Shaer159

Renèe aveva appena lasciato la Sala in cui si riuniva la Gran Loggia, in quei giorni vi era un gran fermento al Castello e la mole di lavoro da svolgere era ingente e teneva le Alte Cariche piuttosto impegnate. Percorse il lungo corridoio che conduceva ai piani sottostanti e fece scivolare la mano sulla ringhiera in legno mentre discendeva lentamente l’ampia scalinata.

L’eco di alcuni rapidi passi provenienti dal piano inferiore distolsero Renèe dal silenzio in cui era sprofondata, fissò lo sguardo sul punto in cui il rimbombo sembrava provenire e, dopo pochi attimi, vide avanzare speditamente un giovane Apprendista che sembrava esser diretto proprio verso l’ala del Castello riservata alle Alte Cariche. Arrestò la sua discesa ed attese che il ragazzo la raggiungesse.

<<Gran Siniscalco>> Iniziò con un certo affanno nella voce, inchinandosi col capo in segno di saluto. <<Un cavaliere ha chiesto di poter essere ricevuto dalle Alte Cariche del Priorato, indossa abiti templari…>> Aggiunse pronunciando quasi con incertezza quell’ultima frase.

<<Un templare..>> Mormorò Renèe riflettendo a voce alta, persa nei suoi pensieri. Cos’altro potevano volere da loro i templari? Il ricordo degli ultimi trascorsi le fece adombrare il viso, poi ritornò al presente. <<Vi ringrazio Apprendista, provvederò immediatamente ad accoglierlo>> Affermò congedandosi dal giovane. Allungò quindi il passo scendendo le numerose rampe di scale che l’avrebbero condotta al piano in cui era situata la Sala Ricevimenti.

Avanzò lentamente in direzione del grande portone che conduceva all’interno ma si arrestò udendo già delle voci provenire dalla stanza. Riconobbe l’inconfondibile ed esuberante voce di LadyRoy e sorrise, se lei aveva già provveduto ad accogliere il templare, sicuramente non c’era di che preoccuparsi visto il tono tranquillo di voce che stava utilizzando. Conosceva i trascorsi non proprio felici della Commendatrice con loro ma, d’altronde, quell’esperienza accomunava molti di loro all’interno del Priorato.

Si decise ad entrare e procedette a passo lento verso le due figure in piedi in prossimità del salotto. Si sorprese nel riconoscere il volto dell’uomo che aveva chiesto udienza. Non si trattava di un giovane templare bensì di un veterano. Ricordò con piacere le missioni affrontate fianco a fianco col Cavaliere Shaer in tempi ormai remoti. Nonostante gli ultimi trascorsi al Tempio, conservava un buon ricordo di quei valorosi uomini e donne con cui aveva condiviso lunghe e faticose giornate viaggiando di città in città nel tentativo di ristabilire l’ordine in quei Ducati in difficoltà.

Sorrise a Shaer e non poté trattenersi dall’abbracciarlo tre volte.

<<E’ un piacere rivederti dopo tanto tempo, Shaer, benvenuto. Cosa ti porta qui al Priorato?>> Chiese Renèe. Poi notò la sua aria stanca ed intuì che doveva essere anche lui di ritorno dalla lunga guerra in territorio ligure. Non poté fare a meno di percepire un’espressione di delusione sul suo volto, la stessa che fino a non molto tempo prima regnava anche sul suo viso, quando ancora percorreva quotidianamente i pavimenti del Tempio.

Si accomodarono tutti e tre e Roy le spiegò i motivi che avevano spinto il cavaliere a bussare alla loro porta. Renèe annuì comprendendo pienamente quelle motivazioni.

<<Il Priorato si fonda sugli antichi Valori della Cavalleria Shaer, puoi intuire come molti di noi, un tempo membri dell’Ordine Templare, ne siamo poi fuoriusciti non ravvedendo più in quei luoghi lo spirito che dovrebbe spingere un Cavaliere ad agire per il Bene Comune ed in nome della Giustizia. Ebbene, abbiamo deciso di ripartire da quegli Ideali con il Priorato di Sion, intraprendendo un lungo e faticoso cammino verso la Conoscenza, d’altronde la Giustizia non è per tutti, in molti credono di agire in suo nome eppure non si rendono conto di essere circondati dalle tenebre dell’ignoranza. Il saggio è colui che aspira a quei Valori, ponendosi in continua ricerca del Sapere ed ammettendo i propri limiti, solo con quell’umiltà e la voglia di apprendere si può divenire Cavaliere. Il cammino è molto lungo ma con il Molteplice fuso nell’Uno la strada può apparire meno tortuosa.. Ogni Fratello, con le proprie qualità ed attitudini, è per noi parte di quell’Uno che il Priorato rappresenta..>> Esordì Renèe cercando di spiegare l’essenza su cui si fondava il Priorato.

<<Se sei desideroso di saperne di più chiedi pure e ti sarà data risposta ma.. sono già state accettate le tue dimissioni dal Tempio?>> Chiese dando per scontato che l’uomo avesse già provveduto a rassegnarle a chi di dovere, l’espressione inconfondibile di voglia di cambiamento sul suo viso non lasciava spazio a molta immaginazione in merito.

Renèe annuì alle parole di Shaer ma non si stupì, conosceva bene coloro che risiedevano ai vertici dell'Ordine Templare e certamente non si sarebbe aspettata un comportamento diverso da parte loro, non erano sicuramente famosi per l'attenzione che prestavano ai loro uomini.

<<Sarà necessario pazientare un pò Shaer, sono certa che presto mio fratello Clodoveo ti comunicherà la sua decisione, lo conosci, sai bene su cosa vertono le sue priorità>> Affermò con rammarico.

<<Non possiamo accettare membri facenti ancora parte di altri Ordini, sono certa che mi capirai, ed è per questo che dovremo attendere che le tue dimissioni vengano accettate prima di procedere con la pratica di ammissione al Priorato. Sarei lieta, però, di ospitarti qui al Castello per tutto il tempo che sarà necessario, farò preparare una camera per te in modo che tu possa riposarti e conoscere il Castello ed i suoi membri. Ti chiedo solo di avvisarmi non appena la burocrazia al Tempio si sarà smossa, liberandoti dai vincoli con l'Ordine Templare>> Disse Renèe.

Immaginò quanto difficile dovesse essere per lui avere ancora quel vincolo nei confronti di un Ordine a cui non sentiva più di appartenere. Gli poggiò una mano sulla spalla e gli sorrise, sperando di potergli infondere la forza necessaria a sostenere quell'estenuante attesa.