Ingresso Bravjar

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Si ritrovò di fronte al grande portone in legno, illuminato dal pallido sole mattutino; prese l'anello di ferro e senza esitazione lo fece rintoccare tre volte.
Giacomo attese fino a quando non sentii una voce interrogarlo sul chi fosse e sul perchè si trovasse lì a bussare.

"Mi chiamo Giacomo Falier Duodo da Padova, sono qui per poter far richiesta di ingresso nel Priorato.
Sono alla ricerca di un ordine che possa perseguire ideali di giustizia, lealtà e amore fraterno.
Voglio poter crescere e mettere a disposizione le mie forze e le mie abilità al servizio del prossimo. All'interno della Serenissima ho potuto sperimentare cosa voglia dire darsi da fare per una causa, questa spesso era la mia città natia. Ora sono alla ricerca di nuove esperienze.
Chiedo quindi un udienza per poter essere parte dell'ordine."

Ciò detto attese fiducioso che quello al di là della porta, del quale poteva solo osservare gli occhi attraverso la fessura orizzontale, gli aprisse.

S.E. il Gran Ospitaliere Messaggi : 776

Lia e Sorella Aimelina si erano svegliate di buon mattino, proprio in attesa di Bravjar, il fidanzato di Aimelina. La giovane Dama era eccitatissima e ansiosa per quell'arrivo, tanto atteso. Lia aveva deciso di condividere l'ansia e la gioia con la sua amica. Curiose si posizionarono davanti al portoncino e alternandosi spiavano dalla fessura.
Lia ammirava anche da quel piccolo buco, il sole che si alzava e quei boschi sottostanti il castello, che prendevano colore, accarezzati dai raggi solari. Le guardie erano ai lati della grande porta che si apriva solo quando entravano grandi personaggi in visita e per le uscite dei Fratelli.
Da lontano si inziò ad udire sempre più forte la corsa furiosa dei cavalli che si affrettavano,"Eccolo, sta arrivando", Lia si girò verso Aimelina, l'abbracciò forte e continuò ad esternare la sua gioia,
" Preparati, che bellooo, sono tanto felice per te". Lia prese il posto della consorella che voleva fare una sorpresa al suo amato.
La carrozza si fermò, scese il giovane e bussò alla porta, si presentò a gran voce, Lia osservava la mimica facciale e ridacchiava. Il giovane guardava gli occhi vispi di Lia e dopo un piccolo silenzio " Prego Messer Giacomo Falier Duodo da Padova" e aprì la porticina.

Scudiere Commendatore Messaggi : 257

Ed ecco che il giorno era arrivato: in punta di piedi, senza rumore... un po' come le prime gemme si schiudono d'improvviso distendendo le foglie al sole.
Meli guardò l'amica Lia sorridendo. Sentì le parole di Giacomo, ed annuì vigorosamente con approvazione. Lia Aprì la porta, mettendosi per un momento tra i due, per poi scostarsi e permettere l'ingresso di Giacomo.
Meli gli sorrise
" Benvenuto ser Giacomo Farlier Duodo"
e attese che lui le si avvicinasse per accompagnarlo nell'esplorazione del castello.

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Udite le parole pronunciate dall'interno Giacomo ebbe un momento di smarrimento: non si aspettava una voce femminile, e ancora più fu la sorpresa quando all'aprirsi della porticina, all'interno del grande portone, si palesò davanti a lui non solo una donna ma ben due.
Le conosceva entrambe: la prima, della quale non aveva riconosciuto la voce, da poco tempo; la seconda invece la conosceva eccome poichè era la sua futura moglie, oramai da quasi un anno promessi e mancati sposi.

Si riprese e si avviò verso le due, salutandole
"Buongiorno Madonne, vi ringrazio per l'accoglienza." disse inchinandosi alle due.
Si avvicinò quindi alla sua dama, donandole un sorriso radioso per poi guardarsi attorno e iniziare a esplorare con gli occhi quel posto sconosciuto, pronto a seguire le due.

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