In cerca di risposte

Il sole era alto nel cielo ed era passato il mezzodì quando Gabriel si avvicino alle porte della casa del Priorato di Sion. Dopo aver bussato e atteso che qualcuno gli aprise la porta si presentò

Buongiorno, il mio nome è Gabriel e sono uno dei diaconi della città di Pistoia. Alcuni giorni fa ho assistito ad una discussione tra Max_renaissance e alcuni diaconi riguardo questo ordine. Mi sono avvicinato a Voi per avere maggiori informazioni e capire quale è il vostro scopo in questo mondo e, se fosse uguale al mio, chiedere l'ammissione nel Vostro gruppo. Potete aiutarmi o indicarmi qualcuno a cui rivolgermi?

E guardando negli occhi la persona che stava davanti a lui attese una risposta alle sue domande

Avvertito dell'arrivo, Max scese a passo svelto e si diresse verso l'ingresso dove incontrò Vie e uno sconosciuto che chiedeva informazioni sull'Ordine ospitato nel Castello.

"Rispondo ribadendo quanto avete già appreso in una precedente discussione. Il Priorato di Sion è un Ordine Equestre che si riconosce negli autentici valori cavallereschi per la difesa della Fede e della Dignità dell’Uomo.
E' un ordine del tutto indipendente e sottoposto ad alcuna autorità.
In ossequio alla Tradizione, l’Ordine ha il fine di promuovere le virtù di carità e di fratellanza che afferma e diffonde, esercitando, senza distinzione di religione, di razza, di provenienza, sesso ed età.
In modo particolare esercita l’attività Militare Cavalleresca a Gloria dell’Altissimo Dio Onnipotente. Difende col cuore e con le armi la libertà, la giustizia e la dignità dell’uomo per il bene ed il progresso dell’umanità intera.
L’Ordine si propone, in ossequio alle Regole di Cavalleria, di aiutare con ogni mezzo deboli e bisognosi, che chiedano soccorso.
Conserva i valori della cavalleria e della tradizione attraverso la meditazione e la ricerca del Sapere, fondando il suo credo sui concetti che dalla Conoscenza derivi la Giustizia e che l'Uno trovi la sua origine dalla fusione, in esso, del Molteplice.
Spero quindi di aver soddisfatto le vostre curiosità"

Stava sulla soglia godendosi i pochi aliti di vento di quella calda giornata quando una voce lo riscosse

Mi presento, sono l'Apprendista Victoria Justine Elora Borgia, con chi ho l'onore di parlare?

Si avvicinò a quella voce e rispose tranquillamente

Mi chiamo semplicemente Gabriel, non ho una famiglia nè un cognome. Spero che non sia un problema...

Non appena finì la frase, vide venirgli incontro la persona da cui aveva sentito parlare del Priorato di Sion.

Vi ringrazio per avermi permesso di parlare in privato con Voi. Purtroppo è più semplice capire e comprendere in privato piuttosto che in pubblica piazza, altrimenti vi avrei contattato lì e non sarei giunto a Voi. Credo di aver compreso perfettamente quali sono i Vostri scopi e mi sembrano nobili e simili ai miei. Vorrei, se possibile, approfondire la conoscenza dell'Ordine e intraprendere un percorso di crescita presso di Voi. Come posso fare per unirmi al Priorato?

Max, una volta che Vie chiuse la porta, si rivolse ancora all’ospite: ”Non comprendo esattamente come abbiate potuto trovare la strada del Castello con questa sicurezza ma mi preme sottolineare come il percorso che porta al nostro Ordine, così come quello che mira alla Conoscenza, sia lungo e anche talvolta tortuoso.
Siamo un Ordine equestre e non un Ordine Religioso Militare, quindi l’impugnare la spada rappresenta per noi tutti anche un dovere. La strada ecclesiastica intrapresa da Voi potrebbe quindi non soddisfare affatto le Vostre aspettative pur prendendo in considerazione punti di riferimento simili.”

va bene credo di aver capito di non essere il benvenuto...vi auguro ogni bene

Alla risposta di Gabriel, Max si affrettò a replicare. "E' solo con la perseveranza che si ottiene qualcosa. La strada della Conoscenza è irta, difficoltosa, fa ansimare quando la si percorre ma quando si raggiunge la cima ne siamo enormemente gratificati"
Riprese subito dopo guardando il proprio interlocutore: "Ho chiarito alcune cose e i capisaldii su cui si basa l'ordine, desideriamo sentire da Voi quali principi vi hanno portato qui e chiedere un'immediata ammisione che potrebbe essere frettolosa".

grabriel mentre stava scendendo i gradini senti il cavaliere rispondergli:

vedete la mia fede e forte, prego sempre aristotele affinche mi dia la forza di andare avanti e farmi superare gli ostacoli che mi si presentano avanti, forse uno dei miei difetti e la riflessione prendo ogni decisione dopo averla accuratamente soppesata, credevo di trovare principi di lealta, di fratellanza, giustizia, le stesse che accompagnano sempre i miei passi in questa terra fatta di sofferenze cercando di poterle alleviare alle persone meno fortunate di me e che questo ordine mi avrebbe dato la possibilita di fare cio. spero di aver soddisfatto la vostra curiosita mio signore

Alice scorse un uomo dirigersi verso la porta, e udendo le parole di fratello Max intuì che si trattava di un visitatore del Priorato.
Riflettè... non era forse quel pistoiese di cui le aveva parlato la guardia?

«Piacere!» Disse fermandolo «Sono Alice, Priore di Firenze, siamo conterranei, dico bene? Ovvia, che è tutta questa fretta, non ci vorrete mica lasciare così presto? Gli ospiti sono sacri per noi, siete sicuro di aver sperimentato ogni sfaccettatura della nostra ospitalità? Se c'è qualcosa che posso fare per voi sarò lieta di essere al vostro servizio. In fondo siamo cavalieri, questo è il nostro compito.» Esclamò con un sorriso, lasciando in sospeso quell'ultima frase.

Poi, con uno sguardo misterioso, aggiunse «La conoscete la storia?»

nobile signora no ncapisco di quale storia parliate comunque come detto prima vi auguro ogni bene come detto prima.....e continuo a scendere le scale

Alice osservò perplessa la schiena dell'ospite grattandosi la zucca, lanciò un'occhiata dietro di sè, verso Max che per tutta risposta si strinse nelle spalle.

Poi, abbandonando le domande che le spuntavano tra un pensiero e l'altro, decise di dedicarsi a qualcosa di pratico e utile, e con un sorriso chiese l'aiuto del fratello:

«Ehi Max, non vorremo mica rimandare in cucina tutte le leccornie preparate per accogliere il nostro ospite vero? Non vorrei che i cuochi si offendessero.» Gli disse strizzando l'occhio.