...Si', era tutto vero, alla fine, dopo la lunga e non poco faticosa scalata verso il Castello, le porte di quest'ultimo si erano schiuse, facendo fuoruscire una leggerissima brezza calda, colma di tranquillita'.....provai una sensazione di benessere in tutto il corpo, ma allo stesso tempo mi sentivo forte come un ariete, non avrei esitato un istante a definire quell'attimo lunghissimo come il momento piu' bello della mia vita.
Mentre la mia anima con in grembo il mio cuore si inebriavano di cotanta serenita', i miiei occhi si posarono sulla figura che mi si parava davanti, ero stanco, tanto che le mie membra trasalivano ad ogni sconnessione del suolo che calpestavo, ma la belta' che mi fronteggiava era fonte di benessere anche per i miei muscoli......Clorinda disse di chiamarsi quella visione....... mentre Milady con rara cortesia mi invito' alla loro mensa, sussultai al pensiero di come mi sarei potuto sentire al cospetto del Maestro...... se per sentire la voce della propria anima si doveva pagare un prezzo, io di certo lo avevo onorato.
Mentre seduto mi accingevo a consumare il frutto della generosita' della donna, un caivaliere mi si avvicino' claudicante, piu' incuriosito che altro e forse Pietro, cosi' era nomato, rimase stupito dalla semplicita' delle risposte ai suoi quesiti, io ero soltanto me stesso e quest'ultimo voleva entrare a far parte del Priorato, voleva incontrare quelle che per lui erano leggende scritte sui libri, voleva essere un confratello........