L'arrivo del Tenente I.S. M.azzurra

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Una giornata estiva,
M.azzurra decise di fare visita al Castello del Priorato di Sion.

Scese dal suo cavallo e bussò al pesante portone.

Rimase in silenzio aspettando che qualcuno le aprisse.

“Mommy, hungry.”

Renèe incontrò lo sguardo serio di sua figlia e non poté fare a meno di sorridere nel pulirle una macchia d’inchiostro dalla guancia. Si stavano rilassando nei campi del Priorato, all’ombra di un albero, dopo aver trascorso alcune ore a giocare con l’altalena che il suo sposo aveva costruito per Rowen. Il sole era ormai alto in cielo e faceva caldo ma la bambina aveva insistito per restare ancora un po’ a disegnare e Renèe non aveva saputo dirle di no.

Rovistando nella bisaccia che portava sempre con sé, estrasse un frutto e lo mostrò a Rowen.

“Pesca?” Propose, ricevendo un deciso cenno negativo col capo in risposta.

“Cookie!”

“Vuoi un biscotto di Matilde?” Chiese ancora, conoscendo esattamente la risposta di sua figlia. Matilde, una delle cuoche del Priorato di Sion, aveva preso a cuore la golosità del membro più giovane dell’Ordine, preoccupandosi di recapitare nelle loro stanze ogni giorno un piatto di biscotti appena sfornati. Renèe valutò che a quell’ora sarebbero dovuti essere pronti ormai. All’esclamazione entusiasta della bimba, raccattò tutte le loro cose e si alzò, prendendo poi Rowen in braccio.

“Andiamo allora.” Le disse, cominciando a percorrere il breve tragitto che le avrebbe condotte al portone principale.

Era un lunedì estivo tranquillo, diversi membri del Priorato si erano raccolti in ritiro per alcuni giorni e il Castello era immerso nella calma. Quando Renèe vide una dama discendere dal suo cavallo e avvicinarsi ai portoni, accelerò il passo incuriosita, raggiungendola dopo poco che ella ebbe bussato. Suo fratello l’aveva informata di essere in attesa di alcune visite ma non conosceva le persone che le aveva nominato. Dopotutto, si erano trasferiti a Massa da poco.

“Buongiorno, Madama.” Salutò avvicinandosi a lei con un sorriso cordiale. Era consapevole di non essere del tutto presentabile, stava infatti indossando degli abiti comodi ma logori, ben conscia che una mattinata di gioco nei campi con sua figlia non avrebbe giovato al suo usale vestiario.

“Desiderate?”