvicinò alla fenditua “Sha, per favore, apri…..Abbiamo degli ospiti”. La giovane guardia diede l'ordine di aprire il pesante portone e il castello del Priorato di Sion accolse la dama e i tre cavalieri quasi completamente congelati.

I cavalli stremati ed infreddoliti furono portati nelle stalle mentre i cavalieri, accompagnati da Sha, attraversarono i corridoi illuminati del castello per essere condotti nella sala del ricevimento.
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeSab 13 Feb 2010 - 16:20

Era ormai sera tarda, Mariano scrutando dalla finestra, notava la grande intemperia che imperversava ormai da ore su tutta la vallata, stava ritto innanzi la grande vetrata che pareva nascondergli la visuale per la condensa accumulatosi sui gelidi vetri, un tiepido calore proveniva dal caminetto acceso della sua stanza, si godeva un calice di buon vino sottratto alle cantine del castello, mangiando della frutta, quando sentì bussare alla porta...

"Gran Ciambellano, ci sono dei viandanti che chiedono riparo per la notte, c'è bisogno della sua presenza ed autorizzazione giù nel salone..."


Mariano posò il calice del vino su di un tavolino, e segui la guardia nel salone...

Entrò nel salone quando vide un uomo dall'apparente sembianza burbera farglisi avanti, avanzare verso la sua persona in modo possente e autoritario.

L'uomo era molto robusto, sembrava un militare, ma vestiva da nobile ed aveva un aspetto affaticato ma ben curato, ma notò che l'uomo era in compagnia di sorella Alix...

Era ovvio che da lì a poco Mariano avrebbe capito di chi si trattasse, cosa lo avevo spinto verso la dimora del Priorato a quell'ora di notte e con quel tempo che stava devastando la vallata, solo dei folli avrebbero potuto avventurarsi in quelle fredde zone....


Prima che l'uomo potesse parlare, Mariano disse:

"Benvenuto nella mia proprietà forestiero, io mi chiamo Mariano V Cappai de Bas Hohenstaufen d'Arborea Gran Ciambellano del Priorato di Sion, cosa la spinge in questa notte gelida verso il nostro Castello?" - gli disse, ma non riuscì a dirgli altro quando quegli occhi lo guardarono.

L'uomo lo salutò, si sedette alla sedia che gli veniva offerta - fissò Mariano negli occhi e cominciò a parlare:

"Mio Signore, scusate il disturbo in questa ora di riposo, sono il Barone di Reggiolo, Teodoro Sfranze Paleologo Duodo, io e i miei servitori cercavano un riparo dove passare la notte, ma se questa fosse la dimora di un Templare, la prego di considerare nulla la mia richiesta, proseguiremo oltre..."

Lo sguardo dell'uomo era penetrante, non vi erano dubbi circa il fatto che fosse un Nobile....

Mariano accennò un leggero sorriso e disse con gioia...

"Ma di cosa state parlando? qui non albergano Templari, qui cè gente che con i Templari a un passato da dimenticare" - disse Mariano.

Mariano chiamò la servitù, e indico loro di dargli delle stanze, indicando al servitore di accompagnare il Barone nella stanza degli ospiti del suo rango....

"Illustrissimo Barone, lei e i suoi servitori siete i ben accetti in questo castello, vada a rifocillarsi e a riposarsi, domani mattina deciderà su cosa fare, se renderci onorati della sua presenza per altro tempo, oppure proseguire nel vostro cammino...."

Detto ciò, Mariano abbracciò sorella Alix e la sua adorata figlia Shajra, e si concedò nelle proprie stanze...
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeSab 13 Feb 2010 - 16:32

Renee aveva appena lasciato il tepore della biblioteca del Priorato per accingersi a tornare col suo sposo nel loro alloggio. Per lui si trattava dei primi giorni lì e si erano attardati nella visione di alcuni libri, invogliati dal piacevole calore che il camino offriva loro.
L’impatto coi gelidi corridoi del castello la fecero rabbrividire ed il suo passo accelerò involontariamente per raggiungere prima le sue stanze in cerca di sollievo da quell’ennesima rigida notte invernale, non poteva certo dire di amare particolarmente quella stagione.

Udì i passi di Robin fermarsi improvvisamente e voltò il suo sguardo per capirne il motivo, il silenzio più assoluto li circondava eppure l’attenzione dell’uomo sembrò essere stata catturata da qualcosa che in quell’istante sfuggiva alla comprensione di Renee.

“Che c’è?” Gli chiese strizzando gli occhi verso quella stessa penombra che egli stava insistentemente scrutando.

Robin le fece segno con una mano di abbassare la voce, il suo udito ancora intento ad ascoltare attentamente.
“Ho sentito qualcosa, come passi in avvicinamento” Sussurrò poi. Dal suo sguardo la donna capì che il suo istinto protettivo si era attivato.

Gli sorrise. “Temi forse qualcosa? Questa fortezza è inespugnabile e poi, a quest’ora tarda, chi vuoi che giri ancora per..” Non riuscì a terminare la frase che vide un’ombra in lontananza ondeggiare verso di loro e farsi man mano più vicina. Proveniva dall’atrio del castello. A stento i suoi passi riecheggiavano fra le mura del lungo corridoio in cui si trovavano.
Renee mise entrambe le mani sui fianchi e restò in attesa che la figura si manifestasse chiaramente. “Poi mi spiegherai come hai fatto..” Sussurrò ancora incredula al marito ora accanto a sé, alludendo a quella sua particolare capacità uditiva.

Non poté non sollevare un sopracciglio quando si rese conto che si trattava della giovane commendatrice Alyx, osservò la mantella ed i suoi ciuffi biondi ancora pieni di neve e le scappò un sorriso.
“Aratro deve averne combinata un’altra delle sue” Commentò divertita notando l’indefinibile espressione sul volto dell’amica quando fu dinanzi a loro. Sembrava stanca e quasi spazientita, ma ciò non riusciva a scacciare l’aria buffa che aveva in quel momento.

“Tutto bene Alice?” Chiese Renee vedendola infreddolita.

La giovane annuì. “Ci sono ospiti al castello” Annunciò con poche parole, scrollandosi la neve dalle spalle.

Il Siniscalco corrucciò lo sguardo. “A quest’ora? Con questo brutto tempo?” Chiese perplessa. “Alice, va a metterti qualcosa di caldo se non vuoi prenderti un malanno, vado ad accogliere gli ospiti, raggiungetemi se vi va” Disse ad entrambi cominciando ad allontanarsi da loro, poi si fermò e si voltò nuovamente.
“Di chi hai detto che si tratta?”
Chiese sforzandosi di ricordare, la stanchezza la rendeva sbadata alle volte.

Alice sorrise. “Non l’avevo detto. Il Barone di Reggiolo, Teodoro Sfranze Paleologo Duodo ed i suoi scudieri attendono in Sala Ricevimento.”

Renee annuì ringraziando con uno sguardo e si affrettò nel luogo indicatole. Vi giunse dopo pochi minuti ed aprì il grosso portone che conduceva all’interno della sala, notando i tre ospiti e lo scudiere Shajra. Si avvicinò loro.

“Benvenuti nel Castello del Priorato di Sion, Barone. E’ per Noi un onore poter accogliere Voi ed i Vostri scudieri nella nostra dimora, lasciate che possa offrirVi ristoro in questa gelida notte invernale, il mio nome è Renèe Hohenstaufen di Svevia e sono il Gran Siniscalco dell’Ordine” Si presentò accogliendoli con un sorriso. Poi si rivolse verso Shajra.

“Sorella, Vi prego, dite ad un apprendista di allestire la Grande Sala ed avvisare i cucinieri affinché preparino un ottimo pasto caldo per i nostri ospiti e fategli anche preparare tre stanze accoglienti e ben riscaldate, che il Barone ed i suoi uomini non abbiano da attendere molto per un confortante riposo.” Chiese gentilmente. “Ditegli anche di avvisare il Principe Sovrano Maestro, sono certa che vorrà dare il suo benvenuto ai nostri illustri ospiti”

Vide quindi lo scudiere allontanarsi per eseguire quanto le era stato chiesto e rivolse ancora l’attenzione al Barone.

“Mi auguro che il soggiorno presso il Priorato possa essere a Voi gradito”
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Dragoniu
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeDom 14 Feb 2010 - 9:45

Quello che sembrava un Castello isolato e addormentato vista l’ora, si rivelò una fortezza ben difesa e piena di vita, visto il numero delle persone che aveva conosciuto in poche ore, pensava Teodoro mentre si trovava nella Sala Ricevimenti e si scaldava al grande camino. Lo avevano accolto senza troppe domande, gli avevano offerto ospitalità e lo avevano trattato con tutti gli onori di merito.

Vi ringrazio per la vostra ospitalità”disse al Gran Siniscalco e al Gran Ciambellano dell’Ordine. “Una battuta di caccia ci portò finquì e la neve ci prese alla sprovvista” spiegò.

Il suo mantello bagnato si trovava fra le mani del suo servitore, e lui con le spalle verso il fuoco del camino, guardava le persone presenti. La sua enorme corporatura e le sue armi tradivano il suo passato da soldato, i suoi modi raffinati nell’esprimersi tradivano le sue nobili origini, la scelta del colore porpora e la gemma che portava al collo tradivano il suo sangue bizantino, e i suoi occhi vigili a non far scappare nessun particolare e a valutare attentamente ogni possibile circostanza facevano capire che quell’uomo aveva gestito vari incarichi di responsabilità.

Un nome gli era rimasto impresso nella mente, quello riferito dalla giovane fanciulla fuori dal castello, “..per volontà del Gran Maestro Pigreco Hohenstaufen di Svevia” aveva detto…Lo aveva conosciuto all’epoca della Guerra Padana, quando lui, Teodoro era responsabile dell’Esercito Ducale Modenese…Pigreco Hofenstaufen..gli era sembrato una persona di fiducia..ma all’epoca era un templare…”una cosa che dovrò chiarire” pensò…

Guardando la giovane donna che era arrivata per ultima disse “Mia Signora, tutti voi, mi avete accolto offrendomi ospitalità in questo Castello, e vi ringrazio ancora. Siete il Gran Siniscalco di questo Ordine che voi chiamate il Priorato di Sion. Perdonate la mia curiosità” disse sorridendo, “ ma cosa è esattamente questo Ordine? Ho sentito poco in giro e conosco ancora di meno”.
Sperava che le sue parole non fossero interpretate come una specie di interrogatorio ma esattamente per quello che erano: interesse e semplice curiosità.
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeDom 14 Feb 2010 - 18:54

Pigreco amava il freddo, amava la neve. Quel giorno aveva offerto freddo e neve.

Lo studio del Principe Sovrano Maestro era riscaldato da un grande camino nel quale il fuoco scoppiettava vivacemente e la sua luce tremolante offriva l’impressione che le ombre nella stanza fossero animate.

Era tardi quella sera ma Pigreco non aveva ancora cenato, il molto lavoro da svolgere spesso lo costringeva a rinunciare ai piaceri della tavola rendendoli però, a suo dire, ancor più piacevoli quando aveva l’occasione di fruirne “l’abitudine toglie gusto alle cose” era solito spiegare a suo figlio Aloysius quando, bambino, non riusciva mai a saziarsi di cibi o di gioco… non pretendeva dagli altri più di ciò che chiedeva a se stesso.

I pensieri si susseguivano nella sua mente senza programma, accesi dallo stesso fuoco che riscaldava il suo corpo, rischiarava il suo studio e lo accompagnava nella notte…

Sentì i passi che si avvicinavano ed un sorriso prese vita sul suo volto, quella era l’ora in cui la sorella era solita fargli visita per augurargli la buonanotte. Si raggelò quando al suo permesso la porta si aprì e comparve uno Scudiere.
“Mio Maestro, chiedo perdono ma Sua Eminenza il Gran Siniscalco mi manda ad informarVi che è richiesta la Vostra presenza in Sala Ricevimenti; un ospite illustre è giunto al Castello poco fa…” disse il giovane Scudiere.
Pigreco ancora non si era abituato al flusso di persone che giungevano al Castello, ricordò che al Tempio le visite erano assai rare… e questo pensiero gli riportò il sorridso
“Conoscete forse il nome del nostro ospite?” chiese Pigreco al ragazzo e, quando egli rispose, si alzò, indossò il mantello e chiese allo Scudiere di precederlo, avrebbe certamente onorato la presenza del suo ospite.

Il grande portone della sala Ricevimenti si aprì ed il Principe Sovrano Maestro fece il suo ingresso per portarsi di fronte al Barone.
“Benvenuto Barone, spero che Vi sia stata riservata l’accoglienza che meritate” disse in tono formale “sono felice di poterVi ospitare nel Castello del Priorato di Sion e spero di essere in grado di offrire l’ospitalità che venne offerta a me e ad i miei Fratelli dalla Vostra città, ai tempi della Guerra Padana” continuò accennando un sorriso, ben consapevole che il Barone Dragoniuss non avrebbe dimenticato lo spiacevole episodio dovuto all’inettitudine del Gran Marescalco Templare…
“Vedo che avete avuto modo di conoscere mia sorella Renèe, il Gran Siniscalco… presto conoscerete, se desiderate intrattenerVi con noi, anche gli altri abitanti di questo Castello. Ma ora ristoratevi, i nostri cucinieri sono capaci di trasformare i prodotti degli allevamenti e delle colture del Priorato in prelibatezze che pochi hanno avuto il piacere di gustare”.
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeDom 14 Feb 2010 - 20:00

Renèe sorrise ascoltando le parole dell’Illustre ospite dinanzi a sé ed annuì col capo.

“La Vostra curiosità è più che lecita, Barone. Il Priorato di Sion è un Ordine nato da poco ed è probabilmente per questo motivo che ancor troppo poco se ne sa a riguardo. Sarò ben lieta di poter soddisfare la Vostra voglia di conoscenza.” Iniziò, indicandogli cordialmente alcune poltroncine disposte in prossimità del camino, affinché Vi si potesse accomodare con i suoi accompagnatori.

In quell’istante, però, la sua attenzione fu catturata dal suono del grande portone che si apriva e con gioia vide fare il suo ingresso il Sovrano Maestro. Si alzò ed attese che egli si fosse avvicinato, accogliendolo poi con un Triplice Abbraccio.

“Barone, lasciate che prima Vi presenti il Principe Sovrano Maestro del Priorato di Sion, Pigreco Hohenstaufen di Svevia. Fratello mio adorato, il Barone ed i suoi fedeli scudieri sono qui per chiederci ospitalità in questa rigida notte invernale, mi sono permessa di accoglierli con gli onori che meritano. Il Barone ha inoltre manifestato curiosità verso il nostro Ordine e mi stavo accingendo a spiegargli su cosa il Priorato fondi il suo credo..”

“Bene sorella mia” Affermò Pigreco annuendo dopo aver accolto gli Illustri ospiti ed essersi accomodato accanto a lei, “sia tua cura rispondere alle domande del Barone allora”

Renèe congiunse le mani sulle gambe e, dopo aver aver preso respiro, si predispose con tranquillità a spiegare ciò che poco prima le era stato chiesto.

“Siamo un Ordine indipendente di stampo militare ed ospitaliere. E’ anche vero che tutti i nostri membri sono fedeli aristotelici ed è per questo che, nonostante desideriamo mantenere la nostra totale autonomia, non ci tireremo indietro se la Santa Chiesa dovesse richiedere la nostra collaborazione in difesa della Fede e degli oppressi.
Molti di noi provengono da un passato purtroppo poco felice all’interno dell’Ordine Templare, ragion per cui, dopo accurate decisioni, abbiamo deciso di dissociarci da esso non ravvedendone più i buoni intenti su cui esso dichiara di agire. Credo, e non solo io, che correttezza e lealtà siano principi che non possano assolutamente mancare in un Ordine che afferma di agire per il bene della collettività. E’ su queste basi che si fonda quindi il Priorato di Sion, per perseguire quegli antichi Valori che fanno di un Cavaliere una persona degna di poter essere definita tale. Crediamo fortemente nella Giustizia ed è in nome di essa che sempre agiremo, portando il nostro aiuto laddove verrà richiesto.

Siamo una Fratellanza, ogni membro viene rispettato e valorizzato nel proprio essere e nella propria dignità, è la fiducia che ciascun Fratello nutre nei confronti dell’altro che rende il Priorato un Ordine coeso, siamo il Molteplice fuso nell’Uno.”
Spiegò il Gran Siniscalco sostenendo il suo sguardo su quello dei suoi interlocutori.
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeDom 14 Feb 2010 - 20:04

Era sera inoltrata ormai, Key aveva finalmente terminato di scrivere le ultime carte.

Guardò fuori dalla grande finestra posta alla destra della sua scrivania, la neve fioccava incessantemente, si alzò avvicinandosi al camminetto che aveva fatto accendere per riscaldarsi, ma mentre con le mani accarezzava l'aria calda che ne usciva il suo pensiero volò verso sua figlia, "la mia piccola...questa sera è di guardia.."
Anche lei al Tempio di Aristotele aveva fatto molte guardie, ma ora c'era la sua piccola e come madre non riusciva a non preoccuparsi, senza pensarci troppo prese il mantello e uscendo dall suo uffucio, si diresse nel corridoio verso le cucine.....

Quando uno scudiere la fermò "Gran Cancelliere! Aspettate !" Key si girò a guardarlo, "buona sera fratello, cosa fate in giro a quest'ora e perchè vi aggirate per gli uffici?" lo scudiere salutò il Gran Cancelliere e prese a rispondere alle domande postegli " Sua Eccelenza, ho appena avvisato Sua Eccelenza il Principe Maestro, ci sono ospiti al Castello che chiedono riparo per la notte. " Key ascoltò lo scudiere pensando a chi poteva essere arrivato a quell'ora..
"Grazie fratello per avermi avvisato, Vi chiedo ancora una piccola cortesia, andate ad avvissare i cucinieri di preparare una cena onorevole ai nostri ospiti, con questo freddo avranno bisogno di qualcosa di caldo, per poter togliere il freddo dal corpo io andrò ad accoglierli insieme agli altri." detto questo Key si tolse il mantello appena indossato e tenendolo su di un braccio entrò nella grande sala, dove insieme ad altre Alte cariche vi era l'ospite appena giunto con i suoi servitori.

"Piacere di conoscervi Barone Dragoniuss, sono Lady Katrine Bonnie delle Pennìche d'Arborea, il Gran Cancelliere del Priorato di Sion. Felice di fare la Vostra conoscenza, la Vostra fama Vi precede. Mi unisco ai miei fratelli rinnovandoVi il benvenuto, sentiteVi a casa, i cucinieri sono già all'opera per prepararVi qualcosa che Vi ristori e Vi riscaldi e sono certa che delle camere sono già state preparate per Voi e il Vostro seguito." Detto questo si avvicinò al marito che era nella sala e prese posto vicino a lui.

La sua idea di andare a trovare la figlia doveva aspettare, ma aveva già in mente di chiedere in cucina di conservare qualcosa di caldo che poi lei le avrebbe portato....
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Alyx
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeDom 14 Feb 2010 - 23:27

Alice osservò l'amica allontanarsi, fissandole le spalle finchè non scomparve oltre l'angolo del corridoio, sorridendo d'affettuoso divertimento nel domandarsi se nel Gran Siniscalso prevalesse l'efficienza o la distrazione. Senza dubbio non aveva mai conosciuto una persona in grado di coniugare così bene quelle due virtù.

Si concesse solo un istante per abbandonarsi ai propri pensieri, troppo presa da tutt'altra faccenda.
Voltandosi si sfilò il mantello e ne utilizzò un lembo per strofinarsi la testa umida, asciugandosi alla meglio prima di gettarlo con noncuranza su una panca.
“Robin.” Disse semplicemente, mentre tentava senza successo di sistemarsi i riccioli umidi e scompigliati, come se la sua semplice constatazione potesse sostituire una trafila di noiose presentazioni.
L'uomo sul subito non rispose, e lei per un attimo fu troppo presa dalla lotta con la propria chioma.
“Sono troppo curiosa di osservare quell'uomo” esclamò con l'entusiasmo negli occhi e un sorriso complice sul volto. “Non so se ci lasceranno entrare in Sala Ricevimenti, se conosco bene i fratelli entro pochi minuti sarà così piena d'Alte Carica da non poterci infilare uno spillo” commentò ridendo “Ma un modo per osservare indisturbati da lontano si trova sempre” continuò, dimenticando completamente, o forse non curandosene, di non essersi ancora nemmeno presentata al fratello che le stava davanti.

“Io non ho intenzione di perdermi l'evento, se ti va puoi venire con me” propose all'uomo, con un largo e sincero sorriso, felice come una bambina di fronte a un nuovo gioco pieno di curiosità da scoprire.

“Seguimi!” Gli ripetè senza preoccuparsi di attenderlo, mentre già stava correndo via.
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Robin_x
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeLun 15 Feb 2010 - 0:26

Robin cercò di ricordare dove avesse già visto quella giovane bionda e subito gli tornò alla mente il giorno del suo Giuramento e l’accoglienza di tutti i membri del Priorato nella Sala delle Luci. Era la ragazza che aveva lasciato il salone con quello strano sorriso. Subito però quel ricordo fu sostituito da un altro ben più remoto. Si ricordò di una conversazione avvenuta tra Renèe, il Principe Sovrano Maestro e quella stessa giovane in una taverna di San Miniato. Anche in quell’occasione lui non aveva aperto bocca limitandosi ad ascoltare, per cui immaginò che fosse passato totalmente inosservato. Poco male, riflettè. Non era certo un dispiacere per lui.. poteva sempre tornare utile il silenzio.
Senza pensarci due volte si affrettò a raggiungerla.
Non sapeva ancora bene come funzionassero le cose al castello ma, avendone l’opportunità, non si sarebbe certo fatto scappare l’occasione di conoscere nuovi aspetti della vita del maniero e quella fanciulla era riuscita a coinvolgerlo con estrema facilità.
Accelerò il passo fino a raggiungerla.

<<Cos’hai in mente? O forse dovrei dire “cos’avete in mente?”>> chiese non sapendo come rivolgersi a lei. Non conosceva il suo grado o incarico all’interno del Priorato e non voleva mancare di rispetto a nessuno.

<<Se corriamo così ci sentirà tutto il castello e, da ciò che ho capito, dobbiamo cercare di passare inosservati>> constatò rallentando leggermente per non superarla.
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeLun 15 Feb 2010 - 0:56

Sentendo la voce dell'uomo Alice voltò la testa per sorridergli da sopra la spalla, lieta di avere qualcuno da trascinare nei guai insieme a lei.
“Oh io non sono una persona importante, fratello Robin, ma mi affascina sempre osservare come molti in realtà lo credano. Il più delle volte detesto infrangere le loro illusioni e non apro bocca, ma con te non mi pare necessario...” Si fermò di colpo, come avesse udito qualcosa.
Battè le palpebre un paio di volte, come disorientata. Robin si voltò ad osservarla.
“In effetti molto probabilmente io ho sentito parlare di te più di quanto tu ne abbia sentito di me” riflettè quasi tra sè. “Non mi pare affatto giusto!” esclamò risoluta. “Sono Alice, Dama di Grazia Magistrale e Commendatrice di San Miniato” cominciò, sciorinando solenne le proprie qualifiche “Ma il più delle volte me ne dimentico io stessa” continuò ridendo “Quindi non curartene, puoi chiamarmi semplicemente Alice, che in effetti è ciò che sono da più tempo.”

“Ora però sbrighiamoci, la parte noiosa non durerà ancora a lungo!” Disse riprendendo a camminare a passi rapidi e lunghi.
“Vedi” spiegò “Non mi ritengo sufficientemente importante per partecipare a un ricevimento e quasi sicuramente non ne sarei nemmeno adatta, i discorsi e i convenevoli non sono propriamente il mio forte” commentò con una smorfia “Tuttavia mi piace osservare standomene in dispare senza aprir bocca, e a quanto vedo pare che tu condivida questa mia passione” gli disse con un sorriso.

Rallentò il passo quando arrivarono in prossimità della Sala Ricevimenti, svoltando però in un corridoio secondario.
“Vieni con me” lo chiamò, facendolo svoltare “Ce ne staremo buoni buoni nella sala accanto, credo che a nessuno dispiacerà, tra il viavai di servitori probabilmente non ci noteranno nemmeno, tuttalpiù ci inventeremo di essere intenti a svolgere un qualche incarico, qua capita molto spesso, ma se anche tu sei solito passare inosservato quanto sono solita fare io, come credo che sia, allora non ce ne sarà bisogno ” commentò ridendo. “In ogni caso se a qualcuno la cosa non andrà a genio la colpa sarà mia. Hai visto che fortuna hai avuto ad incrociare una Commendatrice?” gli chiese con aria astuta e cospiratrice.

“Se poi qualcuno deciderà di invitarci... beh, la cosa potrebbe farsi interessante. Credo valga la pena correre il rischio. Ma se non te la senti puoi sempre tornartene indietro” concluse, enigmatica e teatrale quanto bastava a divertirla.

Pensava al brutto effetto che lei imputava al freddo, capace di risvegliare la parte più strana di lei, mentre insieme a Robin si avvicinava all'arcata che dava sulla Sala Ricevimenti, con la schiena addossata alla parete, sporgendo la testa bionda con un sorriso soddisfatto sul volto.
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeLun 15 Feb 2010 - 2:22

<<Va bene.. Alice.. a quanto pare io non avrò bisogno di dire nulla su di me e questo non mi dispiace affatto. Piuttosto, mi incuriosisce sapere cosa tu sai di me.. riguardo il tuo informatore, posso immaginare chi sia>> disse con un sorriso.

<<Ad ogni modo, se verremo scoperti divideremo la colpa, ma sono sicuro che non accadrà.>> continuò seguendola.

La osservò sporgersi oltre l’arco che dava sulla Sala e in silenzio si sedette per terra, poggiando la schiena contro la parete. Socchiuse gli occhi e rimase in ascolto, compiacendosi del refrigerio che gli forniva la nuda pietra. Per quanto fosse pieno inverno, infatti, lui riusciva a sentire caldo come in una splendida mattinata di sole. Renèe ci aveva spesso scherzato su, invidiando quella sua resistenza.
Robin la immaginò, in quel momento, il più vicina possibile al fuoco, semi congelata ma allo stesso tempo immobile ed impassibile, intenta a svolgere le mansioni che le competevano, sforzandosi di non lasciare trasparire nulla. Non aveva mai conosciuto persona più freddolosa di lei. Sorrise divertito a quel pensiero tornando, subito dopo, a darsi un contegno.
Pochi minuti prima era sul punto di considerare conclusa quella lunga giornata, non si sarebbe mai aspettato che avrebbe potuto prendere quella divertente piega. Sarebbe stato un utile insegnamento per apprendere qualcosa in più sulle usanze di quell’Ordine di cui ora anch’egli era membro ed avrebbe potuto vedere la compagna sotto una veste diversa rispetto a quella a cui era abituato. Ascoltò le sue parole rimbombare nella Sala mentre interloquiva con quell’Illustre ospite e sorrise nel sentire il suo tono di voce fermo e deciso. Tra quelle spesse ed antiche mura era molto diversa dalla Renèe che conosceva, ma avrebbe imparato ad apprezzare anche quell’aspetto del suo essere.
Trovarsi poi in quel luogo non da solo bensì in compagnia di quella giovane con cui, a suo dire, aveva scoperto più di un aspetto del carattere in comune, non gli dispiaceva affatto. Forse era cambiato più di quanto lui stesso potesse credere.
Sentì dei passi e poi il rumore dei cardini del portone del salone, così abbandonò i suoi pensieri e si dedicò all’ascolto, resistendo alla tentazione di sbirciare come la giovane Commendatrice stava facendo.


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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeLun 15 Feb 2010 - 8:54

Le fiamme del camino e le candele che si consumavano illuminavano la Sala Ricevimenti, mentre Teodoro guardava le persone che prendevano posto al suo interno, mentre il rumore dei passi in corridoio indicavano la presenza di altri uomini…
Aveva appena rivisto con piacere e dopo tanto tempo il Principe Sovrano Maestro di questo Ordine, aveva sentito con piacere il suo invito di ristoro e con maggior attenzione aveva ascoltato le spiegazioni del Gran Siniscalco.

Alla fine rivolgendosi ai presenti disse, “Sono grato per l’ospitalità che mi offrite. Avete aperto le porte del vostro castello a degli sconosciuti, ci avete condotto attraverso le alte sale a volta, le scale e i corridoi in pietra del castello in questo luogo offrendoci riparo. E al mio arrivo, malgrado l’ora tarda, tanti fratelli ed alte Cariche del vostro Ordine sono venute a darci il benvenuto, forse per testimoniare la stima verso di me e il mio stato nobiliare o forse perché è una vostra abitudine fare tutto ciò, questo non lo posso sapere. Mi piacerebbe continuare questa conversazione”, aggiunse sorridendo maliziosamente, “sulla tavola che il Principe Hohenstaufen di Svevia mi abbia cosi gentilmente invitato”.

Teodoro come la maggior parte dei veterani non avrebbe mai rifiutato una bella chiacchierata soprattutto se fosse accompagnata da bevande e cibo…
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeGio 18 Feb 2010 - 10:19

Dopo il benvenuto e le prime discussioni era ora di procedere al desco. Pigreco invitò il barone ad accomodarsi al tavolo ed incaricò un Apprendista di avvisare tutti suoi uomini che il banchetto li attendeva "ve ne saranno certamente in ascolto con le orecchie appiccicate ai muri..." sussurrò a Renee sorridendo divertito, immaginando la scena di timidi quanto curiosi personaggi in scomodissime posizioni, attenti al rumore del loro stesso respiro nel timore di poter essere scoperti.

I cibi vennero serviti senza lesina e la bontà dei vini prodotti dagli ottimi vitigni del Priorato rese orgoglioso il Principe Sovrano Maestro di avere con sè ottimi Cavalieri e Dame quanto instancabili e competenti agricoltori ed allevatori.

Terminata la cena i presenti vennero invitati nel salone, riscaldato da un grande camino in pietra ricavato nella parete ed illuminato da poderosi candelabri. Erano stati accesi alcuni incensi che i nove Cavalieri si erano procurati durante il viaggio in Oriente, quel faticoso cammino che portò alla luce il Priorato di Sion...

La sala offriva numerose poltrone in pelle disposte secondo un ordine preciso che permettesse a tutti di fruire del tepore garantito dai grandi tronchi in fiamme posizionati nel camino.

Agli Ospiti ed ai presenti furono offerti i iquori che i Frati provenzali producevano con la loro proverbiale pazienza e che, l'Abbè Pascal, non mancava di far pervenire all'amico Pigreco.

E venne il tempo di ascoltare...
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeVen 19 Feb 2010 - 12:21

Teodoro aveva gustato le prelibatezze offerte in abbondanza dal Principe Sovrano Maestro e aveva osservato i membri di questo Ordine con attenzione…una volta seduto e dopo aver assaggiato i liquori offerti capì che era arrivato il momento di parlare..

Principe Sovrano Maestro del Priorato di Sion” disse con la voce decisa di un uomo cosciente delle sue parole scelte con attenzione, “le notizie che mi avete dato, Voi e i Vostri fratelli sono concilianti con le mie idee. Ho sempre vissuto o cercato di vivere seguendo il mio Codice personale, un codice antico quanto il sangue che scorre nelle mie vene. Un Codice formato da persone orgogliose e schive, che hanno deciso di vivere con rispetto ai loro personali Valori.
Lealtà e Onore, sono le virtù ricercate su ogni mia azione. Ne ho tanti difetti ma nessuno mi potrà mai accusare di essere venuto a mancare in uno dei Valori appena nominati. Credo che il carattere di una persona degna di essere chiamata Cavaliere dovrebbe riunire le seguenti virtù: Lealtà, Cortesia e Coraggio. Deve essere Obbediente verso il suo Codice e verso le sue Idee, Responsabile e Costante nei suoi Doveri.
Vedete questa?
” disse indicando la sua spada appoggiata al lato della sua poltrona e dentro il suo fodero, “non è mai stata usata senza un valido motivo. Se devo usarla devo essere cosciente della necessità di questa decisione.
Sapete che ho una lunga esperienza militare, ho vissuto nell’esercito modenese per 14 lunghi mesi, e noi ci siamo conosciuti appunto nella Guerra Padana. Sono stato obbediente sempre, e sempre sono stato efficiente nei miei compiti. Ma ho lasciato l’esercito, forse perché avevo perso la stima verso quello che facevo e soprattutto verso chi godeva dei miei servizi. Io sono un Nobile di Modena e sono un Fedele Aristotelico, sono due cose che non cambieranno mai. Sono fedele a Modena e non farò mai qualcosa contro il mio Ducato, ne vale il mio Onore, ne vale il mio amore per questa terra e per i suoi cittadini. Sono un membro di un partito politico modenese, sono un Oplita e ne sono fiero.

Ditemi voi se queste caratteristiche sono compatibili con il vostro Ordine” disse aspettando una risposta “essere un Nobile fedele al proprio Ducato, essere un membro di un partito, essere Fedele ai Propri Valori, sono caratteristiche ammissibili dal Voi?”.

La sua spada vicino sembrava pulsare di vita propria mentre veniva illuminata dalle fiamme del camino, la stessa luce che brillava negli occhi di Teodoro…
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeVen 19 Feb 2010 - 19:08

Pigreco ascoltò attentamente il dire del nobile Teodoro, amava cogliere i significati più nascosti nelle parole di chi le pronunciava… nutriva immenso rispetto per quello che, egli riteneva, uno dei doni più preziosi che l’Altissimo aveva offerto all’Uomo… l’arte del dire, di esprimere con il linguaggio le sensazioni, descrivere ciò che l’occhio vede e l’orecchio sente, trasmettere ad altri il proprio pensiero.

E nelle parole di quel nobile, Pigreco aveva visto passione.

Il Barone Teodoro con passione esternava, esaltandoli con coraggio e convinzione, i propri Valori, e questo lo rendeva Cavaliere… questo lo rendeva nobile più del titolo e del blasone.

Con altrettanta passione il Principe Sovrano Maestro gli parlò
“Illustre Barone, comprendo il vostro dire senza fatica, Voi un poco mi conoscete, ben sapete quanto abbia sostenuto, sostenga e sosterrò sempre i Valori che sono alla base del Codice della Cavalleria… forse quello che non sapete è la sofferenza che m’invase nel constatare che Essi non erano più condivisi nell’Ordine che mio padre fondò e che io ho amato più della mia stessa persona. La coerenza di pensiero e l’onestà nei confronti di tali Ideali hanno portato il sottoscritto e chi lo ha seguito ad abbandonare un luogo amato per lunghi tempi.
Ma la Giustizia non è per tutti, mio nobile amico… solo chi ha il coraggio e la forza di sopportarla può pensare di poterla perseguire”


Pigreco fece una pausa durante la quale prese tra le mani la spada, forgiata anni prima da un Templare in una notte di luna

“Questa è la mia spada, essa fu benedetta da un Vescovo ed ha reciso vite umane. Essa fu mossa dalla mia mano che, ferma e decisa, affrontava il nemico. Nemmeno per un istante ho mai vacillato di fronte al nemico, in difesa di quei Sacri Valori che tutt’oggi proteggo. E mai un istante venne meno la consapevolezza del pensiero che muoveva l’azione”

Il Maestro posò l’arma e sorridendo riprese

“Barone Dragoniuss, l’amore per la propria città, per le proprie genti e per l’Altissimo non saranno mai un ostacolo all’ambizione di appartenere alla Fratellanza nel Priorato di Sion. Il nostro Ordine difende e persegue quei Sacri Valori che voi avete, così amabilmente, elencato.
L’attività di milizia cittadina viene sostenuta e caldeggiata e sarebbe tra i nostri obiettivi diventarne il perno in ogni città… ma vi saranno da fare delle scelte, purtroppo la vita è spietata in proposito e non permette al singolo piede di indossare più calzari.
L’appartenenza a partiti politici è valutata con attenzione dai Cavalieri preposti al reclutamento, ed il Gran Cancelliere in persona vaglia singolarmente ogni richiesta d’ingresso, ma essa non rappresenta una limitazione a prescindere.
Il Priorato di Sion chiede fedeltà assoluta ai suoi Figli ma proprio perchè è dalla fusione del Molteplice che deriva l’Uno, il Priorato nutre profondo rispetto per il singolo, il suo pensiero e la sua persona.
Potrebbe esservi ordinato, ed è cosa molto probabile, di partire in missione, ma mai vi sarà chiesto di agire contro un vostro ideale, né contro la vostra città. Mai vi sarà negata la libertà di pensiero politico, né di espressione. Mai vi sarà chiesto di rinunciare alla vostra famiglia o al vostro titolo. Ciò che invece pretenderemo sarà onestà, lealtà e fedeltà, la stessa che avete per i vostri ideali… perché la Fratellanza nel Priorato di Sion diverrà uno di essi. ”


A questo punto il Principe Sovrano Maestro portò alle labbra il calice in cristallo e, dopo averne odorato l’aroma, assaporò il liquore in esso contenuto cercando di coglierne ogni sfumatura.
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MessaggioTitolo: Re: Ospitalità per la Notte   Ospitalità per la Notte Icon_minitimeLun 22 Feb 2010 - 11:03

Le parole del Principe Sovrano Maestro erano parole che Teodoro non sentiva da tempo... una piacevole sensazione lo riempiva mentre assaporava il liquore offerto...
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