Girando girando...

Titolo: Re: Girando girando... Mer 2 Feb 2011 - 17:54

Pigreco era a Ginevra, nella tenda dell’Alto Comando Militare della Gendarmeria Ecclesiastica Romana, intento a discutere alcune faccende con Hobb, il Capitano delle Sante Armate.

Durante le campagne militari era solito indossare l’uniforme di cuoio ma quella sera, particolarmente fredda, aveva posto su di essa un pesante mantello recante le insegne del Priorato.
Anche quella sera portava con se la sua borsa di cuoio nella quale conservava i documenti più preziosi, dai quali non si separava mai.
Cercava la mappa della regione, per individuare l’area che gli era stata assegnata affinchè la difendesse assieme ai suoi Fratelli, quando una busta attirò la sua attenzione.
Era la lettera che Thalatta aveva lasciato per lui sullo scrittoio della camera la notte in cui fuggì dal castello del Priorato, nel lontano ottobre… Thalatta aveva chiesto che la leggesse non prima del secondo mese del nuovo anno…
“Oggi è il secondo giorno del secondo mese” pensò Pigreco.

“Commandeur Hobb, maintenant je dois vous laisser. Je dois ranger beaucoup d'affaires avant demain et il fait déjà sombre… bonne soirée, Capitaine!”.

Pigreco uscì dalla tenda diretto verso il suo alloggio.
Giunto nella stanza della taverna Aux saucisses conquerantes, che gli era stata riservata si pose allo scrittoio, aprì la busta e ne lesse il contenuto.

Citazione :: Caro Pigreco,

è già febbraio se stai leggendo questa mia lettera; la neve avrà già imbiancato le colline intorno al castello e nei grandi camini il fuoco riscalderà le giornate fredde, ed io sarò nella mia panetteria a sfornare panini da vendere a qualche taverniere di fiducia.
Questo starà succedendo, o succederà, quando tu leggerai questa mia missiva, ma mentre scrivo questa lettera, invece, siamo ad Ottobre.

Io mi sono presentata questa mattina al castello del Priorato di Sion e voi, tu, Renee, Alice, tutti, mi avete accolta con gioia. Sono venuta da voi con l’intento di ritrovare due amici, avevo la necessità di trascorrere del tempo in vostra compagnia.
Ci eravamo salutati al Tempio, quando tu e molti altri lasciaste l’Ordine. Non fu un addio questo era chiaro, ma ne soffrì molto, non per la lontananza, ma per l’ambiente e gli avvenimenti che ci portarono al distacco. Poco dopo lasciai anche io l’Ordine, con lo stesso disgusto e sdegno che accompagnava voi tempo prima.
Ho preferito vivere in prima persona gli atteggiamenti e le ingiustizie che regnavano in quei luoghi, non ho dato per certe le tue parole e non per mancanza di fiducia, ma per testardaggine, mi sono bendata gli occhi davanti alle tue parole e sono andata a sbattere contro un muro, che ha distrutto il mio passato nell’Ordine dei Templari. Ci ho messo tempo, ci ho messo mesi ma mi sono rialzata, ho ripreso in mano la mia vita, la mia casa e la mia bottega. Ho avuto buone e cattive notizie provenienti dalla mia famiglia; una più delle altre mi ha provata molto ed è per questo che sto scappando questa notte.

Devo ritornare a Verona, Maurizio è morto tempo fa, ho avuto questa drammatica notizia quando sono andata a trovarlo. Non ci sentivamo più, dopo il divorzio ognuno di noi ha preso strade diverse; lui era spesso in chiesa a pregare, era rimasto fedele all’Ordine, certamente perché non ne conosceva fino in fondo le ingiustizie, io ero impegnata a ritrovare la forza di riprendere a vivere serenamente.
L’ho abbandonato, non mi perdonerò mai questa cosa e prima di attuare la mia scelta voglio ritornare a Verona, voglio ritirarmi a pregare per la sua anima.
Non vi ho raccontato nulla oggi perché al sol pensiero la vista mi si è annebbiata e son caduta a terra perdendo conoscenza. Eccomi quindi al nocciolo fondamentale di questa mia lettera: la tua proposta! Sapevi che avrebbe creato emozioni contrastanti in me e so che se mi hai chiesto di restare per sempre nel tuo Ordine è perché ti fidi di me e vorresti realmente rendermi partecipe dell’avventura che stai vivendo ora.
Non c’è voluto molto per decidere, sono lusingata e felice per questa proposta; spero che anche tutte le persone che si troveranno ad accogliermi lo siano… bhè si hai letto bene, ad accogliermi! Vorrei entrare a far parte del Priorato di Sion, accetto il tuo invito a restare con voi.
Lascio a te la decisione se accettare o no la mia risposta, so bene che sono passati molti mesi, anche se scrivo nello stesso giorno in cui mi hai proposto di restare con voi.

E’ quasi l’alba ormai e devo lasciare il castello prima che tu ti svegli, sei mattiniero e insonne lo so.

Un abbraccio Thalina

Si alzò per procurarsi un boccale di birra quindi tornò a sedere e, con gesti lenti e grafia minuta scrisse una risposta, fermandosi, di tanto in tanto, a sorseggiare la bevanda.

Citazione :: Et in Arcadia ego...

Ginevra, addì 2 Febbraio 1459
Thalatta, amica mia,
posso comprendere il dolore di chi ha perso una persona cara. Posso comprendere la fatica nel riprendere il cammino come il coraggio di voltarsi per guardare indietro e prendere coscienza di ciò che fu.

Maurizio era mio amico e la sua scomparsa mi addolora.
Che voglia, l’Altissimo, accoglierlo nel Suo Paradiso Solare.

Non ritenerti responsabile di ciò che è stato, altro non siamo che umili servi nelle mani del Supremo; Egli ci dona questa vita ed Egli ci richiama a sé.

Mai potrò dimenticare il Tempio, vi sono cresciuto assieme a mio padre e ai miei fratelli, vi ho trovato altri Fratelli e da molti di essi sono stato tradito.
Non da te, amica mia, nonostante le scelte di vita ci abbiano portato per diversi sentieri. Ma non possiamo sfuggire al nostro destino… ed oggi il destino ha voluto che io leggessi queste tue parole, proprio come nell’ultimo ottobre ha spinto te a scriverle…

Che tu sia la benvenuta al Priorato di Sion, Thalatta, io stesso proporrò il tuo ingresso nell’Ordine ai Venerabili.

Un Triplice Fraterno Abbraccio.

Pigreco