L'arrivo di Cheyanne

Lia stava per uscire dal Castello per fare una passeggiata nei boschi, insieme al suo inseparabile amico, Pollicino. Ormai l'età del cagnolone avanzava e ogni tanto scorazzare per i campi e bere dai ruscelli, era diventato il suo passatempo preferito.

Così decisero appena dopo pranzo viste le temperature gradevoli, di concedersi un po' di relax, non trascurando i suoi studi, infatti aveva sempre con sè il suo libro di Fisiologia che teneva ben stretto.

A gran passo si avvicinava sempre di più all'uscita, le feste di Pollicino che aveva capito dove stavano andando erano interminabili e la donna per ringraziarlo per tutto l'affetto che le aveva sempre dato, si fermò e guardandolo negli occhi lo abbracciò accarezzandogli il grande testone, Sei il mio amoreeee, Pollicino apprezzava molto la parola amore e ogni volta faceva dei dolci lamenti che Lia interpretava con un Anche io ti amoe Lia. Lia iniziò a ridere come una pazza perchè per l'ennisima volta stava dando voce al suo Pollicino, Ma tu per me sei umano, gli disse ridendo.

Mentre coccolava il suo fidato amico, sentì qualcuno che parlava dall'altra parte della porta, così aprì il portoncino tenendo con una mano Pollicino per il collare.

Prego? Cercate qualcuno?

Lia rimase stupita, quella donna sapeva il suo nome, nonostante non si fosse presentata, magari l'aveva conosciuta in passato e non si ricordava.
Madame ma ci siamo già conosciute? Vedo che sapete il mio nome, se ci siamo già presentate in passato, chiedo scusa in anticipo, io non ricordo, disse dispiaciuta.

Piacere, io mi chiamo Lia Amar Asburgo d'Argovia, desiderate qualcuno in particolare?, Lia continuò a parlare, oltrepassando la questione del nome, Pollicino sembrava non stare buono e abbaiava, era troppo desideroso di andare a passeggio.

Madame, volete che vi chiami qualcuno? Sicuramente i miei Fratelli saranno ben contenti di accoglierVi. Io devo urgentemente portare questo tenerone a passeggio, poi vi raggiungerò più tardi, disse sorridendo alla donna.

Se avete bisogno fate pure.. sarebbe fantastico poter conoscere gli altri confratelli. Disse alla dama.

Mi dispiace lasciarvi da sola, facciamo così, vi accompagno fino alla sala degli ospiti, vi farò portare dei buoni pasticcini e avviserò qualche Fratello, così oltre alla compagnia, potrete chiedere quello che volete? Che ne dite?

Lia quasi sicura della risposta positiva della donna, indietreggiava con il suo Pollicino, che si opponeva e non voleva rientrare, Non farmi arrabbiare, accompagniamo la dama e poi usciamo di corsa, Pollicino sembrava aver capito e si incucciò davanti alla porta, Bravo aspettami qui che arrivo subito, gli fece una carezza e sorridendo alla donna disse, Allora avete deciso, entrate?

"Va bene, Farmina." disse, seguendola.

Lia guidò la donna fino alla sala adibita agli ospiti, giunte di fronte alla cucina del Castello, chiese gentilmente a una delle donne di servizio, se poteva portare delle bevande e dei dolci per il nuovo ospite, subito si affrettò ad apparecchiare il lungo tavolo in legno di noce.

Potete accomodarvi dove volete, ora chiamerò qualcuno dei miei Fratelli e poi tornerò a vedere come vi trovate, disse sorridendo.  

La curiosità non la fece trattenere dal farle una domanda cruciale, Prima che me ne vada, volevo chiedervi, come mai siete venuta a bussare a queste porte?

Giunta di fronte alla cucina del Castello assieme a dama Farmina, si accomodò a un tavolo attendendo che qualcuno dei Fratelli la ospitava.

"Fate pure, Farmina. Siete così gentile, la ringrazio."

Alla domanda cruciale della Dama, Cheyanne rispose "Vorrei semplicemente far parte del Priorato di Sion".

All'orizzonete stava arrivando una nuova perturbazione e Lia insieme al suo Pollicino fece ritorno al Castello prima del previsto. Pollicino era talmente stremato, che appena varcata la soglia andò subito a fare un riposino nella sua cuccia, Bene, abbiamo trovato il modo per farti stare buono, vecchietto, il cagnolone la guardò con aria assonata e appena Lia si allontanò cadde nel più profondo sonno.

La donna si incamminò verso la sala degli ospiti, chiedendosi se il nuovo ospite avesse trovato una buona compagnia, giunta dinanzi la porta aperta, vide la dama sola con davanti un vassoio pieno di biscotti e altre prelibatezze, Ma ancora siete sola? E nemmeno un biscotto avete assaggiato? Lia era mortificata per l'accaduto e si sedette vicino alla donna offrendole il vassoio.

Luchinho stava curando gli ultimi rami del favoloso giardino della Venerabile sorella Lia, quando tutto d'un tratto fu raggiunto da una guardia, la quale comunicò al giovane la chiamata della sua insegnante di botanica.
Arrivato nella sala, Luchinho salutò con un triplice fraterno abbraccio Lia e si presentò alla nuova arrivata:

"buongiorno madame, io sono Luca Gaudenzio degli Orsini Gravina, chiamato da tutti Luchinho! Cosavi porta qui al Priorato?

Rivoltosi poi a Lia disse:

"venerabile sorella,  vedo che siete in compagnia di uno splendido cane! Come si chiama non l'ho mai visto prima..inoltre vi vedo in tenuta da viaggio, stavate uscendo? "

Il giovane si voltò e vide dei biscotti, subito gli venne l'acquolina alla bocca, però si ricordò della cavalleria e dell'educazione impartitagli dai genitori e poi anche qui nell'ordine, quindi offrì alla dama i biscotti.

"Buongiorno a lei, messere. Io mi chiamo "Cheyanne Clarissa Marina Corleone Hohenstaufen delle Penniche". Sono qui, come ho detto a Farmina, perché vorrei poter entrare nel Priorato di Sion." Rispose al Messere, prendendo un biscotto offerto dalla Dama e dal Messere.

Lia era davvero felice di avere a suo fianco Fratello Luca, lo abbracciò fraternamente e per la prima volta anche lui stava per accogliere qualcuno, Fratello, sono appena tornata da una passeggiata, ho portato Pollicino nei boschi, ancora non ve l' ho fatto conoscere, sarà mia premura farlo dopo, disse sorridendogli.

Nel frattempo Cheyanne si presentò al giovane Luca, Lia non potè resistere a quei biscottini così ne mangiò uno.
La golosità è il mio peccato, esclamò mentre guardava i due, ma proprio mentre si accomodava su di una poltrona di pelle iniziò a tossire, come se il biscotto le fosse andato di traverso, la donna aveva un nome lunghissimo e Lia non ricordava i primi nomi, ma gli ultimi due erano ben presenti nella sua memoria, Come avete detto Hohenstaufen delle Penniche???? E quindi non mi dite che avete parentele legate a questo Castello?Le disse dubbiosa.

"Si, ho detto bene... mi chiamo Cheyanne Clarissa Marina Corleone Hohenstaufen delle Penniche" Ripeté alla Donna, vedendola un po' confusa. "Non so se qualche mio parente è presente in questo Castello. Sapete dirmi qualcosa a riguardo? C'è qualcuno qui dentro che ha il mio stesso cognome?" Disse sorridendo.

Sentendo la dama pronunciare quelle parole, la natura sospettosa di Luchinho uscì allo scoperto:

"scusate dama, non vorrei mancarvi di rispetto oppure mettere in dubbio la vostra parola! Però mi sorge un dubbio che vorrei chiarire. Come siete venuta a conoscenza di questo ordine?"

"Messere, fate bene a propormi questa domanda, anzi... per farsì che questo dubbio che vi sorge scompaia, vi risponderò subito.
Oggi ho incontrato Farmina. Una bravissima persona.  Le ho parlato tantissimo, soprattutto del perché vorrei veramente entrarci qui. E come le ho spiegato, sono molto interessata alla Chiesa, mi sto dedicando tantissimo ad essa, infatti sto prendendo la via del Monaco nell'Abbazia Fornovo, e con questo insieme alla Chiesa ho trovato anche il Priorato di Sion. Mi piacerebbe molto entrare e stare al servizio di esso. Entrare nella Guardia  Episcopale.. Insomma, un po' di tutto. Sono una donna leale e sincera, non mi piace dire bugie." Sorrise all'uomo, attendendo che la rispondesse.

Il Principe Sovrano Maestro tornava al castello dopo un viaggio in territorio senese quando venne informato della presenza di un ospite... una persona desiderava bussare alle porte dell'Ordine e alcuni fratelli, tra i quali il Venerabile Gran Ospitaliere Farmina si erano adoperati per ascoltare le desiderata e rispondere alle domande dell'ospite.

Dopo aver affidato il suo cavallo, Sevorane, alle amorevoli cure degli stallieri, Pigreco raggiunse i suoi appartamenti per sistemare alcuni documenti e prendere visione della corrispondenza che, durante la sua assenza, era stata depositata nel primo cassetto della credenza che si trovava nell'anticamera del suo studio, dove una guardia sostava giorno e notte al fine di impedire l'accesso a chiunque non fosse espressamente autorizzato dal Principe.


Pigreco decise che avrebbe voluto incontrare quell'ospite, sebbene fosse certo del fatto che i suoi Fratelli lo avrebbero accolto e indirizzato nel migliore dei modi... non vi era molto da fare in quei giorni e sarebbe stato piacevole tornare ad occuparsi dei rapporti con i bussanti.

Fece il suo ingresso nella sala ove vide una giovane donna intenta a discutere con l'Apprendista Luchinho e il Gran Ospitaliere, Sua Eccellenza la Venerabile Farmina.

Si avvicinò a loro e attese il Triplice Fraterno Abbraccio prima da Farmina, quindi da Luchinho, come esigeva la forma... sarebbero stati loro a presentarlo all'ospite.

"Non ho altre domande da farvi, Luchinho." Dopo aver sorriso all'uomo, Cheyanne vide arrivare il Principe Sovrano Maestro "Voi, dunque, siete il Principe Pigreco, giusto? E' un piacere poterla incontrare."

Luchinho vide arrivare il Venerabile Pigreco, lo salutò con un triplice fraterno abbraccio e lo presentò al gradito ospite:

"dama, colui che vedete è il venerabile principe sovrano maestro, ovvero un esempio da seguire in educazione e soprattutto all'interno del priorato! Solo una cosa non mi è chiara, conoscevate già vostra eccellenza, il principe sovrano maestro?"

Lia vedendo apparire sull'uscio della porta il Principe Sovrano, non credette ai suoi occhi, si alzò immediatamente in piedi, gli andò incontro e lo abbracciò fraternamente per tre volte, Finalmente Venerabile, sono giorni che mi preoccupo, non ho avuto più il piacere di vederVi tra queste mura, state bene? Gli chiese sorridendo e notando l'ottima forma.

Non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che le presentò l'ospite.

Io e Fratello Luca stavamo parlando con Cheyanne Clarissa Marina Corleone Hohenstaufen delle Penniche, è una nuova bussante, molto curiosa, ma la cosa che mi ha colpito è che tra i suoi cognomi c'è anche il Vostro, che io non riesco a pronunciare bene, disse ridendo, ma è una vostra parente alla lontana, Principe?

"Piacere di conoscervi, Principe Pigreco. Il mio nome è Cheyanne Clarissa Marina Corleone Hohenstaufen delle Penniche." Si rivolse al Principe, sorridendo.
Rivolgendosi a Luchinho, gli disse "Non lo conoscevo, ma Farmina mi ha parlato di lui."

Dopo aver sentito la giovane, Luchinho riprese parola:

"vi chiedo di nuovo di scusarmi, però ci sono molte cose che non quadrano: innanzitutto voi avete parlato di entrare all'interno dell'ordine e contemporaneamente di far parte della guardia episcopale, inoltre conoscete già come entrare all'interno del priorato, infatti avete presentato il modulo per la richiesta. Per voi il priorato cosa significa? E se dovessimo mettere ai voti la vostra candidatura cosa farebbe per convincerci ad accettarvi all'interno del castello?"