Non smettere mai di volare

All’ora convenuta, Dinful, era arrivato al palazzo di cui aveva ricevuto indicazioni e dove era stato invitato nella missiva di Madonna Malaspina …


Fu ricevuto da un valletto in alta uniforme a cui declino le proprie generalità e chiese di essere annunciato a Madama Malaspina di Ramofiorito

Questi lo fece accomodare in una saletta con una accogliente poltrona e un tavolo massiccio, e lo liberò del mantello e della spada, erano inutili ed ingombranti in quel luogo ..


Era all’interno della sede del Priorato di Sion …

aveva conosciuto dei Cavalieri di tale Ordine ma non aveva mai chiesto : chi fossero, la missione e gli obbiettivi …


Il salottino elegante, con una ampia finestra a vetrate colorate che davano colori e contorni fantasmagorici, la poltrona e il tavolo erano di fini fattezze ma non di eccessiva ostentazione, era tutto armonioso e di suo gradimento ..


Si vedeva l’accortezza, di chi l’aveva progettata, l’impiego di una composizione finalizzata e mettere a proprio agio l’ospite ..


Dopo queste considerazioni architettoniche , accavallò la gamba destra sulla sinistra e quando si sentì a suo agio si immerse nei suoi pensieri ..

Non sua abitudine fare delle supposizioni sulla sua situazione e avrebbe aspettato lo svolgersi dei fatti per farsi un’idea, quel modo di fare aveva sempre consentito di decidere scevro da preconcetti o peggio ancora pregiudizi e lo mettevano sempre in condizione di capire le cose meglio.


Era la prima volta da che aveva lasciata Firenze che aveva il tempo per riflettere su quell’ultimo periodo :

Era stato Sindaco di Firenze per alcuni mandati , era Maresciallo della Guarnigione , Sovrintendente Generale della Repubblica , Maggiore dell’esercito, Diacono , era stimato e rispettato e tenuto in considerazione del Consiglio e ora era li .. perché ??

Di solito le persone miravano ai blasoni e ai titoli e lui li aveva eliminati tutti , si era dimesso da tutto , pur con le insistenze a rimanere e con le manifestazioni di simpatia e di affetto , nessuno era riuscito a trattenerlo

Ora prestava servizio come tanti altri nell’esercito Genovese, e lo faceva volentieri per scelta e perché sapeva che era giusto farlo , e farlo dalla parte giusta ..

Aveva chiesto e ottenuto l’autorizzazione e il riconoscimento per creare un ordine di collana, ma non aveva trovato persone che fossero disponibili a operare con spirito umanitario e altruistico richiesto, e il progetto era la sospeso …

Quante cose e quanti progetti , forse se il destino gli avesse permesso di trovare meno egoismo e più spirito aristotelico verso gli altri non si sarebbe mosso ..

Ma forse era dentro di lui la voglia di girare imparare e se possibile contribuire col poco che sapeva alla crescita altrui …

La vita passata lo aveva formato e forgiato con quei principi e quelle ambizioni che ora si ritrovava, ma quella vita ora andava troppo stretta e troppo limitata ..

I suo pensieri correvano veloci e frugavano in tutte le pieghe , anche quelle più recondite della mente , apriva cassetti chiusi da molto e che contenevano le cose più care e i ricordi più dolorosi , ma da nessun cassetto uscivano scheletri e di questo era orgoglioso e fiero …

Sentì dei passi fuori dalla stanza e delle voci che a lui arrivavano come bisbigli …

Falso allarme , come per incanto le voci si affievolirioo in direzione opposta ...

Si alzò dalla poltrona e passegggiò nervoso per la stanza , l'attesa lo snervava e lo rendeva irascibile ..

Bussarono alla porta ed entrò un cameriere con un vassoio di frutta e delle bottiglie , che posò delicatamente sul tavolo, e come era arrivato svanì , dopo un inchino .. certo era che non avreva lasciato spazio a qualsivoglia domanda ...

erano addestrati a far cosi ? boh.. chi se ne frega pensò

Tanto valeva fare onore a quel vassoio invitante e ben fornito ... se uno doveva aspettare meglio era farlo a pacia piena , almeno quella smetteva di brontolare ...

Ora aveva un diversivo ... si era posto come missione di "spazzolare" per bene quelle cibarie, divenute vittime sacrificali del suo nervosismo ..

Sorella Rebecca aveva approfittato di quella tiepida giornata di sole per fare una passeggiata , aveva qualche giorno di licenza dal suo impegno in esercito e aveva deciso di passarlo nella preghiera e nella lettura per svagare la mente e soprattutto per bearsi della pace quasi irreale che circondava il castello del Priorato.
Mentre rientrava , venne riportata alla realtà da una voce che gridando la chiamava, stava per salire nella sua cella quando girandosi curiosa, vide un servo che gesticolando cercava di attirare la sua attenzione
- Ditemi buon uomo che succede? -
- Milady, vi abbiamo cercata dappertutto... - disse ansimando per la corsa - vi aspetta da ore.... -
- Chi? Il Principe? Il Gran Cancelliere ? Reneè? Chi? - chiese lei preoccupata che l'avessero richiamata per tornare a Genova
- Un uomo arrivato da poco , con un accento strano, fiorentino sembra
Il volto preoccupato di Rebecca si distese - Si conosco quell'uomo e lo aspettavo, vi prego chiamate sorella Reneè, che avvisi il Principe Gran Maestro e il Gran Cancelliere, io mi rinfresco un attimo e sarò da lui - disse salendo la scala poi si voltò - Ah, una cosa, portategli qualcosa per ristorarsi dal lungo viaggio, così che possa ingannare l'attesa , fra poco sarò da lui ma non ditegli nulla - .
Attendeva con ansia l'arrivo di quel cavaliere, il primo che lei aveva invitato in quel castello, non si conoscevano di persona, si erano solo scritti qualche volta.
Rebecca seguiva determinati valori , era mossa nell'animo da spirito aristotelico e aveva fondato i suoi Mecenati con l'intenzione di fare del bene al prossimo.
Aveva sentito qualche volta parlare quel cavaliere in piazza, difficilmente rimaneva colpita dai discorsi che lì avvenivano, sempre intrisi di politica e faziosi per natura.
Ma quell'uomo aveva qualcosa, una luce nell'animo particolare , lo aveva invitato per vedere se quell'impressione era confermata oppure se invece si trattava di un'illusione .
Entrò nella sua cella, si lavò il viso e le mani celermente, non voleva farlo attendere troppo, si guardò un attimo, indossava una veste semplice, non quelle a cui era abituata al suo palazzo di Chiavari, - Va beh , sto comoda così e poi mica devo andare ad un ballo.... - scese la scala dirigendosi nella stanza dove il cavaliere la aspettava.
Davanti a lei la porta della stanza , - Dama Reneè sta arrivando e anche il Gran Cancelliere - le disse il servo .
Sorella Rebecca aveva il cuore che le batteva per l'agitazione, era il suo primo colloquio con qualcuno , non era abituata con il suo carattere schivo a questi eventi , era indecisa se attendere Renèe - No devo entrare per prima , lei poi mi raggiungerà... - pensò tra sè e prese in mano la maniglia della porta entrando...

Dinful , dopo aver desinato si sentiva alquanto ben disposto e stava bene ...

Si era immerso nei suoi pensieri che corrrevano da ogni parte , dalla guerra alla Chiesa, dalla gente che incontrava alle navi al porto , e non ultimo pensava a che risvolti poteva avere quell'incontro e se poteva incidere sul suo futuro ..

Era abituato alle guardie notturne e percepire tutti i rumori , un leggero scatto attirò la sua attenzione e notò che il pomello della porta si stava muovendo ...

La porta venne aperta con garbo, un profumo delicato innondò la stanza e sulla porta apparve una donna che ostentava un aspetto forte e deciso e purnella semplicità del suo abito aveva il portamento di una principessa ...

Si alzò di scatto e fece un inchino, anche se goffo, ma era un sincero omaggio alla bellezza e alla femminilità di quella dama ..

Madama Malaspina di Ramofiorito immagino ? Le porgo i miei ossequi e i miei complimenti madonna ..

Rebecca entrò nella stanza e si diresse verso il tavolo dove l'uomo aveva appena desinato


-Madama Malaspina di Ramofiorito immagino ? Le porgo i miei ossequi e i miei complimenti madonna ..
le fece un inchino
- Buonasera , immagino voi siate messer Alessandro Tommaso de Pazzi conosciuto come Dinful, benvenuto al Priorato di Sion-

Rebecca lo scrutava con i suoi occhi scuri e profondi, osservava quel cavaliere con molta attenzione.

Il suo aspetto era fiero, era vestito con semplicità, Rebecca lo salutò con una riverenza , Alessandro non aveva in mostra le sue onorificenze sebbene a Rebecca fosse stato riferito che quel cavaliere avesse ottenuto molte soddisfazioni nella sua vita, questo la colpì, come in piazza quando lo vide per la prima volta, era stata colpita dalla forza delle parole di quell'uomo così sobrio nel porsi .

- Spero che siate stato accolto bene messer Alessandro, spero vogliate anche perdonare il mio ritardo ma non ero al castello quando siete arrivato.
Ho fatto chiamare alcuni membri della Gran Loggia , cosicchè possano aiutarmi a farvi chiarezza , aiutandomi a rispondere esaurientemente ai quesiti che vorrete porci, alle vostre curiosità , fugando eventuali perplessità, spero non vi dispiaccia.
Rebecca si avvicinò al tavolo prese una caraffa di vino rosso e cominciò a versarlo nei bicchieri , gli porse un calice..
- Il viaggio è andato bene? Ci avete trovato con facilità? - gli chiese accenando un sorriso...

Era una donna forte e decisa e una femmina di carattere, certo che si potevano perdonare anche le piccole bugie, come quella che non era a palazzo, che potevano uscire da quelle labbra sensuali .. era ammirevole intutto l'insieme ..

Cacciò subito quei pensieri che erano da caserma e da soldataccio di infima educazione e riprese padronanza del suo essere garbato e consono alla situazione e alla Dama che aveva davanti e che non sarebbe stata molto contenta di quei pensieri poco gradevoli ..

Prese con piacere il calice che la Dama gli porgeva in garbato modo

Alla vostra bellezza Madonna

sorseggiò con piacere il vino , osservando la grazia che esprimeva quella Dama nel bere un calice .. posò il calice sulla tavola ..

Madonna , non ha bisogno di scusa alcuna, sono io che non ho annunciato il mio arrivo e sono piombato qui in modo rozzo e villano e se qualcuno deve scusarsi quello sono io

Mi chiedevate Madonna se ho trovato questo luogo e devo dire che nessuna indicazione mi fu necessaria per arrivare fino a qui , le Vostre indicazioni erano precise ed esaustive .. ve ne ringrazio infinitamente

Per quanto riguarda la presenza di altre persone non crea problema alcuno per me Madonna , e mi lusinga il fatto che altri appartenenti a questa comunità ascoltino e nello stesso tempo possano capire , e nel caso valutare, i miei principi e le mie convinzioni , onde evitare qualsivoglia malinteso.

Un sorso di vino , preso dal calice , tolse il groppo che si era formato in gola dopo quella sequela di parole che aveva proferito d’un botto ..

Madonna , sono a Vostra disposizione … procedete pure come riterrete opportuno ..

Si appoggiò alla finestra in attesa che la sua interlocutrice avesse lo spazio e l’agio per poter proseguire dopo le formalità e i convenevoli …

- Al Priorato - rispose Rebecca al brindisi

- Vi ho invitato qui messer Dinful, perchè ritengo che i vostri principi e ideali si avvicinino molto a quelli del Priorato. Non vi conosco personalmente, se non per i vostri discorsi in pubblica piazza, che mi hanno piacevolmente colpita.
Dalle vostre parole a Genova ho intuito quali sono i vostri propositi verso il prossimo. In una vostra missiva mi avete parlato di un vostro progetto che non fu mai realizzato, per questo motivo vi ho fatto visitare le sale della mia associazione ma ora siamo qui per un motivo diverso.-
Sorseggiò un po' di vino , poi si fece molto seria e proseguì - Mi piacerebbe sapere quale credete possa essere il vostro interesse verso il Priorato, cosa credete di trovare qui , tra queste mura e come il Priorato con la sua filosofia di vita possa arricchire il vostro animo . - appoggiò il bicchiere sul tavolo prese un vassoio di dolci e si avvicinò a Dinful porgendoglielo - Gradite? -

Rebecca aveva appena finito di porre delle domande a Dinful quando sentì bussare e entrò nella stanza il Gran Siniscalco.
Rebecca si alzò in piedi e andò incontro a sorella Renèe , le porse le mani stringendogliele in segno di saluto e facendole un meraviglioso sorriso, era felice che sebbene fosse molto impegnata avesse trovato il tempo di venire - Renèe grazie infinite , vorrei presentarti Alessandro Tommaso de Pazzi detto Dinful, un messere che ho invitato qui da noi affinchè possa decidere con tutta calma e con consapevolezza se richiedere di entrare a far parte del nostro ordine, ma prego - le disse preoccupandosi del suo stato di gravidanza - accomodati non stare in piedi - poi proseguì - mi sono permessa di distoglierti dai tuoi impegni in quanto essendo solo una postulante preferivo che foste voi Venerabili della Gran Loggia a fugare i dubbi che può avere Dinful, voi sicuramente siete molto più preparati di me. Dinful mi stava per dire cosa lo ha spinto qui e cosa si aspetta da noi - poi rivolgendosi al cavaliere - Prego , chiedete pure ed esponeteci con tutta tranquillità i vostri dubbi e perplessità ove ne avete -

Rifiutò garbatamente i dolci e si concentrò sulle parole che stava per proferire erano il compendio di tutto e dovevano essere ben esplicitate per portare il giusto messaggio ..

Nel frattempo furono raggiunti da una dama che si presentò come Madonna Renèe Hohenstaufen di Svevia, a cui Dinful presentò gli omaggi e dopo ii convenevoli prese la parola ..

Madonna Renèe, chiedo venia, ma stavo per rispondere a Madama Malaspina in merito ad alcune domande che ritengo fondamentali, mi fa piacere siate presente pure Voi , e a beneficio di tutti risponderò formulando la domanda postami e la risposta, scusandomi fin da ora se le risposte non saranno quelle sperate o pertinenti . Chiedo lincenza di parlare posso ??

Le due Dame annuirono, nel frattempo il valletto portò altre poltrone , su cui trovarono posto tutti e tre ..

Il mio interesse per il Priorato ?

Madonne , il mio interesse per il Priorato, non conoscendone a fondo la filosofia e le regole, può essere solo approssimativo e lacunoso, per cui non posso assolutamente trarre conclusioni o giudizi senza conoscere , non è mia abitudine..

Perché sono qui ?

Perché non posso permettermi, nelle mia ricerca di una scelta di vita , escludere a priori ogni opportunità e ogni occasione che possa avvicinarsi alle mie aspirazioni e al mio credo.
La mia convinzione di imparare e portare per ogni dove la consapevolezza che nessuno è così povero da non poter regalare un sorriso e nessuno così ricco da poterlo rifiutare.
Può sembrare una utopia e suonare strano esca dalla bocca di un soldato, ma la mano che uccide per le sue convinzioni e anche capace di stringere la mano di un nemico per le stesse motivazioni.

Prese fiato , guardò le Dame, che stava ascoltando attentamente ..

Il mio progetto a Firenze ?

Era il mio tentativo di dare visibilità a quanto detto sopra .

Un ordine dove :

Tutti i Cavalieri, accomunati da principi di legalità, lealtà, altruismo e senso del dovere hanno anche il compito di assistere e curare il prossimo sofferente e gli infermi di ogni religione e razza.

L’attività in tempo di guerra quella di organizzare e provvedere all’assistenza dei feriti, civili o militari, attraverso la realizzazione di ospedali da campo nei luoghi interessati dalle operazioni militari.

In tempo di pace quella di prestare aiuto ed assistenza ai bisognosi ed indigenti con particolare attenzione all’infanzia abbandonata e agli orfani di guerra in proprie strutture o in affiancamento alle attività svolte negli ospedali cittadini.

Accogliere tutti coloro che per convinzione non vogliono partecipare come soldati in una guerra ma disposti a correre gli stessi pericoli per portare aiuto ai sofferenti e ai feriti.

Aveva concluso e guardando le Dame concluse il suo accalorato , forse troppo, discorso.

Madonne , questi sono i miei interessi e le mie ambizioni , ora sta al Priorato prendere in considerazione queste mie “ambizioni” e vedere se posso tornare utili alla Vostra causa, se così non fosse potremmo chiudere subito questa mia visita.

La prego di non scambiare queste parole come arroganza ma come sincero rispetto per le altrui idee e convinzioni ..

Sorseggiò il vino che ebbe un effetto lenitivo sulla tensione e sulla voce che si erano accalorate per la gravità e serietà dell’argomento trattato … fece un sorriso alla dama ..

Un valletto entro con due candelabri accesi e li pose ai due capi del tavolo … era quasi scuro fuori , ma nessuno sembrava averci fatto caso ....

Dopo il discorso del Cavaliere le due Dame chiesero, licenza di abbandonare il salottino , evidentemente per confrontarsi sul come rispondere o sul riferire il discorso appena ultimato a chi di dovere ..

Rimasto solo si accoccolò su una poltrona e fece onore a un dolcetto che era sul vassoio e si versò un dito di quel fresco vinello che la brocca conteneva ancora ..

Passava il tempo e fuori era buio, le candele che si consumavano davano la misura del tempo che passava e si stava stancando e poi doveva prendere il servizio di ronda ….

Usci sul corridoio e non vide nessuno , in quella penombra illuminata solo dai candelabri appesi alle pareti c’era un silenzio sepolcrale …

Tossi un paio di volte per attirare l’attenzione di qualcuno , e le sale rimbombarono come fosse caduto un tuono ….

Si rassegnò a ritornare dentro il salottino e attendere le Dame , quasi subito arrivò un valletto, bussò leggermente ed entrò , guardando dalla sua parte in attesa di ordini ..

Chiese cortesemente l’occorrente per scrivere .. questi fece dietrofront e torno da li a poco con quanto richiesto, lo posò sul tavolo, e si mise in attesa ..

Grazie esclamò il Cavaliere e lo licenziò ..

Si mise vicino a una candelabro e cominciò a scrivere ::


Alla cortese attenzione

Madonna Malaspina e Madonna Renèe

Avendo impegni improrogabili con l’esercito, dovendo rispettare gli ordini superiori, mi vedo costretto a lasciare questo luogo.

Vi ringrazio per la squisita ospitalità , per l’accoglienza e la gentilezza del vostro ascolto alla mia posizione.
Vogliate perdonarmi e non averne a male per questa mia defezione.

Mi scuso profondamente per questa mancanza di stile e di galanteria e affido i miei più sinceri saluti a questo foglio ..

Ossequi

Maggiore Dinful


Nel necessaire per la scrittura trovò delle buste e vi infilò delicatamente il foglio , terminò il vino che era nel suo bicchiere ed usci …

Vide un valletto che passava furtivo e ne richiamò l’attenzione, quando lo ebbe vicino prese la busta e disse ..


Vi prego di consegnarla a Madonna Malaspina e Madonna Renèe

Usci dal portone e si incammino verso il posto di guardia …

Era tardi e si doveva sbrigare …

Rebecca lesse con attenzione la missiva che le aveva passato Renèe e rimase un attimo stupita.
- La pazienza non è una virtù conosciuta da molti - disse a bassa voce Rebecca , di rimando alla frase del Gran Siniscalco.
Assicuratasi che sorella Renèe si fosse ripresa dal suo temporaneo malessere e congedatasi da lei , Rebecca tornò nella sua cella, prese calamaio e pergamena e scrisse una lettera per messer Dinful

" Gent.le Maggiore Dinful,
purtroppo ascoltando le vostre parole ci siamo resi conto che il vostro pensiero non è in linea con la regola del Priorato.
Vi ringrazio per la cortesia che ci avete fatto facendoci visita e spero che la vita vi porti a realizzare i vostri progetti.
Un saluto
Rebecca Gea Malaspina "