Al Principe Sovrano Maestro la notizia della presenza al Castello di Messer Dievas giunse rapidamente ed egli la accolse... con serenità. Era quella la sensazione che la compagnia del Nobile Messere aveva sempre donato a Pigreco. Perchè dono, infatti, l'aveva sempre considerato.
La memoria di tempi assai lontani riemergeva fino a presentarsi, gentile, come il Sole del primo mattino che timido, si prepara a mostrare tutta la sua forza nelle prime ore del meriggio.
Sempre care gli furono le lunghe conversazioni notturne, le quali, molto spesso, vedevano la presenza di una giovin fanciulla del cui volto e della cui voce, ormai, non restava che un pallido ricordo.
Oh, quanti affetti se n'erano andati!
Pigreco si presentò a Messer Dievas sorridente come allora ed in lui riconobbe l'amico di un tempo... era lieto di poter rendere onore a quel sublime dono, la presenza di un affetto sincero.
Invitando il compagno di molte notti trascorse a discorrere, per il gusto esclusivo di crescere ed arricchirsi nel confronto, ad accomodarsi all'interno, Pigreco presentò Messer Dievas ai suoi Fratelli, chiedendo che potessero contribuire a rendere il suo soggiorno al Castello piacevole, sicuro che Egli non avrebbe desiderato null'altro.