L'arrivo di monsignor Vlad Feanor Draculesti, Primo Siniscalco Italico

Il viaggio fino alla fortezza del Priorato di Sion non era stato affatto difficile per monsignor Vlad Feanor Draculesti. Il Primo Siniscalco smontò da cavallo quando fu dinanzi al portone; due guardie gli vennero incontro, ma di fronte al suo abbigliamento da Alto Dignitario e al suo portamento fiero, da cavaliere crociato, non poterono non provare una sorta di timore reverenziale.

Chi dobbiamo annunciare? domandò una delle guardie.

Vlad si schiarì la voce e rispose: Direte che è appena giunto monsignor Vlad Feanor Draculesti, Primo Siniscalco Italico, Grand'Ufficiale dell'Ordine di Merito Aristotelico di San Kyrène, Arcidiacono di Ravenna. Direte che ho urgente bisogno di parlare col vostro Principe Sovrano, Pigreco, a proposito di una questione importante.

Una delle guardie scattò subito ad avvertire all'interno. Vlad sorrise, soddisfatto: attendeva l'arrico del capitano Montemayor, e poi entrambi si sarebbero incontrati col Principe Sovrano.

I passi di una guardia che si avvicinavano fecero distogliere lo sguardo dal testo che Max_renaissance stava consultando; dopo che il giovane si fece avanti con una certa cautela attraverso la porta che non aprì tutto, egli apprese della visita. Ringraziò e congedò la guardia chiudendo il libro e riponendolo sul tavolo ben illuminato dal sole del meriggio e quindi uscì e a passo svelto attraversò il lungo corridoio fino al grande scalone che scese dirigendosi verso l'ingresso.
Appena entrato nel salone di accoglienza si rivolse all'ospite: "Sono Max_renaissance Asburgo d'Argovia, cavaliere del Priorato di Sion, mi è stato riferito della Vostra richiesta e sarà mia premura avvertire il Principe Sovrano Maestro del Vostro arrivo. Vi farò portare del cibo e del vino affinché possiate ritemprare il corpo dalle sicure fatiche del viaggio.".
Si accomiatò dall'ospite e uscendo quasi si scontrò con un milite che dal corpo di guardia portava la notizia di un secondo cavaliere che infatti lo seguiva a breve distanza. "Capitano Edmond Dantes de Montemayor, accomodatevi pure nel salone in attesa che il Principe Sovrano Maestro possa ricevervi". Max prese temporaneo congedo e si diresse nelle sale superiori, verso lo studio del Principe.

Pigreco giunse alla fortezza del priorato a notte fonda.
Appena oltrepassato il grande portale due Scudieri si affrettarono per raccogliere le redini del cavallo Sevorane, da sempre il prediletto del Maestro Pigreco. Agile ed elegante, Sevorane lo accompagnava dai tempi in cui militava nell’Ordine Templare, era infatti il dono che il padre v.Klausen gli fece quando lo nominò Priore di Firenze.

Arrivò ai suoi appartamenti quando una delle sue guardie private lo informò che il Venerabile Magister Iuris aveva lasciato un messaggio per lui: due illustri rappresentanti della Guardia Episcopale erano ospiti al Castello e desideravano conferire.

“Siete a conoscenza dell’identità degli Ospiti?”chiese Pigreco
“Si, Sommo Maestro, trattasi si Monsignor Vlad Feanor Draculesti, Primo Siniscalco Italico e del capitano Edmond Dantes de Montemayor” rispose la guardia.
Il Principe Sovrano Maestro del Priorato di Sion si incamminò verso la Sala di Ricevimento dove avrebbe incontrato i suoi Ospiti ma, mentre scendeva l’ampia scala in pietra, si voltò e chiese alla guardia di avvisare sua sorella circa le illustri presenze ecclesiastiche.

Giunto nella grande sala vide Monsignor Gantzo sorseggiare il vino dal prezioso calice in cristallo di Boemia, dono dei monaci presso l’Abbazia dei quali aveva soggiornato durante il viaggio che portò alla fondazione del Priorato.

Il capitano Sacred passeggiava nervosamente nell’ampio salone.

“Vostra Eccellenza, siate il benvenuto nella nostra dimora” disse avvicinandosi e disponendosi a baciare l’anello “è per noi motivo di letizia avere la possibilità di offrire ospitalità a rappresentanti di Santa Madre Chiesa” continuò.
Quindi, rivolgendosi a Sacred “Capitano, mi auguro che la vostra attesa non sia stata eccessiva, ma sapete, ero in viaggio ed il temporale mi ha colto alla sprovvista…” poi rivolse nuovamente la sua attenzione a S.E. Gantzo “ma ditemi, Vostra Eccellenza, desiderate conferire con me in sede appartata, con tutti i Fratelli o con il Governo dell’Ordine?” parlando osservava, attento ma con discrezione, le espressioni dei suoi importanti ospiti…

Il Primo Siniscalco fece un inchino quando ebbe di fronte il Principe Sovrano Pigreco Hohenstaufen.
Devo ammettere che qui al Priorato l'accoglienza è ottima! commentò con un sorriso. Oh, non vi preoccupate per l'attesa... un uomo nella vostra posizione ha sempre moltissimi impegni, e sarebbe strano se fosse l'opposto! Dunque, io e il capitano Sacred desidereremmo conferire in sede privata, se possibile, con voi e col Governo dell'Ordine.

Al castello si respirava aria di grande agitazione: gli apprendisti passeggiavano sui bastioni indicando qualcosa sotto di loro e le Alte Cariche erano impegnate chissà dove.
Michele, inizialmente, non capiva cosa stesse succedendo e chiese spiegazioni al primo fratello che incontrò uscendo dal suo ufficio.
"Ma come, priore, non lo sapete? Due dignitari della Guardia Episcopale sono giunti fin qui a farci visita" esclamò il giovane; il cavaliere si congedò da lui ringraziandolo e raggiunse l'esterno del castello.

Poco distante, il Principe Sovrano Maestro e il Cavaliere Max stavano intrattenendo i due illustri ospiti. Michele si avvicinò loro e si presentò: "Buongiorno, eccellenze e benvenuti al castello del Priorato. Sono Ser Michele Borgia, cavaliere e Priore di Venezia, lieto di fare la vostra conoscenza. Avrete certamente avuto una degna accoglienza dal nostro Principe ma se necessitate di qualcosa fatemelo sapere."

Il capitano notò che il loro arrivo aveva portato abbastanza scompiglio tra i novizi del Priorato, scambiò uno sguardo con Gantzo poi tornò ad ammirare il paesaggio circostante al castello. Poco dopo un cavaliere si presentò dinanzi a loro:

"Buongiorno, eccellenze e benvenuti al castello del Priorato. Sono Ser Michele Borgia, cavaliere e Priore di Venezia, lieto di fare la vostra conoscenza. Avrete certamente avuto una degna accoglienza dal nostro Principe ma se necessitate di qualcosa fatemelo sapere."

Il capitano fu lieto di vedere l'ottima accoglienza del priorato...

"Buongiorno a voi cavaliere, il mio nome è Edmond Dantes del casato nobiliare de' Montemayor, vi ringrazio per l'accoglienza, l'unica cosa che vi chiedo e un pò di foraggio per i nostri cavalli, abbiamo viaggiato a lungo e ci hanno condotto fin quì."

Poi guardò il suo compagno di viaggio, dopodicè rivolse nuovamente lo sguardo verso il cavaliere...

"Avete veramente un bel castello complimenti..."

Il capitano si era seduto su una panca, il Primo Siniscalco Gantzo si era assentato per un poco per andare a vedere dei cavalli che erano stati portati nelle stalle, notò arrivare un cavaliere, contemporaneamente Mons. Gantzo stava tornando verso di lui...

Il cavaliere si presentò immediatamente ai due dignitari...

“Benvenuti al Priorato di Sion, chiedo scusa per il mio ritardo ma alcuni impegni mi hanno trattenuta sino ad ora. Sono Renèe Hohenstaufen di Svevia, Gran Siniscalco dell’Ordine e Vi auguro una buona permanenza nel nostro Castello.
Vostra Eccellenza, Capitano, una Sala è stata allestita affinché si possa discutere indisturbati sui motivi che Vi hanno condotto a far visita al Priorato, se volete seguirmi, Vi farò personalmente strada..”
Il capitano la ascoltò poi parlò...

"Cavalier Renèe vi ringrazie del'accoglienza, e vi seguiremo con molto piacere..."

Detto ciò il capitano e il Primo Siniscalco si diressero verso la sala assieme al cavalier Renèe